La Life Support ha fornito assistenza per un soccorso coordinato dall’MRCC nella zona SAR italiana
IERI SERA LA NAVE SAR DI EMERGENCY HA FORNITO ASSISTENZA PER UN SOCCORSO COORDINATO DALL’MRCC NELLA ZONA SAR ITALIANA
DOMENICO PUGLIESE COMANDANTE DELLA LIFE SUPPORT: “LE PERSONE SOCCORSE DA FRONTEX E GUARDIA DI FINANZA SONO STATE PRESUMIBILMENTE SBARCATE A LAMPEDUSA”
MARILENA SILVETTI MEDICAL TEAM LEADER DELLA LIFE SUPPORT: “TRA I NAUFRAGHI NON CI SONO CRITICITÀ MEDICHE, MA ARRIVARE FINO A LA SPEZIA ALLUNGA ULTERIORMENTE IL LORO GIÀ DIFFICILE PERCORSO”
ALLA NAVE SAR DI EMERGENCY È STATO CONFERMATO IL PORTO DI LA SPEZIA PER LO SBARCO
Milano, 18 marzo 2025 – Ieri notte alle 21:20 circa la Life Support di EMERGENCY ha dato supporto e assistenza per un’operazione di soccorso in zona Sar italiana a 13 miglia al largo di Lampedusa. L’intervento è stato coordinato dal Maritime Rescue Coordination Centre (MRCC) italiano e poi realizzato da Frontex e dalla Guardia di Finanza.
Il mezzo in difficoltà, una barca in legno con a bordo circa cinquanta persone senza salvagenti, è stato segnalato dall’aereo Colibri di Pilotes Volontaires. La Life Support, conclusa l’operazione di soccorso con cui ieri mattina aveva tratto in salvo 35 persone nelle acque internazionali della zona Sar libica, ha iniziato a seguire il caso alle 15:40 circa, avvistandolo poi sul radar e segnalando a sua volta il barchino ieri sera alle 21. Il MRCC italiano ha quindi chiesto alla Life Support di intervenire per una prima valutazione della situazione e per mettere in sicurezza le persone che erano a bordo della barca in difficoltà, in attesa dell’invio dei mezzi designati da MRCC.
La nave di EMERGENCY ha dunque messo in acqua i suoi gommoni di soccorso per raggiungere la barca in legno, trovandola pericolosamente inclinata a causa di vento, onde e eccessivo peso, ha distribuito i giubbotti salvagenti a tutte le persone che erano a bordo ed è rimasta in attesa dei mezzi che poi hanno effettuato il soccorso: due motovedette di Frontex e una della Guardia di Finanza italiana.
Come spiega Domenico Pugliese, comandante della Life Support: “Mentre eravamo in navigazione verso La Spezia, il porto di sbarco assegnatoci dopo il soccorso realizzato ieri mattina, abbiamo ricevuto delle chiamate di soccorso da VHF e per mail da Pilotes Volontaires: c’erano alcune barche in difficoltà, noi siamo riusciti a monitorarne una e l’abbiamo avvistata dal radar in serata in zona Sar italiana. Siamo stati in contatto tutto il tempo con le autorità competenti, che hanno coordinato l’operazione e ci hanno chiesto di prestare assistenza alla barca in pericolo in attesa dell’arrivo della unità navali di Frontex e della Guardia di Finanza. Tutte le persone che erano a bordo sono state trasbordate su queste unità e portate presumibilmente a Lampedusa”.
Concluso l’intervento le autorità hanno confermato alla Life Support La Spezia come porto per lo sbarco dei 35 naufraghi soccorsi nella prima mattinata di ieri. Persone provenienti da Sudan, Sud Sudan e Tunisia, tutti paesi colpiti da conflitti, violenze, instabilità politica e povertà.
“Quando sono state trasferite a bordo le 35 persone soccorse ieri mattina erano bagnate per la permanenza su un mezzo sovraffollato e inadatto ad affrontare la traversata del Mediterraneo, noi del team sanitario ci siamo subito adoperati per visitarle e stabilizzarle – commenta Marilena Silvetti, Medical team leader della Life Support –. Fortunatamente non ci sono criticità né urgenze mediche, ma queste persone hanno alle spalle viaggi molto difficili e arrivare fino a La Spezia per lo sbarco significa allungare ulteriormente il loro già difficile percorso”.
L’arrivo nella città ligure è previsto alle ore 22 del 20 marzo.
La Life Support sta compiendo la sua 29/a missione nel Mediterraneo centrale. Attiva nel questa regione dal dicembre 2022, ha sinora soccorso un totale di 2.486 persone.