Kabul, esplosione nella scuola del Quartiere Hazara: 22 feriti ricevuti, 20 sono donne, 2 decedute
È di 22 pazienti di cui 20 ragazze, il bilancio delle ammissioni al Centro chirurgico per vittime di guerra di EMERGENCY a Kabul a seguito dell’attacco suicida avvenuto questa mattina, 30 settembre, all’interno di un centro formativo privato di preparazione agli esami nel quartiere di Dasht-e-Barchi, a maggioranza hazara, nel distretto 13 della capitale. Sono già 12 gli episodi di mass casualty solo negli ultimi due mesi nell’ospedale di EMERGENCY, 22 dall’inizio dell’anno.
Secondo una prima ricostruzione delle autorità, l’attentatore avrebbe fatto il suo ingresso nell’istituto uccidendo la guardia all’entrata e dirigendosi in una classe dove avrebbe fatto detonare l’ordigno. I bilanci ufficiali parlano di oltre 30 morti e più di 40 feriti.
“A seguito dell’esplosione di questa mattina abbiamo ammesso nel nostro Centro chirurgico per vittime di guerra a Kabul 22 pazienti, di cui 20 sono ragazze.– spiega Dejan Panic, responsabile delle attività sul campo di EMERGENCY in Afghanistan – Le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, e per la maggior parte sono ragazze che si trovavano in aula per sostenere un esame. Una di loro è arrivata già deceduta, un’altra è morta dopo l’ammissione. Solo negli ultimi due mesi abbiamo gestito nel nostro Centro 12 mass casualties, ovvero procedure di interventi di urgenza straordinaria in seguito ad esplosioni e attentati. E anche quotidianamente continuiamo a ricevere feriti da arma da fuoco, da proiettili a schegge, da arma da taglio, soprattutto coltellate, da esplosioni di mine e ordigni improvvisati. Nel Paese rimane una situazione di forte insicurezza e instabilità”.
Dopo agosto 2021, infatti, sono continuati gli attentati nella capitale, in particolare attacchi terroristici ai danni di luoghi di culto e istruzione ad opera di gruppi armati o provocati da esplosioni di IED, Improvised Explosive Device, ordigni improvvisati. Secondo UNAMA nel periodo compreso tra metà agosto 2021 e metà giugno 2022 sono state 2.106* le vittime civili (700 uccisioni, 1.406 feriti) di attacchi riconducili a gruppi armati. EMERGENCY durante quest’anno ha gestito nel suo Centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul 22 mass casualty per un totale di oltre 300 pazienti.
A distanza di un anno dall’abbandono delle forze internazionali e dall’instaurazione del governo talebano in Afghanistan EMERGENCY conta più di 16.000 ammissioni negli ospedali di Kabul, Lashkar-gah, Anabah; 3.000 ammissioni solo a Kabul, dove ancora per più del 90% si è trattato di vittime di guerra. Questi i numeri dei centri ospedalieri dell’associazione in un Paese che si trova ora vicino al collasso con più di 23 milioni di afgani a rischio di grave insicurezza alimentare, una crisi economica devastante, l’aumento della povertà, della criminalità e del bisogno di servizi essenziali. Ma EMERGENCY rimane e continua il suo lavoro di cura per tutti.
*I dati raccolti da EMERGENCY possono essere letti insieme a quelli di UNAMA. La raccolta dei dati avviene secondo criteri diversi: UNAMA applica la definizione di ‘civile’ stabilita dal diritto umanitario internazionale, cioè le persone che non partecipano o che hanno smesso di partecipare alle azioni di ostilità; EMERGENCY, in un elenco che inizia nel 2001, include tutti i pazienti vittime di guerra arrivati nei propri ospedali, nel rispetto dei principi di neutralità, imparzialità e umanità. Le tendenze rilevate, però, sono significative e comuni.