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Giornata internazionale delle persone con disabilità: la storia di Jamila

Era il 1991. Aveva 9 anni. A causa dell’esplosione di una mina, Jamila ha riportato ferite in tutto il corpo: la più grave alla gamba destra.

Jamila è una paziente del nostro Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Sulaimaniya, nel Kurdistan iracheno.

Qui garantiamo protesi, fisioterapia e controlli per aiutare persone come lei a ritrovare autonomia di movimento. Per facilitare il reinserimento nella comunità di appartenenza, inoltre, abbiamo avviato un programma di sostegno economico per l’apertura di attività professionali compatibili con la disabilità.

Abbiamo conosciuto Jamila nel Centro di chirurgia di guerra che abbiamo gestito fino al 2005 a Sulaimaniya, oggi gestito dalle autorità sanitarie locali.

Dopo l’amputazione della gamba destra, ha iniziato il suo lungo percorso riabilitativo con il nostro staff.

EMERGENCY mi garantisce da oltre 20 anni protesi nuove e su misura, visite di controllo e sessioni gratuite di fisioterapia. In questo Centro ho incontrato mio marito, anche lui paziente”.

Nonostante le difficoltà pratiche di tutti i giorni, Jamila è riuscita a trovare lavoro come maestra di asilo.

Questo per noi significa “andare oltre la cura”. Non è solo aiutare il corpo delle vittime, offeso dalla violenza della guerra, a riprendersi. È anche aiutare le persone a riprendere il proprio ruolo nella società.

Persone come Jamila, menomata da una mina antiuomo, sono vittime della guerra e dell’eredità esplosiva che lascia sul terreno, anche a decenni di distanza.

Da 30 anni vediamo l’unica verità di tutte le guerre: le vittime.
E proprio per questo ripudiamo la guerra, sempre.