Assistenza sanitaria di base per le comunità remote in Ucraina
Ucraina - Donetsk
Un intervento a supporto dei villaggi più isolati, con presidi e operatori sanitari di comunità
In seguito all’invasione russa di febbraio 2022 e alla successiva guerra tutt’ora in corso, il sistema sanitario ucraino è in grande difficoltà. Molte infrastrutture sono state distrutte, danneggiate o riconvertite a uso principalmente militare; tanti medici, chirurghi e infermieri sono fuggiti dal Paese o sono stati arruolati per servire in ospedali civili convertiti, del tutto o in parte, in ospedali militari.
È proprio in alcune delle aree rimaste più isolate dal punto di vista sanitario che un nostro team è attivo in Ucraina, con un progetto di salute di base volto a rafforzare l‘accesso alle cure anche in luoghi remoti e rimasti sprovvisti di cliniche, staff e servizi medici-sanitari.
Dove lavora EMERGENCY in Ucraina
Nell’area di Donetsk, una regione all’estremo est del Paese, in cui la guerra negli ultimi mesi sta diventando sempre più violenta. Lo staff di EMERGENCY sta attivando una rete di cliniche territoriali nelle aree più remote e formando personale, sia sanitario sia non sanitario, che lavorerà in queste cliniche e sul territorio, a sostegno delle comunità.
Da ormai dieci mesi stiamo intervenendo nella provincia di Kramators’k, una delle più colpite dalla guerra e dai suoi effetti. La nostra attività coinvolge 12 villaggi, raggiungendo un totale di diecimila persone, ma l’obiettivo è ampliare la rete anche in altre località.
La regione del Donetsk, in guerra dal 2014, è quella che dall’inizio dell’attuale conflitto ha avuto il maggior numero di vittime civili, secondo i dati sarebbero oltre 2.500 ad oggi.
Elisa De Checchi, coordinatrice del progetto di EMERGENCY in Ucraina
Diverse centinaia di migliaia di ucraini hanno abbandonato la regione, tra la popolazione rimasta vi sono molte persone vulnerabili quali anziani con patologie croniche, persone con disabilità, malati costretti a letto e persone con pochi mezzi di sostentamento.
L’obiettivo dell’intervento di EMERGENCY è colmare la distanza che, in questi anni e con queste condizioni, si è andata creando tra il sistema sanitario nazionale e le persone che hanno deciso di restare nelle loro case.
La rete di Ambulatori locali
In Ucraina, stiamo riabilitando cliniche pre-esistenti o installando prefabbricati trasformati in ambulatori e completamente equipaggiati. In queste strutture, medici di base e infermieri locali possono offrire servizi di medicina e infermieristica completamente gratuiti.
I beneficiari di questa assistenza sanitaria di base sono le fasce più fragili e isolate, ancora nel paese nonostante la guerra. Il Donetsk sta diventando una delle regioni con il maggior numero di vittime civili, tra loro anche operatori umanitari.
I nostri beneficiari potranno riprendere e proseguire le terapie interrotte e tenere monitorato il proprio stato di salute, evitando così il peggioramento delle condizioni di chi è rimasto e alleggerendo il carico sugli ospedali.
Elisa De Checchi, coordinatrice del progetto di EMERGENCY in Ucraina
In queste strutture, offriamo anche formazione di personale sanitario e non, integrando il nuovo personale nel sistema sanitario ucraino per offrire servizi di medicina e infermieristica completamente gratuiti.
Formazione del personale locale a supporto delle comunità rurali
La formazione, l’affiancamento e il coordinamento di team di operatori di comunità (Community Health Worker) permette, in parallelo, di raggiungere le persone presso le loro abitazioni e di stabilire con loro un contatto diretto, focalizzato all’ascolto e alla rilevazione dei bisogni sul territorio.
Gli operatori, con un’attività porta a porta, favorita anche dall’uso di biciclette, dialogano direttamente con la popolazione, censiscono i loro bisogni segnalando immediatamente i casi più gravi, riferendo i pazienti agli Ambulatori più vicini predisposti da EMERGENCY.
Oltre a svolgere la funzione di ascolto e di ponte con la rete di presidi sul territorio che stiamo implementando, i Community Health Worker svolgono inoltre attività di educazione e prevenzione sanitaria e, per i pazienti a ridotta mobilità, facilitano accompagnamenti verso le strutture sanitarie.
Grazie al loro lavoro sul campo possiamo monitorare le necessità sanitarie periodiche di ognuno e mappare le necessità e le condizioni di salute delle comunità.
Prima della guerra la mia vita era serena e stabile, poi con il conflitto è cambiato tutto: man mano si sono erosi tutti i contatti con l’esterno, anche a causa della riduzione dei mezzi di trasporto, che non agevola il raggiungimento delle strutture sanitarie.
Nadia, Community health worker di EMERGENCY nel villaggio di Petrivka Druha
EMERGENCY è intervenuta nelle nostre comunità colmando questo vuoto, formandoci come operatori sanitari di comunità per riconnettere le persone ai propri bisogni, trascurati da mesi o anni. Le persone sono grate per il servizio che offriamo, ci raccontano che grazie al nostro ruolo hanno smesso di sentirsi abbandonate e dimenticate. Restare qui è pericoloso, lo sappiamo bene, ma anche andarsene e non avere prospettive per il futuro lo è. Ecco perché molta gente è tornata a vivere nei villaggi: solo qui si sente davvero a casa.
Curiamo le vittime della guerra
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Per i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina: i progetti precedenti
Fin dai primi mesi del 2022 abbiamo avviato progetti a favore di chi ha dovuto lasciare il proprio Paese per fuggire dai combattimenti:
Il progetto fa parte dell’Iniziativa di emergenza a sostegno della popolazione colpita dal conflitto in Ucraina e nei Paesi limitrofi, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con un contributo di 46.5 milioni di euro.
L’Iniziativa supporta 26 progetti, gestiti da Organizzazioni della società civile (CSOs) locali, italiane e internazionali che forniscono aiuto umanitario di primo soccorso ai settori sanitario, dell’istruzione, di protezione, idrico e igienico sanitario, di sminamento e del soccorso di emergenza, a beneficio di oltre 900.000 persone.
L’iniziativa arriva dopo il successo del primo appello di emergenza lanciato da AICS nel 2022 e che ha distribuito 14 milioni di euro su 14 progetti in Ucraina, fornendo supporto a oltre 150.000 persone vulnerabili.
Questo progetto è sostenuto da Fondazione CDP