Repubblica Centrafricana

Pediatria e chirurgia in uno dei Paesi più poveri dell'Africa.

406.249

Persone curate

2009

Avvio del programma

10 anni di attività, oltre 400 mila bambini curati e un sistema sanitario rafforzato: il nostro lavoro in Repubblica Centrafricana.  

Il Contesto

Secondo i dati del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite, la Repubblica Centrafricana è ormai da diversi anni all’ultimo posto nell’Indice di sviluppo umano, con un’aspettativa di vita alla nascita di soli 51 anni. Il tasso di mortalità sotto i 5 anni è di 130 morti ogni 1.000 bambini nati vivi e tra le principali cause di morte ci sono anche malattie facilmente curabili.

All’inizio della guerra civile, scoppiata nel 2013, al Complexe Pédiatrique (CPB), l’unico ospedale pediatrico del Paese lavoravano solo 2 pediatri e 2 chirurghi pediatrici, in un Paese in cui il 50% degli abitanti è costituito da minori sotto i 18 anni. Ancora oggi, la mancanza di personale qualificato rappresenta una delle maggiori lacune del sistema sanitario nazionale: sono solo 250 i medici in tutta la Repubblica Centrafricana.

Il Centro Pediatrico di EMERGENCY

A marzo del 2009 inauguravamo nel Paese il nostro primo progetto: il Centro pediatrico a Bangui, la capitale del Paese. Nato per essere una “clinica satellite” del Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan – primo ospedale della rete African Network of Medical Excellence, interamente dedicato alla cura delle patologie cardiache congenite o acquisite – il Centro è diventato presto una struttura di riferimento del sistema sanitario centrafricano per l’assistenza 24h/24 completamente gratuita ai bambini e alle loro mamme e per la formazione dello staff locale.

Malaria, infezioni respiratorie, malattie all’apparato gastrointestinale: sono queste alcune delle principali patologie che abbiamo riscontrato negli oltre 260 mila bambini assistiti. In tutti questi anni ci siamo presi cura anche delle donne in gravidanza, assicurando loro servizi di assistenza prenatale, consulenze sui metodi di pianificazione familiare e un programma di vaccinazione per mamme e bambini. Sono più di 50.000 le donne che si sono rivolte alla nostra struttura dall’avvio delle attività.

L’impegno al Complexe Pédiatrique di Bangui

A marzo 2013, in seguito a un colpo di Stato, l’intero Paese versava in un grande caos, caratterizzato da un vortice di insicurezza e violenza senza precedenti.
In questa situazione, il ministero della salute richiede l’aiuto di EMERGENCY per poter garantire l’attività chirurgica in città e dare assistenza alle vittime della guerra: ci mobilitiamo subito e individuiamo il Complexe Pédiatrique di Bangui (CPB), dove riattiviamo le due sale operatorie e ristrutturiamo il blocco operatorio, trasformando l’ospedale in una struttura di riferimento a livello nazionale.

Nel corso degli anni abbiamo ampliato il nostro intervento prendendo in carico anche i reparti di pediatria della struttura: il Pronto soccorso, il dipartimento di cure intensive e sub-intensive, l’area di triage, la farmacia, i servizi logistici e ausiliari come la lavanderia e il laboratorio, fino a supportare anche le rimanenti corsie di degenza.
Sono oltre 12 mila gli interventi chirurgici effettuati e più di 85 mila i bambini curati dall’inizio delle attività.

La collaborazione con la Banca Nazionale del Sangue

Con il supporto alla sua riapertura in seguito ai danni causati dalla guerra civile, nel 2014, è iniziata la nostra collaborazione con il Centre National de Transfusion Sanguigne (CNTS), la Banca Nazionale del Sangue di Bangui.

Formazione accurata e continua dello staff locale, sostegno nell’approvvigionamento e supporto tecnico hanno garantito negli anni un aumento graduale di sacche di sangue raccolte, destinate ai trattamenti salva-vita. Dall’inizio della collaborazione, le sacche raccolte dal Centro e in seguito analizzate sono state oltre 106.000, quelle distribuite alle strutture più di 85.000.

