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LA LIFE SUPPORT HA SOCCORSO 50 NAUFRAGHI IN ACQUE INTERNAZIONALI DELLA ZONA SAR LIBICA

21 Luglio 2025

LA NAVE SAR DI EMERGENCY HA SOCCORSO 50 NAUFRAGHI, TRA CUI ANCHE UNA DONNA INCINTA AL NONO MESE,  
IN ACQUE INTERNAZIONALI DELLA ZONA SAR LIBICA

JONATHAN NANÌ LA TERRA, CAPOMISSIONE DELLA LIFE SUPPORT: “IL NOSTRO STAFF SI STA PRENDENDO CURA DELLE PERSONE SOCCORSE E SIAMO ANCORA IN AREA OPERATIVA, DISPONIBILI A ULTERIORI INTERVENTI”
ALLA NAVE SAR DI EMERGENCY È STATO ASSEGNATO PER LO SBARCO IL PORTO DI ANCONA A PIÙ DI 800 MIGLIA DALLA ZONA OPERATIVA. 

Milano, 21 luglio 2025La Life Support, nave di ricerca e soccorso di EMERGENCY, ha concluso questa mattina alle ore 11.20 un’operazione di soccorso di un’imbarcazione in difficoltà nelle acque internazionali della zona SAR libica, portando in salvo 50 persone tra cui anche una donna incinta, al nono mese di gravidanza.

Il mezzo in pericolo, un gommone sovraffollato i cui passeggeri non indossavano e non avevano giubbotti salvagenti e a bordo del quale si sentiva un forte odore di benzina, è stato avvistato verso le 10.30 direttamente dal ponte di comando della Life Support.

Non appena abbiamo individuato il gommone in difficoltà, che era in evidenti condizioni precarie, abbiamo messo in acqua i nostri mezzi di soccorso e ci siamo avvicinati al caso – spiega Jonathan Naní La Terra, Capomissione della Life Support-. Una volta raggiunto il gommone in pericolo, il nostro Sar team ha messo in sicurezza le persone distribuendo i giubbotti salvagenti e quindi ha portato in salvo tutti i naufraghi a bordo della Life Support. Durante il soccorso si è avvicinata un’imbarcazione della cosiddetta Guardia Costiera libica, che però non ha interferito nelle operazioni. Ora il nostro staff si sta prendendo cura delle persone soccorse e siamo ancora in area operativa, disponibili a ulteriori interventi in caso di nuovi casi di barche in difficoltà”.

Le 50 persone soccorse, tra cui 2 donne di cui una incinta al nono mese e 10 ragazzi minori non accompagnati, hanno riferito di essere partite da Sorman, sulla costa libica, alle 21 di ieri. I naufraghi provengono da Sudan, Egitto ed Eritrea.

Dopo aver completato il soccorso e aver informato le autorità competenti alla Life Support di EMERGENCY è stato assegnato il POS (Place of Safety) di Ancona, a centinaia di miglia dal punto in cui è stato effettuato il soccorso. Anche questa volta, dunque, la prassi del governo di assegnare porti di sbarco distanti dalla zona operativa alle navi Sar della flotta civile costringerà la Life Support e i naufraghi a bordo diversi giorni di navigazione per arrivare a destinazione. Ricordiamo che tutte le persone soccorse in mare, in quanto naufraghe e considerati il lungo viaggio e le difficoltà che hanno alle spalle, sono vulnerabili come tali devono essere considerate e per questo devono essere sbarcate in luogo sicuro nel minor tempo possibile anziché a centinaia di miglia e giorni di navigazione di distanza.

La Life Support, con un equipaggio composto da marittimi, medici, infermieri, mediatori e soccorritori, sta compiendo la sua 34/a missione nel Mediterraneo centrale, operando in questa regione dal dicembre 2022. Durante questo periodo, la nave ha soccorso un totale di 2.833 persone.