Gaza: “Qui sembra già l’Apocalisse”
“I primi bombardamenti a Gaza hanno colto le persone nel momento di massima vulnerabilità: mentre dormivano. Con il boato delle esplosioni, le finestre del nostro compound si sono letteralmente spalancate. Nessuno se lo aspettava, non c’è stato alcun preavviso.”
Gli attacchi, anche adesso, stanno proseguendo, anche se con minore intensità. Giorgio Monti, il nostro Coordinatore medico, continua a raccontare cosa sta accadendo in queste ore nella Striscia.
“Gaza sembra già l’Apocalisse. È stata quasi completamente rasa al suolo e se questo è l’inizio della ripresa della guerra, sarà durissima. La situazione è sempre stata drammatica, ma almeno c’era una speranza legata al fatto che i bombardamenti non erano più continui.
Da quando siamo entrati nella Striscia, lo scorso agosto, abbiamo visto la popolazione di Gaza sempre più allo stremo, giorno dopo giorno. Non sappiamo per quanto andranno avanti le operazioni militari, ma il rischio è che, dopo il ritorno a nord, ci siano nuovi spostamenti in massa verso sud.
Siamo impazienti di tornare al lavoro, siamo qui per aiutare chi ha bisogno.”
Un estratto dall’intervista a Giorgio Monti su Vita.it
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Le attività di EMERGENCY a Gaza
Il nostro team è entrato nella Striscia ad agosto 2024, e attualmente lavora nella nostra clinica nella località di al-Qarara, nel governatorato di Khan Younis, all’interno della cosiddetta “area umanitaria”.
Qui offriamo primo soccorso, assistenza medico-chirurgica di base per adulti e bambini, attività ambulatoriali di salute riproduttiva e follow up infermieristico post-operatorio, stabilizzazione di emergenze medico-chirurgiche e trasferimento presso strutture ospedaliere.
Proseguiamo, inoltre, il nostro lavoro per fornire assistenza sanitaria di base alla popolazione nella clinica di medicina di base allestita dall’associazione locale CFTA (Culture & Free Thought Association) ad al-Mawasi sempre all’interno della cosiddetta “area umanitaria”.
Solo il 60% degli ospedali nella Striscia di Gaza è, parzialmente, funzionante, e solo il 48% delle cliniche di assistenza primaria. Da ottobre 2023 sono più di 48mila i morti, oltre 111mila i feriti; quasi 2 milioni gli sfollati. Quasi il 70% delle strutture sul territorio della Striscia è stato distrutto.