Afghanistan: ecco cosa succede nel “Paese sicuro”
Succede che da venerdì si combatte per il controllo di Ghazni, città di 280 mila persone a 3 ore di macchina da Kabul. A causa dei combattimenti la popolazione è rimasta intrappolata in città e per giorni è stato difficile evacuare i feriti.
Acqua e cibo sono in esaurimento, la rete elettrica e quella telefonica non funzionano.
Il nostro Posto di primo soccorso a Ghazni ha lavorato anche durante i combattimenti, fermando le attività solo per un giorno a causa dei rischi per la sicurezza dello staff.
Al Centro chirurgico di Kabul, finora, abbiamo ricevuto 40 feriti da Ghazni e 10 da Saydabad, un’ altra area in cui si combatte. Alcuni di loro hanno impiegato giorni per raggiungere l’ospedale.
Nel Paese che l’Unione Europea considera sicuro, succede che la capitale, Kabul, abbia subito ieri l’ennesimo attentato. Il bersaglio, questa volta, era una scuola; al nostro ospedale abbiamo ricevuto 10 ragazzi feriti.
Succede che si combatte anche a sud, nelle aree intorno a Lashkar-gah. I nostri Posti di primo soccorso (Fap) stanno ricevendo vittime degli scontri; solo oggi, 6 di loro sono state trasferite al nostro Centro chirurgico per un intervento, altre 7 erano già morte all’arrivo al Fap.
A voi questo sembra un “Paese sicuro”?