Assistenza sanitaria di base per le comunità remote in Ucraina
Ucraina - Donetsk- Kharkiv
Un intervento a supporto dei villaggi più isolati, con presidi e operatori sanitari di comunità
In seguito all’invasione russa di febbraio 2022 e alla successiva guerra tutt’ora in corso, il sistema sanitario ucraino è in grande difficoltà. Molte infrastrutture sono state distrutte, danneggiate o riconvertite a uso principalmente militare; tanti medici, chirurghi e infermieri sono fuggiti dal Paese o sono stati arruolati per servire in ospedali civili convertiti, del tutto o in parte, in ospedali militari.
È proprio in alcune delle aree rimaste più isolate dal punto di vista sanitario che un nostro team è attivo in Ucraina, nelle regioni del Donetsk e di Kharkiv, con un progetto di salute di base volto a rafforzare l‘accesso alle cure anche in luoghi remoti e rimasti sprovvisti di cliniche, staff e servizi medico-sanitari.

Dove lavora EMERGENCY in Ucraina
Nell’area orientale, in particolare, la guerra ha causato una devastazione estrema.
Nei municipi di Oleksandrivka (oblast di Donetsk), Barvinkove e Blyznyky (oblast di Kharkiv), lo staff di EMERGENCY ha attivato una rete di cliniche territoriali nelle aree rurali più remote e formato personale, sia sanitario sia non sanitario, che sta lavorando in queste cliniche e sul territorio, a sostegno delle comunità.
La nostra attività coinvolge 27 strutture in 27 villaggi, raggiungendo un totale di 30.000 persone.

La regione del Donetsk, in guerra dal 2014, è quella che dall’inizio dell’attuale conflitto ha avuto il maggior numero di vittime civili, secondo i dati sarebbero oltre 2.500 ad oggi.
Luca Rifiorati, coordinatore del progetto di EMERGENCY in Ucraina
Diverse centinaia di migliaia di ucraini hanno abbandonato la regione, tra la popolazione rimasta vi sono molte persone vulnerabili quali anziani con patologie croniche, persone con disabilità, malati costretti a letto e persone con pochi mezzi di sostentamento.
L’obiettivo dell’intervento di EMERGENCY è colmare la distanza che, in questi anni e con queste condizioni, si è andata creando tra il sistema sanitario nazionale e le persone che hanno deciso di restare nelle loro case.
La rete di ambulatori locali
In Ucraina, stiamo riabilitando cliniche pre-esistenti o installando prefabbricati trasformati in ambulatori e completamente equipaggiati. In queste strutture, medici di base e infermieri locali possono offrire servizi di medicina e infermieristica completamente gratuiti.
I beneficiari di questa assistenza sanitaria di base sono le fasce più fragili e isolate, ancora nel paese nonostante la guerra. Il Donetsk sta diventando una delle regioni con il maggior numero di vittime civili, tra loro anche operatori umanitari.

I nostri beneficiari potranno riprendere e proseguire le terapie interrotte e tenere monitorato il proprio stato di salute, evitando così il peggioramento delle condizioni di chi è rimasto e alleggerendo il carico sugli ospedali.
Alessandro Lamberti, responsabile sanitario di EMERGENCY in Ucraina
In queste strutture, offriamo anche formazione di personale sanitario e non, integrando il nuovo personale nel sistema sanitario ucraino per offrire servizi di medicina e infermieristica completamente gratuiti.
Il supporto di EMERGENCY al Punto di Transito Intermedio di Oleksandrivka
Il numero degli sfollati interni in Donetsk è in aumento: le stime parlano di circa 100 sfollati in arrivo nell’Oblast ogni 24 ore, per un totale di circa 3000 nel mese di settembre 2025.
Persone che hanno abbandonato le proprie case o già sfollate in precedenza, che cercano un luogo sicuro in cui ripararsi.
Nel Punto di Transito Intermedio di Oleksandrivka, allestito dalle autorità locali in un edificio scolastico, vengono offerti alloggio temporaneo e assistenza agli sfollati in arrivo, prima di essere riferiti verso altre strutture.
In collaborazione con le autorità locali, siamo presenti nel Centro con un nostro team (un’infermiera e un’operatrice di comunità) per offrire un primo supporto sanitario e psicosociale agli sfollati in transito e supportiamo la risposta umanitaria del Centro con donazione di materiale (sapone liquido, carta igienica, asciugamani, detergenti e disinfettanti, acqua potabile, pannolini per bambini e adulti, kit di pronto soccorso…)
Nei primi giorni di attività, ho notato una donna anziana in preda al panico: ci ha raccontato di essere fuggita da sola dal villaggio di Kostiantynivka e di non sapere dove andare. La abbiamo visitata e, nel frattempo, le abbiamo offerto conforto per aiutarla a tranquillizzarsi. Offrire rassicurazione in un momento di profonda fragilità è, per noi, un gesto di umanità che va oltre la cura.
Luca Rifiorati, Coordinatore del progetto di EMERGENCY in Ucraina
Un modello di assistenza di comunità
EMERGENCY ha sviluppato un modello basato sui Community Health Workers, ovvero operatori e operatrici sanitari provenienti dagli stessi villaggi che EMERGENCY supporta, che visitano le famiglie porta a porta, effettuano valutazioni sanitarie di base, monitorano i pazienti cronici, promuovono la prevenzione e collegano la popolazione ai servizi sanitari pubblici.
Le attività dei Community Health Workers sono integrate con i presidi infermieristici e medici di base, rafforzando la continuità tra comunità e sistema sanitario.
Con un’attività porta a porta, spesso svolta in bicicletta, i Community Health Workers stabiliscono un contatto diretto con la popolazione, ascoltano i bisogni delle persone, segnalano i casi più gravi e facilitano l’accesso agli ambulatori predisposti da EMERGENCY. Oltre a svolgere una funzione di ascolto e di collegamento con la rete dei presidi sanitari, realizzano attività di educazione e prevenzione, offrono sostegno psicosociale e, per i pazienti con ridotta mobilità, organizzano l’accompagnamento verso le strutture sanitari.
Grazie al loro lavoro sul campo possiamo monitorare le necessità sanitarie periodiche di ognuno e mappare le necessità e le condizioni di salute delle comunità.

