“Da quando è scoppiata la guerra, qui non c’è più nulla”: la storia di Katerina
“Da quando è scoppiata la guerra, qui non c’è più nulla.”
Katerina ha 54 anni. Ci racconta la sua storia davanti uno dei nostri Ambulatori in Ucraina, nel Donetsk.
Nella regione – colpita dagli effetti della guerra – i servizi essenziali scarseggiano e il sistema sanitario si è indebolito notevolmente a causa del conflitto.
“Avere una struttura sanitaria gratuita nella nostra comunità è fondamentale. Io non ho la patente, non ci sono mezzi di trasporto adeguati per raggiungere la città. La maggior parte degli abitanti sono anziani e non hanno automobili.”
Nel Donetsk, intere comunità sono escluse dalle cure essenziali o non hanno risorse per accedervi. Grazie alla rete di ambulatori di prossimità, che abbiamo attivato in luoghi facilmente raggiungibili, anche le persone che vivono in villaggi più isolati possono effettuare visite e controlli. Spesso per la prima volta da mesi o addirittura anni.
“Con questi ambulatori e con il lavoro porta a porta delle nostre ‘Community Health Worker’”, spiega il nostro Coordinatore Dario, “puntiamo a ricreare un tessuto di servizi essenziali, come quelli sanitari, che la guerra ha lacerato in modo profondo”.
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Il progetto fa parte dell’Iniziativa di emergenza a sostegno della popolazione colpita dal conflitto in Ucraina e nei Paesi limitrofi, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – AICS Kiev con un contributo di 46,5 milioni di euro. L’iniziativa supporta oltre 40 Organizzazioni della società civile, italiane e internazionali, che forniscono aiuto umanitario di primo soccorso ai settori sanitario, dell’istruzione, di protezione, idrico e igienico sanitario, di sminamento e del soccorso di emergenza.