Per raggiungere questi risultati, abbiamo impiegato apparecchiature biomedicali in grado di effettuare il servizio di analisi della qualità in linea con gli standard internazionali e organizzato campagne periodiche di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza da parte dei cittadini dell’importanza di donare il sangue, monitorare e prevenire le malattie, tra cui quelle sessualmente trasmissibili.

Questo processo, fondato su sicurezza, qualità e sensibilizzazione diffusa, ha permesso un ampliamento consistente della rete di raccolta e distribuzione delle sacche. Nel 2018, le strutture sanitarie collegate con il CNTS e che ricevevano sangue erano 22, mentre nel 2019 il numero è salito 31.

Scopri di più sulle nostre attività alla Banca Nazionale del Sangue

L’attenzione alla formazione del personale locale

Come in tutti i nostri progetti, anche in Repubblica Centrafricana l’attività di formazione di medici e infermieri del personale locale ha rappresentato negli anni uno dei nostri obiettivi primari. Qui, abbiamo anche creato un nuovo sistema integrato tra le università e l’ospedale.

Nel Centro pediatrico abbiamo formato i colleghi centrafricani e grazie all’esperienza accumulata con EMERGENCY, oggi tanti di loro vengono integrati dal ministero della Sanità per lavorare negli ospedali del Paese o all’interno delle istituzioni ministeriali.
Sono 150 gli studenti di infermieristica e oltre 40 quelli di medicina formati nel decennio di attività.

Anche al Complexe Pédiatrique, fin da subito, abbiamo posto al centro del nostro intervento la formazione dello staff locale: oltre alle attività quotidiane di training on the job, dal 2015, abbiamo iniziato una collaborazione con la Faculté des Sciences de la Santé dell’Università di Bangui. Sono 14 gli specializzandi in pediatria formati e dal febbraio 2016, ogni mese, 90 gli studenti di scienze infermieristiche e oltre 70 quelli di medicina che venivano integrati nei turni ospedalieri delle strutture locali.

La graduale uscita dal Paese

A ottobre 2017, nell’ottica di alleggerire il sovraccarico di attività al Complexe Pédiatrique di Bangui e garantire una terapia costante ai pazienti affetti da patologie croniche, abbiamo deciso di riadattare il mandato del nostro Centro pediatrico concentrandoci sull’assistenza gratuita e di alta qualità dei pazienti minori di 15 anni affetti dalle più diffuse patologie croniche: asma, sindrome nefrosica, diabete, epilessia e drepanocitosi.

Dopo 5 anni di intenso lavoro, abbiamo concluso il nostro impegno al Complexe Pédiatrique di Bangui: l’ospedale aveva acquisito una sufficiente autonomia sia sulla parte gestionale che clinica e per questo abbiamo concordato con le autorità locali un passaggio di consegne graduale che si è concluso a giugno del 2018. 

Visita il sito bangui.emergency.it per saperne di più sul nostro impegno al Complexe Pédiatrique.

Nel mese successivo, le autorità sanitarie locali hanno inaugurato un nuovo Centro per la ricerca e il trattamento della drepanocitosi (CRTD), una malattia ereditaria di cui era affetta il 80% dei pazienti pediatrici in cura presso il nostro Centro pediatrico. Al fine di evitare la duplicazione dei servizi presenti e alla luce del nostro graduale disimpegno nel Paese, abbiamo predisposto un contestuale passaggio di consegne con il CRTD. Oltre a riorientare i pazienti presso il CRTD, lo staff di EMERGENCY ha affiancato e formato lo staff sanitario e dirigenziale del Centro, garantendo la qualità delle cure fornite. Il Centro è stato completamente equipaggiato e rifornito di farmaci e materiali per garantire la continuità dell’assistenza ai pazienti.

Dal 31 ottobre 2019, abbiamo terminato anche la collaborazione con la Banca Nazionale del Sangue.

In questi anni il nostro intervento ha garantito il diritto a cure gratuite e di qualità, innescando un processo di ricostruzione del sistema sanitario nazionale, con la partecipazione attiva delle istituzioni locali e internazionali.
Continueremo a collaborare con le autorità sanitarie del Paese attraverso le missioni di screening cardiologico connesse al Programma Regionale di cardiochirurgia attivo in Africa e che ha come punto di riferimento il nostro Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan per la cura dei pazienti cardiopatici.

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