Blog > Dai progetti, Pace e diritti >

EMERGENCY con la Global Sumud Flotilla: gli aggiornamenti

La Life Support di EMERGENCY si è unita alla Global Sumud Flottilla con il ruolo di osservatore e per offrire supporto medico e logistico alle imbarcazioni partecipanti.

Qui sotto, trovi tutti gli aggiornamenti.

Tutti gli aggiornamenti

1 ottobre 2025

Life Support | “Se la flotta venisse intercettata sarebbe una gravissima violazione del diritto internazionale”

Se il governo israeliano intercettasse le barche della flotta e arrestasse gli equipaggi in acque internazionali, sarebbe un fatto gravissimo: un vero e proprio atto ostile, compiuto contro una missione umanitaria non violenta.”, dichiara Anabel Montes Mier, Capomissione della Life Support. “L’ennesimo episodio fuori dal diritto internazionale rispetto al quale, oltre a una condanna a parole, ci aspettiamo tutela e reazioni concrete da parte di Stati e istituzioni che si sono sempre dimostrati estremamente reattivi quando si tratta di proteggere i confini. A loro chiediamo un impegno politico e diplomatico per garantire la sicurezza della Flotilla che sta agendo nel rispetto del diritto internazionale.”

La Life Support ha raggiunto la distanza dalla costa di Gaza concordata sin dall’inizio della sua missione con il Comitato direttivo della Global Sumud Flotilla e si manterrà in questa posizione in acque internazionali nelle prossime ore.

29 settembre 2025

Life Support | Ha soccorso una della barche della Flotilla per un’avaria

“Alle 4 di notte abbiamo ascoltato via radio un mayday da parte di una barca della Global Sumud Flotilla per evacuare le persone che erano a bordo. Abbiamo quindi messo il nostro Rhib in acqua e proceduto all’intervento richiesto trasbordando l’equipaggio della barca in difficoltà ad altre due imbarcazioni della flotta. Ora intorno a noi ci sono tre navi militari, tra cui una italiana e una turca, e proseguiamo la navigazione in accompagnamento della Global Sumud Flotilla.
Anabel Montes Mier, capomissione della Life Support di EMERGENCY

La Life Support resterà in acque internazionali e continuerà a svolgere il suo ruolo di nave osservatrice e a offrire assistenza sanitaria ai partecipanti in caso di necessità, proseguirà anche a garantire ausilio per riparare attrezzature tecniche danneggiate e a rifornire di acqua e viveri alle barche della flotta.

24 settembre 2025

Life Support | Avvistato un aereo sorvolare a bassa quota sulla flotta

“Verso le 13 di oggi abbiamo visto un aereo di grandi dimensioni sorvolare la Global Sumud Flotilla e la Life Support. Abbiamo subito preso il binocolo e le macchine fotografiche, così abbiamo visto il numero identificativo dell’aereo, quindi abbiamo fatto una ricerca sul modello dell’areo, da numero e simboli scritti sulla coda sembra che sia un aereo militare israeliano.”
Anabel Montes Mier, Capo missione della Life Support.

Lo ribadiamo di nuovo: la Global Sumud Flotilla, che sta navigando in acque internazionali, è una missione umanitaria marittima promossa dalla società civile a livello internazionale per portare aiuti a Gaza e aprire un corridoio umanitario.

COME TALE, DEVE ESSERE PROTETTA.

 

24 Settembre 2025

Attacco alla Global Sumud Flotilla | Testimonianze dalla Life Support di EMERGENCY 

Ieri notte, mentre navigavamo in acque internazionali, siamo stati testimoni diretti dell’attacco a diverse barche della Global Sumud Flotilla. Sono stati avvistati un’alta presenza di droni nell’aria, che si sono avvicinati dai diversi punti, e il flash dell’esplosione che ha colpito diverse navi. 

Questa è una missione umanitaria non violenta, nata dalla società civile in risposta all’inerzia dei governi verso ciò che sta succedendo a Gaza. 

Per questo, CONDANNIAMO qualunque atto di violenza o attacco alla Global Sumud Flotilla. 

SOSTIENI EMERGENCY

A Gaza e in altri conflitti, con il tuo aiuto offriamo cure gratuite e di qualità alle vittime della guerra e delle sue conseguenze.
E tu, con la tua donazione, sarai accanto a noi. Ogni giorno.

11 settembre 2025

Life Support | parte da Siracusa insieme alla delegazione italiana della Global Sumud Flotilla.

Viaggeremo a chiusura della Flotilla, accompagnando la missione lungo la rotta verso Gaza con il ruolo di osservatore e mettendoci a disposizione per offrire supporto medico e logistico alle navi che dovessero averne necessità.

Abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa promossa dalla società civile perché abbiamo visto direttamente le condizioni della popolazione nella Striscia.

Di fronte al silenzio e all’inazione dei governi, l’ampia partecipazione dei cittadini alle manifestazioni a sostegno di questa cordata umanitaria è segno di una volontà di pace e giustizia che condividiamo e vogliamo sostenere.

Il 2 settembre 2025, abbiamo annunciato che EMERGENCY si unirà alla Global Sumud Flottilla con la Life Support.

La Life Support avrà il ruolo di osservatore e offrirà supporto medico e logistico alle imbarcazioni partecipanti.

La Global Sumud Flottilla

La Global Sumud Flottilla (GSF) è una missione marittima nonviolenta composta dalle delegazioni di 44 Paesi diversi con l’obiettivo di portare aiuti all’interno della Striscia, aprire un corridoio umanitario via mare e denunciare l’inazione di governi e istituzioni.

Lo facciamo perché le imbarcazioni che partecipano alla Global Sumud Flotilla non trasportano soltanto aiuti umanitari, ma un messaggio inequivocabile: quando un governo blocca gli aiuti umanitari, commettendo un crimine di guerra, le persone hanno il diritto e il dovere di agire direttamente in modo non violento.

La situazione nella Striscia di Gaza

Quello che accade nella Striscia di Gaza da quasi due anni è inaccettabile.

Il nostro staff, che lavora nella Striscia in due centri sanitari nel governatorato di Khan Younis, racconta una situazione gravissima, mai vista prima.

Mentre l’esercito israeliano bombarda senza sosta la popolazione civile, già provata da continui ordini di evacuazione, da cinque mesi sono bloccati gli aiuti necessari ad assicurare una minima assistenza alla popolazione.

Oltre a subire continui bombardamenti ed evacuazioni, almeno 500.000 persone vivono in condizione di insicurezza alimentare catastrofica. Le Nazioni Unite hanno già dichiarato lo stato di carestia nel governatorato di Gaza e il rischio che si espanda nei territori vicini.

Mentre i nostri governi non sono stati in grado di adottare nessun provvedimento per fermare una situazione che degenera di giorno in giorno, i cittadini non si rassegnano a stare a guardare.