EMERGENCY VINCE IL PREMIO EUROPEO PER LA SOLIDARIETÀ CIVILE
L’ONG italiana fa parte dei 23 progetti e organizzazioni dell’UE e del Regno Unito premiati dal Comitato Economico e Sociale Europeo per il loro eccezionale contributo alla lotta contro il COVID-19 e le sue disastrose conseguenze.
Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha proclamato i vincitori del Premio CESE per la solidarietà civile, indetto nel 2020 come riconoscimento di carattere eccezionale sul tema “La società civile contro la COVID-19”.
Tra questi, EMERGENCY vince nella categoria “transnazionale”, per l’assistenza fornita in Europa e nel mondo nel contenimento della pandemia, in particolare attraverso il suo Modello riproducibile di misure di sicurezza e protezione. Si tratta un modello flessibile e replicabile per la progettazione e la gestione degli ospedali durante la pandemia, che ha permesso, tra le altre cose, la costruzione di un ospedale da campo a Bergamo durante la prima ondata di contagi.
Il modello è il frutto delle esperienze di gestione dei malati in caso di epidemie, maturate in Sierra Leone nel 2014 e 2015 durante l’epidemia di Ebola. L’associazione umanitaria ha messo queste competenze a disposizione delle autorità sanitarie in varie regioni d’Italia, ma anche nel Mediterraneo, dove l’ONG è coinvolta nelle operazioni di salvataggio dei migranti.
In una cerimonia virtuale di premiazione svoltasi il 15 febbraio, il CESE ha insignito 23 organizzazioni della società civile, singoli cittadini e imprese private, i cui progetti si sono distinti quali esempi di straordinaria solidarietà durante la pandemia di COVID-19. A ogni vincitore è andato un premio del valore di 10.000 EUR.
Nell’assegnare i premi, il vicepresidente del CESE responsabile della comunicazione, Cillian Lohan, ha dichiarato:
“Il CESE ha più volte sottolineato che la solidarietà e un’azione mirata e condivisa sono fondamentali per sopravvivere a una pandemia di questa portata. L’unica risposta efficace a una crisi come questa è quella di agire rapidamente, con decisione e tutti insieme. Da questa crisi possiamo trarre insegnamenti utili per affrontare altre crisi, siano esse sociali, economiche o ambientali.
La società civile è stata in prima linea in tutte le iniziative di solidarietà e, senza il suo aiuto sul campo, il prezzo pagato per questa pandemia sarebbe molto più elevato. Tutti i progetti per i quali abbiamo ricevuto la candidatura sono una prova dell’impegno altruistico profuso dai cittadini e sul territorio, e dimostrano che il contributo della società civile in questa lotta è enorme. Con questo premio rendiamo omaggio alle persone e alle organizzazioni che fanno la differenza in questi tempi senza precedenti. È un onore poter celebrare insieme”.
I premi sono stati assegnati ai progetti vincitori di 21 paesi dell’Unione europea. Un premio è stato conferito a un progetto con dimensione transfrontaliera e uno a un’organizzazione del Regno Unito, per dimostrare che il CESE ha voluto mantenere stretti legami con la società civile britannica nonostante il fatto che il paese abbia lasciato l’UE.
Sebbene il CESE auspicasse di trovare un vincitore in ognuno degli Stati membri dell’UE e nel Regno Unito, da sei paesi non sono pervenute candidature di progetti ammissibili.
L’elenco completo dei vincitori è disponibile qui di seguito e sulla nostra pagina web.
I vincitori sono stati selezionati tra un totale di 250 candidature presentate da organizzazioni della società civile, singoli cittadini e imprese private. Tutti i progetti ruotavano attorno alla solidarietà e presentavano modi creativi ed efficaci di affrontare le sfide, spesso molto ardue, poste dalla crisi.
La maggior parte di essi si rivolgeva alle categorie vulnerabili o alle persone più colpite dalla crisi, come gli anziani o i giovani, i bambini, le donne, le minoranze, i migranti, i senzatetto, il personale medico o i lavoratori e i datori di lavoro.
