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“Un po’ di sollievo”: la storia di Noor

Per Noor è la prima volta in sedia a rotelle. L’esitazione nei movimenti gli fa prima sbagliare direzione, poi perdere il controllo di una ruota. Avrà bisogno di supporto all’inizio, ma intanto non smette di provare e riprovare.

Con la gamba ingessata in seguito a un incidente sul lavoro, per un po’ dovrà interrompere quei lavoretti saltuari con cui riesce a guadagnare qualcosa per la famiglia. Suo padre è paraplegico e i suoi fratelli, come Noor, devono arrangiarsi con lavori occasionali per andare avanti.

Secondo le stime più recenti, l’85% degli afgani vive con meno di un dollaro al giorno. Perdere anche un solo giorno di lavoro significa meno soldi, meno cibo, meno benzina, meno cure.

Nel nostro ospedale, dove è arrivato di corsa trasportato in auto dal suo datore di lavoro, abbiamo curato Noor senza chiedere niente in cambio. I suoi occhi scuri, nonostante tutto, sembrano conservare ancora una luce positiva, mentre all’aria aperta del nostro giardino si concede un po’ di sollievo.

Il progetto di EMERGENCY a Lashkar-gah, in Afghanistan, è sostenuto dalla Cooperazione Italiana.