Sudan

Il nostro lavoro in una delle più gravi crisi umanitarie al mondo

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Persone curate

2004

Avvio del programma

La mattina del 15 aprile 2023 è iniziata in Sudan una guerra che in due anni ha generato una delle più gravi crisi umanitarie al mondo.

Più di 30 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari, 12 milioni di persone hanno dovuto lasciare le proprie case, 26 milioni di persone si trovano ad affrontare livelli elevati di insicurezza alimentare acuta.

Nemmeno le strutture sanitarie sono state risparmiate: in due anni sono state colpite da attacchi più di 100 volte e oggi, ad aprile 2025, una struttura su 5 non è più funzionante.

Il 70% della popolazione sudanese non può accedere a servizi sanitari.

Il lavoro di EMERGENCY in Sudan

Fin dallo scoppio della guerra abbiamo deciso di restare nel Paese, rimodulando le nostre attività per continuare a garantire cure adeguate. EMERGENCY è l’unica organizzazione internazionale rimasta sempre operativa nella capitale, Khartoum.

Per farlo, abbiamo dovuto affrontare numerosi ostacoli, conseguenze dirette e indirette della guerra: l’insufficienza di sangue e derivati, la scarsità di farmaci e di carburante, l’impossibilità di assicurare il necessario ricambio dello staff a causa delle difficoltà ad ottenere i visti, la fuga dal Paese da parte di diversi membri dello staff in cerca di un luogo sicuro, il saccheggio del nostro Centro pediatrico a Nyala

Le attività di EMERGENCY in Sudan

In Sudan offriamo cure gratuite ai bambini fino ai 14 anni nell’Ambulatorio pediatrico a Khartoum e nei Centri pediatrici di Mayo (al momento chiuso per motivi di sicurezza), Port Sudan e Nyala, dove svolgiamo anche attività di prevenzione e di educazione igienico-sanitaria.

Una rete di ambulatori cardiologici nel Paese ci permette di garantire visite, controlli e terapie post-operatorie per i pazienti operati al cuore al Centro Salam e che a causa della guerra non sono più in grado di raggiungere Khartoum.

E in Sudan abbiamo aperto anche il Centro Salam, un ospedale cardiochirurgico dove abbiamo operato persone provenienti da diversi Paesi di tutta l’Africa e non solo. Gratis, come sempre.

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Il tuo contributo, insieme con quello di migliaia di persone, ci permette di curare ogni giorno chi ne ha bisogno. In Sudan e nel mondo.