Per quanto riguarda i contenuti, i progetti erano concentrati attorno a cinque temi principali: distribuzione di alimenti e assistenza a gruppi vulnerabili, attrezzature mediche, servizi di consulenza, servizi didattici e informazioni sulla pandemia, e cultura.
IL VINCITORE NELLA CATEGORIA TRASFRONTALIERO – EUROPA
EMERGENCY ha ricevuto il premio dopo essersi candidata nel gruppo tematico “produzione, distribuzione e consulenza nel campo delle attrezzature mediche”.
Facendo tesoro dell’esperienza maturata durante l’epidemia di Ebola in Sierra Leone, l’ONG è riuscita a reagire alla nuova epidemia con un preciso sistema di prevenzione e controllo dei contagi, oltre che di triage rafforzato nelle sue cliniche all’estero per garantire la continuità delle prestazioni mediche non legate al COVID. Le linee guida di EMERGENCY sono state utilizzate per la compartimentazione delle strutture sanitarie, il controllo delle infezioni, la protezione dello staff e dei pazienti. Sono state applicate sia da sistemi sanitari sviluppati, in Italia, che in strutture più fragili e prive di risorse. Il know-how di EMERGENCY è stato utilizzato nei centri per i minori e per gli anziani, nei centri per senza fissa dimora e sulla nave dell’organizzazione Open Arms, impegnata nel soccorso dei naufraghi nel Mediterraneo.
In Italia, uno dei paesi più colpiti durante l’inizio della pandemia, EMERGENCY ha costruito un ospedale di campo e gestito un’unità di terapia intensiva a Bergamo, e ha riorganizzato cliniche mobili e permanenti per prevenire il contagio tra lavoratori e pazienti. Si è schierata al fianco di organizzazioni internazionali, istituzioni locali, organizzazioni della società civile ed enti privati, per rispondere alle necessità mediche e sociali delle persone, per cui la pandemia non è stata soltanto un rischio per la salute, ma anche una minaccia per la sopravvivenza economica. A Milano, Catania, Venezia e Piacenza EMERGENCY ha organizzato un servizio di distribuzione di beni di prima necessità per tutti coloro per cui uscire di casa rappresentava un pericolo.
“Questo premio riconosce l’importanza di assicurare gli stessi standard di protezione e cura in tutto il mondo. La nostra flessibile e replicabile risposta alla pandemia è stata implementata in diversi contesti, dall’Europa all’Asia, passando per l’Africa”, spiega la Presidente Rossella Miccio. “Il premio ha un grande potenziale per rafforzare questa consapevolezza e promuovere nuove alleanze a livello globale, per contribuire insieme alla costruzione di sistemi sanitari resilienti durante questa crisi sanitaria e sociale. EMERGENCY vorrebbe dedicare questo premio alle persone più marginalizzate e vulnerabili della società. Ci impegniamo a non lasciare nessuno indietro”.
Per informazioni dettagliate su tutti i vincitori e gli altri candidati si rimanda al nostro opuscolo, disponibile su richiesta.
Il CESE si augura che il Premio per la solidarietà civile accresca la visibilità e la consapevolezza non solo dei progetti vincitori, ma anche di molte altre iniziative creative intraprese dai cittadini nell’UE.
“Oggi non stiamo applaudendo solo i nostri 23 vincitori. Ci complimentiamo con tutta la società civile europea e tante organizzazioni, imprese e singoli cittadini che hanno dimostrato e continuano a dimostrare solidarietà, coraggio e responsabilità civica senza precedenti in questi tempi difficili e travagliati”, ha aggiunto Lohan.
Il CESE ha sottolineato che i progetti e le iniziative portati avanti dai cittadini e dalla società civile hanno integrato in molti modi gli sforzi intrapresi dagli Stati membri per attenuare i contraccolpi della crisi e talvolta li hanno addirittura anticipati, come nel caso della produzione di mascherine a livello locale e regionale.
