Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Sulaimaniya

Iraq - Sulaimaniya

63

Staff nazionale.

14.025

Protesi applicate

63.400

Trattamenti di fisioterapia

Un Centro per offrire la possibilità di una vita autosufficiente agli amputati da mina.

Ancora oggi, il Nord Iraq è infestato da milioni di mine antiuomo. Questi ordigni erano impiegati – e lo sono tuttora in molti conflitti – per compromettere le capacità di ripresa di un Paese: una popolazione menomata, non autosufficiente e bisognosa di sostegno economico e sanitario è un’ipoteca per uno Stato che esce da una guerra. In molti casi il paziente non è in grado di provvedere a se stesso e alla propria famiglia, con il rischio di essere emarginato all’interno della propria comunità.

Quando siamo arrivati in Iraq nel 1995, abbiamo aperto un ospedale per curare le vittime della guerra e soprattutto delle mine antiuomo. Ci siamo accorti presto, però, che in molti casi le cure non potevano esaurirsi con la dimissione dall’ospedale: all’uscita, i pazienti amputati si ritrovavano spesso soli ad affrontare la disabilità in un Paese povero e in guerra.

Per questo motivo abbiamo aperto il Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di EMERGENCY: qui i pazienti vengono sottoposti a trattamenti di fisioterapia e all’applicazione di protesi e possono frequentare programmi per la riabilitazione sociale e professionale.

Il Centro è gestito da più di 15 anni da solo personale locale: oltre 60 colleghi curdi che si impegnano quotidianamente per garantirne il totale funzionamento.

Il Centro è l’unica struttura specializzata e gratuita nella zona, ed è diventato un punto di riferimento per tutto l’Iraq, per la Siria e l’Iran.

Protesi personalizzate e fisioterapia

Dopo un’attenta valutazione del moncone amputato da parte del nostro team ortotecnico e fisioterapico, prendiamo in carico i pazienti per l’intero processo di misurazione, impronta e produzione della protesi.

Il tipo di protesi che viene costruita tiene in considerazione molti fattori: l’età, il numero di arti amputati, l’attività lavorativa e il confort del paziente. Molte persone non possono permettersi una protesi, ma senza è difficile ritrovare una quotidianità: spesso chi aveva un lavoro non è più in grado di svolgerlo; per un bambino anche giocare o andare a scuola diventa complicato.

Per questo motivo ogni protesi è un pezzo unico, creato per quello specifico paziente – dal più piccolo al più grande – e ha l’obiettivo ultimo di avvicinare il più possibile il paziente a uno stile di vita simile, se non identico, a quello precedente l’incidente.

Tutti i pazienti che entrano al Centro stabiliscono con noi una relazione duratura che prosegue per tutta la vita: nel corso del tempo ci occupiamo degli adattamenti, delle sostituzioni e dei modellamenti delle protesi per far fronte ai cambiamenti fisici, lavorativi e psicologici dei nostri pazienti.

Oltre la cura

Nel nostro Centro l’attività va oltre la cura: i pazienti vengono sottoposti a trattamenti di fisioterapia e all’applicazione di protesi ma sono anche supportati dal punto di vista psicosociale. Ha questa funzione l’Income Generation Program, il cui l’obiettivo è garantire alle persone con disabilità gravi sostegno nell’avvio di attività commerciali a conduzione familiare, con la duplice funzione di provvedere a un sostentamento economico e di favorire il ritorno alla socialità.

Il progetto è stato realizzato con il contributo dell’Otto per mille dell’UCEBI
(Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia)

 

Aiutaci a curare le vittime della guerra

È grazie a migliaia di persone come te che possiamo prenderci cura di chi ha bisogno, gratis e senza discriminazioni. In Iraq e nel mondo.