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LA LIFE SUPPORT SOCCORRE UNA BARCA DELLA FLOTILLA E PROSEGUE LA NAVIGAZIONE

29 Settembre 2025

LA LIFE SUPPORT DI EMERGENCY
IN NAVIGAZIONE CON LA GLOBAL SUMUD FLOTILLA
HA SOCCORSO UNA DELLE BARCHE DELLA FLOTTA
PER UNA AVARIA NON RISOLVIBILE IN MARE

ANABEL MONTES MIER, CAPOMISSIONE DELLA LIFE SUPPORT DI EMERGENCY: “ABBIAMO PRESTATO PRONTAMENTE L’ASSISTENZA RICHIESTA E ORA SIAMO DI NUOVO IN NAVIGAZIONE CON LA FLOTILLA E DISPONIBILI PER ALTRE EVENTUALI RICHIESTE”

29 settembre 2025 La Life Support di EMERGENCY, che sta accompagnando la Global Sumud Flotilla in navigazione in acque internazionali con il ruolo di nave osservatrice e di supporto medico e logistico, prima dell’alba ha prestato soccorso a una delle barche della flotta.
Poco prima delle ore 5:00 la nave di ricerca e soccorso dell’Ong ha messo in acqua il suo gommone di soccorso per rispondere al mayday della Johnny M, lanciato a causa di un problema non risolvibile in navigazione. Il team di soccorritori della Life Support ha avvicinato la barca in difficoltà e ha imbarcato le 12 persone che erano a bordo, quindi, ha distribuito le persone su altre due barche della Flotilla. La Life Support ha poi recuperato il suo il Rhib1, terminando l’intervento alle 05:58. Alcune persone dell’equipaggio coinvolto proseguiranno la missione navigando su un’altra barca, mentre altre saranno portate a terra.

Alle 4 di notte abbiamo ascoltato via radio un mayday da parte di una barca della Flotilla per evacuare le persone che erano a bordo. Abbiamo quindi messo il nostro Rhib in acqua e proceduto all’intervento richiesto trasbordando l’equipaggio della barca in difficoltà ad altre due imbarcazioni della flotta spiega Anabel Montes Mier, capomissione della Life Support di EMERGENCY-. Ora intorno a noi ci sono tre navi militari, tra cui una italiana e una turca, e proseguiamo la navigazione in accompagnamento della Global Sumud Flotilla. Disponibili ad ulteriori interventi se ce ne fosse la necessità”.

Prosegue intanto la missione della Flotilla verso Gaza, per portare aiuti alla popolazione allo stremo e aprire un corridoio umanitario permanente. Nei giorni appena passati sia lo staff della Life Support che i partecipanti alla missione hanno continuato a notare la presenza di droni in sorvolo sulla flotta.

La nave dell’Ong, lo ricordiamo, resterà in acque internazionali e continuerà a svolgere il suo ruolo di nave osservatrice e a offrire assistenza sanitaria ai partecipanti in caso di necessità, proseguirà anche a garantire ausilio per riparare attrezzature tecniche danneggiate e a rifornire di acqua e viveri alle barche della flotta. Durante questa missione la Life Support ha già svolto 16 interventi a supporto delle barche della flotta, di cui 6 per problemi tecnici, 5 per casi medici, 2 per distribuire acqua e cibo, 2 per trasferire alcuni dei partecipanti da una barca all’altra, uno di soccorso a seguito di mayday.

EMERGENCY, che è entrata nella Striscia di Gaza da agosto 2024 ed è presente con due progetti sanitari – uno Al-Qarara nel governatorato di Khan Younis l’altro ad Al-Mawasi e considerando entrambi visita in media oltre 600 pazienti al giorno – testimonia quotidianamente le condizioni disperate in cui è costretta a sopravvivere la popolazione. Una situazione estrema, che vede i gazawi sopravvivere tra bombardamenti e ordini di evacuazione continui, senza cibo acqua e medicinali, senza casa né rifugio. “È proprio questa la motivazione che ha spinto noi e centinaia di persone nel mondo ad aderire alla missione della Global Sumud Flotilla per portare aiuto alla popolazione di Gazacommenta EMERGENCY -. Un progetto condiviso e sostenuto da milioni di persone a livello internazionale, tanto di più di fronte all’inadeguatezza dell’azione di politica e istituzioni. Il nostro ruolo in questa missione rimane quello di nave osservatrice e di supporto medico e logistico, non parteciperemo al tentativo di forzare il blocco ma rimarremo alla distanza dalla costa concordata con la Flotilla”.

La Life Support di EMERGENCY è operativa dal dicembre 2022 e da allora ad oggi ha soccorso oltre tremila persone in 36 missioni nel Mediterraneo Centrale. Per la Flotilla naviga con un equipaggio di 29 persone formato da medici, infermieri, soccorritori, mediatori culturali, logisti e marittimi.