Prima della guerra la mia vita era serena e stabile, poi con il conflitto è cambiato tutto: man mano si sono erosi tutti i contatti con l’esterno, anche a causa della riduzione dei mezzi di trasporto, che non agevola il raggiungimento delle strutture sanitarie.
Nadia, Community health worker di EMERGENCY nel villaggio di Petrivka Druha
EMERGENCY è intervenuta nelle nostre comunità colmando questo vuoto, formandoci come operatori sanitari di comunità per riconnettere le persone ai propri bisogni, trascurati da mesi o anni. Le persone sono grate per il servizio che offriamo, ci raccontano che grazie al nostro ruolo hanno smesso di sentirsi abbandonate e dimenticate. Restare qui è pericoloso, lo sappiamo bene, ma anche andarsene e non avere prospettive per il futuro lo è. Ecco perché molta gente è tornata a vivere nei villaggi: solo qui si sente davvero a casa.
Partnership e formazione
Il team dei Community Health Workers riceve una formazione continua sulla gestione delle emergenze, sulla salute mentale e sull’assistenza e il follow-up delle patologie croniche.
La piattaforma digitale su cui registriamo i singoli casi clinici ci permette di pianificare le attività formative e di rispondere ai bisogni delle comunità a partire dai dati raccolti sul campo, in coordinamento con le autorità sanitarie locali e con i presidi medici territoriali.
A Kharkiv, in particolare, collaboriamo con la Kharkiv National Medical University per sostenere le campagne di screening comunitari di tubercolosi, HIV ed epatite, combinando le attività di prevenzione al potenziamento del supporto psicosociale per favorire un accesso efficace al percorso di cura e ridurre lo stigma personale e sociale associato a queste patologie.
Un impegno continuo
L’intervento, realizzato in collaborazione con le autorità sanitarie ucraine locali, mira a costruire un sistema più accessibile, resiliente e vicino alle persone, capace di garantire cure anche nei momenti più difficili.
Curiamo le vittime della guerra
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Per i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina: i progetti precedenti
Fin dai primi mesi del 2022 abbiamo avviato progetti a favore di chi ha dovuto lasciare il proprio Paese per fuggire dai combattimenti:
Il progetto fa parte dell’Iniziativa di emergenza a sostegno della popolazione colpita dal conflitto in Ucraina e nei Paesi limitrofi, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con un contributo di 46.5 milioni di euro.
L’Iniziativa supporta 26 progetti, gestiti da Organizzazioni della società civile (CSOs) locali, italiane e internazionali che forniscono aiuto umanitario di primo soccorso ai settori sanitario, dell’istruzione, di protezione, idrico e igienico sanitario, di sminamento e del soccorso di emergenza, a beneficio di oltre 900.000 persone.
L’iniziativa arriva dopo il successo del primo appello di emergenza lanciato da AICS nel 2022 e che ha distribuito 14 milioni di euro su 14 progetti in Ucraina, fornendo supporto a oltre 150.000 persone vulnerabili.

Questo progetto è sostenuto da Fondazione CDP
