Gaza: assistenza sanitaria di base alla popolazione della Striscia
Gaza - Striscia di Gaza
A Gaza i bisogni sanitari sono enormi e le condizioni della popolazione insostenibili.
Gli ospedali locali che ancora sono operativi, oltre a non avere lo staff e i farmaci necessari, spesso sono sovraffollati: in mancanza di altre strutture, i malati si rivolgono agli ospedali anche per necessità che potrebbero essere trattate ambulatorialmente.
La situazione nella Striscia di Gaza è critica e la popolazione è allo stremo: oltre alla mancanza di servizi sanitari pesano soprattutto la scarsità di acqua, di cibo e di abitazioni.
Gaza distrutta, il racconto di EMERGENCY
Stefano Sozza di EMERGENCY, il nostro capomissione a Gaza, ha raccontato a “in Onda” su La7 quello che vediamo a Gaza e il nostro impegno nella Striscia.
Il progetto di EMERGENCY a Gaza
A metà agosto 2024, un team di EMERGENCY è entrato a Gaza per aprire una clinica che offrirà primo soccorso, stabilizzazione di emergenze medico chirurgiche e trasferimento presso strutture ospedaliere, assistenza medico-chirurgica di base per adulti e bambini, attività ambulatoriali di salute riproduttiva e follow up infermieristico post-operatorio.
Negli scorsi mesi, in attesa dell’autorizzazione definitiva ad entrare nella Striscia, abbiamo lavorato per definire il progetto e attivare un coordinamento con le agenzie delle Nazioni Unite e altri partner presenti sul territorio.
Aiutaci a portare cure anche a Gaza
Con il tuo aiuto offriamo cure gratuite e di qualità alle vittime di guerra e delle sue conseguenze. A Gaza e in altri conflitti.
Le difficoltà nell’accesso delle organizzazioni umanitarie
La possibilità di portare aiuti nella Striscia deve fare i conti con grandi limitazioni nell’accesso delle organizzazioni umanitarie, con le difficili condizioni di sicurezza e con uno spazio umanitario garantito sempre più ristretto.
A oggi (26 agosto 2024) circa 305 chilometri quadrati, quasi l’84% della Striscia di Gaza, sono stati posti sotto ordine di evacuazione.
Sempre ad agosto 2024, l’area umanitaria dichiarata da Israele ad al-Mawasi si è ridotta dai 58,9 chilometri quadrati di inizio anno a circa 46 chilometri quadrati, coprendo circa il 12,6% della Striscia di Gaza.
Nella prima metà di agosto 2024 sono state negate dalle autorità israeliane sessantotto missioni umanitarie, circa un terzo di quelle missioni a inizio mese.
Fonte: OCHA
Cessate il fuoco
La popolazione di Gaza non può continuare a vivere in queste condizioni disumane: serve un cessate il fuoco immediato, anche per permettere l’ingresso di aiuti umanitari.