Emergenza Ucraina: il nostro lavoro in Italia
Italia - Milano, Marghera, Brescia, Milano, Napoli, Castel Volturno, Sassari e Polistena
Negli Ambulatori del nostro Programma Italia
Nei nostri Ambulatori, Sportelli di orientamento socio-sanitario e ascolto psicologico di Marghera, Brescia, Milano, Napoli, Castel Volturno, Sassari e Polistena abbiamo garantito assistenza ad adulti e minori ucraini.
Sono profughi di guerra, che nel nostro Paese hanno trovato ospitalità presso amici o conoscenti o famiglie della comunità locale che hanno messo a disposizione i loro alloggi.
A loro abbiamo offerto:
- visite mediche e orientamento sanitario per indirizzarli verso strutture dove effettuare visite specialistiche;
- assistenza per procedere con la richiesta del codice Stp e dell’iscrizione al Servizio sanitario nazionale, da cui dipende la possibilità di accedere alla scelta del medico di medicina generale;
- orientamento agli hub vaccinali presenti sul territorio, in cui effettuare vaccini anti-Covid e i richiami;
- orientamento per i minori per il completamento dei cicli di vaccini obbligatori, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione dell’ASL locale.
Leggi il racconto di una giornata allo Sportello socio-sanitario di Casa EMERGENCY
A Milano
Supporto alimentare settimanale per le famiglie ucraine fuggite dalla guerra
Da metà marzo, in collaborazione con il Comune di Milano, abbiamo esteso il progetto di supporto alimentare e la rete di distribuzione dei pacchi di “Nessuno Escluso” anche alle famiglie ucraine giunte in Italia in fuga dalla guerra e ospitate attualmente presso familiari, amici o privati cittadini che hanno messo a disposizione gli spazi della propria casa per accoglierle.
Ogni settimana consegniamo al loro attuale domicilio un pacco contenente beni di prima necessità: alimenti e prodotti per l’igiene.
Supporto all’accoglienza per i profughi nel quartiere Bovisa
Tra aprile e settembre 2022 abbiamo supportato un progetto di accoglienza per i profughi in fuga dall’Ucraina su coinvolgimento di Superstudio+.
Il nostro staff multidisciplinare – un referente di progetto, un team di coordinamento, un logista, tre mediatrici culturali – coadiuvato da un gruppo di volontari di EMERGENCY ha offerto supporto nella gestione operativa del progetto attraverso:
- informazione, assistenza e orientamento per intraprendere le pratiche amministrative indispensabili per determinare la protezione temporanea e ottenere l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale;
- mediazione culturale ed educativa per singolo nucleo familiare, prevedendo anche l’inserimento scolastico per i minori e lavorativo per le loro madri;
- percorsi di sostegno psicologico;
- progettazione di attività e percorsi di inclusione;
- supporto logistico alla struttura.
Tra le attività proposte in questo periodo, il corso di lingua italiana gestito da una mediatrice culturale di EMERGENCY e svolto quotidianamente all’interno degli spazi del Centro per favorire la partecipazione di tutti gli ospiti.
Scopri le storie di tre delle donne ospitate nel Centro di via Negrotto
A conclusione del progetto, abbiamo attivato collaborazioni con realtà associative del territorio per l’accoglienza degli ultimi nuclei familiari rimasti presso la struttura, garantendo percorsi di avviamento al lavoro e sostegno economico.
Corsi di italiano a Casa EMERGENCY
Da inizio aprile a fine giugno 2022, abbiamo attivato corsi base di italiano per profughi ucraini a Casa EMERGENCY, per abbattere le barriere linguistiche e favorire l’integrazione.
I corsi sono stati organizzati in collaborazione con i formatori volontari dell’organizzazione non profit “NoWalls”.
Leggi le testimonianze di alcune delle donne ucraine che hanno partecipato ai nostri corsi
Lampugnano: tamponi gratuiti e assistenza socio-sanitaria per i profughi ucraini in arrivo
Un team di EMERGENCY nel mese di marzo è stato presente nella stazione autobus di Lampugnano con la clinica mobile “Articolo 10” per offrire ai profughi ucraini in arrivo a Milano assistenza socio-sanitaria e testing anti Covid-19 tramite tamponi rapidi antigenici.
In collaborazione con la Protezione Civile, un infermiere ha effettuato tamponi Covid-19 per riscontrarne l’eventuale presenza, mentre un mediatore culturale insieme ai volontari di EMERGENCY indirizzava i profughi verso la prima fase di accoglienza in città offrendo indicazioni e materiale con tutte le informazioni necessarie per muovere i primi passi nell’accesso ai servizi della città.
Il nostro personale ha fornito anche i codici STP (Straniero Temporaneamente presente), il codice temporaneo per tutti coloro che non sono iscritti al Servizio sanitario nazionale e hanno diritto di accedere a prestazioni sanitarie e farmaci.
Il progetto, concluso a fine marzo, è stato svolto in collaborazione con ATS Città metropolitana di Milano.