Report di attività
Nel report di EMERGENCY raccontiamo e rendicontiamo l'andamento dei nostri programmi umanitari e delle nostre attività.
Grazie per questa quotidiana rivoluzione di giustizia. E grazie soprattutto a chi, anche quest’anno, ci ha sostenuto credendo nell’unica scelta possibile: non dimenticarsi degli altri.
Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCY
Ingranaggi di pace
L’introduzione di Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCY, al Report 2022
Frontiere, quelle geografiche e quelle morali. Quelle invase in modo criminale dalla Russia il 24 febbraio, e quelle forgiate dalla propaganda dei respingimenti. Nel 2022, abbiamo assistito alla metamorfosi dell’Europa: il vecchio continente, “potenza civile” e Nobel per la Pace, ha scelto di scivolare nella guerra e nel suo massacro di civili, di investire in armi e in muri, di arrivare a discriminare per legge tra profughi di serie A e profughi di serie B. In mezzo a questa involuzione, EMERGENCY ha cercato di essere un ingranaggio della pace.
In Italia, abbiamo manifestato in tante forme il ripudio della guerra, dai cortei in piazza agli approfondimenti nel nostro Festival; in Moldavia, l’abbiamo fatto con la nostra medicina, fornendo assistenza medica e psicologica ai rifugiati ucraini. Una missione portata avanti con orgoglio perché la lotta per la pace si fa ricostruendo, non distruggendo ancora.
Da più di 20 anni costruiamo possibilità sanitarie e diritti in Afghanistan – Paese dimenticato nel grande circo delle notizie da prima pagina e abbandonato da chi, da quelle notizie, fa dipendere la sua disponibilità ad aiutare.
In EMERGENCY, la visione dell’aiuto è rigorosa, il rigore di chi di costruzione di diritti non parla soltanto ma progetta e realizza: nel 2022 abbiamo riunito ad Entebbe più di 10 autorità africane, con l’intento di rafforzare e ampliare l’ANME (African Network of Medical Excellence) e coinvolgere sempre più Paesi in un modello sanitario i cui principi fondanti siano vettore di quei diritti la cui negazione costringe le persone a scappare, e a rischiare la vita. Vita, diritto fondamentale sistematicamente violato nel Mediterraneo. Qui accade per negligenza politica, per relativismo morale, e per missioni di soccorso dispensate col contagocce a causa di una legge italiana che condanna i migranti a una non-vita in fuga o nei campi libici.
Per questo abbiamo concluso il 2022 con un inizio, la nostra nave, la Life Support, con cui ci auguriamo di fare breccia in questo muro invisibile contro l’altro, il diverso, il nemico, oramai tutti sinonimi.
Tutto questo grazie ad oltre 3 mila colleghe e colleghi in Italia e nel mondo e a migliaia di volontarie e volontari, sentinelle di quell’assunto di salute-bene comune che EMERGENCY vuole globale.
Grazie per questa quotidiana rivoluzione di giustizia. E grazie soprattutto a chi, anche quest’anno, ci ha sostenuto credendo nell’unica scelta possibile: non dimenticarsi degli altri.
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