Rispetto agli anni precedenti, il CESE ha riscontrato un aumento del numero di candidature al premio provenienti da organizzazioni informali o meno consolidate, il che è una chiara dimostrazione dello spirito che anima coloro che operano sul campo. Si sono inoltre registrate meno candidature da alcuni paesi che sono stati colpiti meno gravemente durante la prima ondata della pandemia o da quelli con sistemi di protezione sociale più solidi.
I CRITERI DI ASSEGNAZIONE
Il CESE ha indetto il premio nel luglio 2020 con il tema “La società civile contro la COVID-19”, precisando che si sarebbe trattato di un riconoscimento di carattere eccezionale, inteso a sostituire solo quest’anno il consueto Premio del CESE per la società civile. L’obiettivo era quello di rendere omaggio alla società civile europea che si è impegnata attivamente e altruisticamente in iniziative di solidarietà fin dai primissimi giorni della pandemia.
Il concorso era aperto a singole persone, organizzazioni della società civile e imprese i cui progetti dovevano essere rigorosamente privi di scopo di lucro e non beneficiare di eventuali finanziamenti pubblici superiori al 50 % del loro bilancio. Le iniziative dovevano essere direttamente collegate alla COVID-19 e specificamente finalizzate a combattere il virus o ad affrontarne le conseguenze.
Ogni anno il Premio per la società civile, fiore all’occhiello del CESE, rende omaggio alle organizzazioni della società civile e/o a singoli cittadini i cui progetti celebrano l’identità europea e i valori comuni in un particolare settore di attività. Il premio viene assegnato dal 2006.
ELENCO COMPLETO DEI VINCITORI DEL PREMIO DEL CESE PER LA SOLIDARIETÀ CIVILE 2020:
PAESE | VINCITORE |
AUSTRIA | Kommunikationswerkstatt Talk 27, una rete che combatte la disinformazione, le notizie false e la cattiva informazione sulla pandemia, e incoraggia i cittadini a respingere la manipolazione emotiva e cognitiva (https://europagegencovid19.team/) |
BELGIO | Okra, trefpunt 55+, un’associazione che ha risposto alla pandemia con l’iniziativa creativa La resilienza di OKRA, volta a mantenere attivi e interconnessi gli anziani |
BULGARIA | Karin dom, una fondazione che ha offerto attività di formazione online per sostenere le famiglie di bambini con esigenze speciali |
CROAZIA | Hrvatska mreža za beskućnike, una rete croata che ha sostenuto i senzatetto quando il paese ha adottato misure di confinamento ed è stato per di più colpito da un terremoto |
CIPRO | Volontari per il sostegno dei gruppi vulnerabili durante il periodo della pandemia di COVID-19, per le loro iniziative, tra cui la fornitura di alimenti e medicinali alle persone isolate a causa della loro età o di problemi di salute. Le iniziative sono state coordinate da Erika Theofanidi |
CECHIA | Nevypusť Duši, associazione di medici, psicologi e operatori sociali, i cui seminari online hanno aiutato gli studenti delle scuole superiori a far fronte a problemi di salute mentale e a rafforzare la loro resilienza psicologica durante la pandemia |
FRANCIA | Bouge ton Coq, una piattaforma che mira a mantenere viva la Francia rurale, premiata per l’iniziativa C’est ma tournée! (Tocca a me!), che ha aiutato i negozi e le imprese rurali in difficoltà a sostenere i costi durante la pandemia |
GERMANIA | Krisenchat, un servizio di consulenza attivo giorno e notte, che ha fornito assistenza pratica gratuita e sostegno morale via WhatsApp o SMS a giovani e a bambini |
GRECIA | Steps, un’organizzazione senza scopo di lucro che ha trasformato il suo progetto One-Stop in Many Stops, fornendo pasti caldi, acqua in bottiglia e prodotti per l’igiene personale a persone senza alloggio o che vivono in alloggi precari; |
