Ucraina: la testimonianza di Raisa e Victor dal Donetsk
“Un vecchio proverbio dice: ‘Se saremo vivi, non moriremo.’ Noi viviamo così, con l’unica speranza che la pace arrivi presto.”
Raisa e Victor vivono in un villaggio dell’est dell’Ucraina, nel Donetsk, una delle regioni più colpite dalla guerra: più di 2.000 vittime civili solo negli ultimi due anni. E proprio a causa della guerra sono rimasti soli a gestire le difficoltà quotidiane provocate dalla malattia di lui.
“Mio marito è invalido da vent’anni. Ha avuto un grave incidente mentre lavorava in officina. Quando fa brutto tempo soffre molto: non riesce a muovere le braccia, fa fatica anche a mangiare o muoversi e devo imboccarlo io, altrimenti non mangia. Questa è la mia vita: prendermi cura di lui”, racconta Raisa.
A causa dell’impatto del conflitto sul sistema sanitario ucraino, i servizi sono carenti e sempre più deboli.
“Siamo rimasti soli: la nostra unica figlia è scappata con la sua famiglia nella regione di Kharkiv, e non è ancora tornata. Sono quasi due anni che non la vediamo. Abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti, con tutte queste difficoltà”.
Con il nostro intervento in Ucraina, nella regione del Donetsk, garantiamo a famiglie come quella di Raisa e Victor l’assistenza sanitaria necessaria, l’accesso alle cure e il diritto a riceverle.
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