UNGHERIA | Magyar Helsinki Bizottság, ovvero Comitato ungherese di Helsinki, che ha fornito assistenza legale gratuita in casi riguardanti i diritti umani nel contesto della crisi |
IRLANDA | Alison, corsi online gratuiti e piattaforma di apprendimento online, per il progetto Coronavirus: le cose da sapere, un corso gratuito su fatti riguardanti la COVID-19, che è stato tradotto in più di 60 lingue e ha raggiunto oltre 350 000 persone in tutto il mondo |
ITALIA | Casetta Rossa, associazione senza scopo di lucro impegnata nella fornitura di alimenti alle persone vulnerabili e nella gestione di una stazione radiofonica che trasmette informazioni e testimonianze individuali per sostenere il morale degli ascoltatori |
LITUANIA | Karolina Barišauskienė, esperta di comunicazioni, per il suo progetto Priešakinėse linijose (Sulla linea del fronte), una campagna digitale di storie e approfondimenti di professionisti sanitari sul fronte del coronavirus |
MALTA | Camera maltese delle PMI, per il progetto Con te per tutto il cammino, che ha fornito consulenza online e sostegno tra pari per aiutare migliaia di PMI ad adattarsi alla pandemia |
POLONIA | Krystyna Paszko, studentessa delle scuole superiori, creatrice di Camomilla e violette, un negozio online che ha offerto soccorso alle vittime di violenza domestica durante il confinamento |
PORTOGALLO | Vizinhos à Janela, un’iniziativa di quartiere presentata da Íñigo Hurtado, che ha apportato sollievo attraverso quotidiani concerti dai balconi e la fornitura di alimenti a persone bisognose |
ROMANIA | Asociatia Prematurilor, associazione rumena per i nati prematuri, per il suo progetto Sostegno al personale sanitario e ai nati prematuri nei reparti maternità – equipaggiamento di protezione e attrezzature contro la COVID-19 |
SLOVENIA | Društvo psihologov Slovenije, un’associazione di psicologi sloveni, per il progetto Sostegno psicosociale al pubblico e sostegno professionale agli psicologi e ad altri professionisti del settore sanitario durante l’epidemia di COVID-19 in Slovenia |
SLOVACCHIA | Človek v ohrození, ONG senza scopo di lucro, per la sua iniziativa, La loro salute è anche la nostra, che ha sostenuto le comunità Rom maggiormente colpite e le ha aiutate durante la pandemia |
SPAGNA | Asociación de Familias y Mujeres del Medio Rural, associazione di famiglie e donne delle zone rurali per il suo progetto AFAMMER Grande rete di solidarietà rurale, nel cui ambito centinaia di donne nella Spagna rurale hanno messo a disposizione il loro tempo e le loro competenze per far fronte alla carenza di mascherine protettive e al crescente isolamento degli anziani durante la pandemia |
SVEZIA | Spazio comunitario e artistico e società senza scopo di lucro Blivande, per il suo progetto Risposta alla crisi, un’iniziativa open source per la creazione di dispositivi sanitari di protezione su larga scala |
REGNO UNITO | Cherwell Collective, CIC, per il progetto Vivere, imparare, mangiare, crescere, che ha fornito alimenti e altri beni essenziali a persone bisognose e ha insegnato ai residenti come realizzare prodotti alimentari attraverso la coltivazione |
TRANSFRONTALIERO EUROPEO | Emergency , ONG con sede in Italia, per l’assistenza fornita in Europa e nel mondo nel contenimento della pandemia, in particolare attraverso il suo Modello riproducibile di misure di sicurezza e protezione, un modello scalabile per la progettazione e la gestione degli ospedali durante la pandemia |
Per maggiori informazioni, si prega di contattare:
Nicola Accardo, Unità Stampa del CESE
E-mail: nicola.accardo@eesc.europa.eu
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