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AFGHANISTAN: LE RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE RIDUCONO LA LORO PRESENZA NEL PAESE PER RAGIONI DI SICUREZZA E LA UE RIMPATRIA GLI AFGANI

7 Luglio 2017

È di oggi la notizia che la Cooperazione italiana ha deciso di ridurre la sua presenza a Kabul per ragioni di sicurezza.

Negli ultimi due anni, la situazione in Afghanistan è precipitata. Secondo l’ultimo rapporto di UNAMA, la missione delle Nazioni Unite in Afghanistan, nel corso del primo trimestre 2017 sono stati uccisi o feriti oltre 2.200 civili. Kabul è la città che ha registrato più vittime, a causa soprattutto degli attacchi suicidi. Risale a un mese fa uno dei più grandi attentati avvenuti in città, nella zona diplomatica, che ha causato oltre 400 feriti e più di 90 morti.

Mentre le rappresentanze diplomatiche lasciano il Paese perché troppo insicuro, però, l’Unione Europea rimpatria gli afgani. L’Unione Europea e il governo afgano, infatti, hanno ratificato un accordo per il rimpatrio, anche forzato, degli afgani la cui richiesta di asilo sia stata respinta nei Paesi dell’Unione Europea o che non abbiano titolo a rimanervi.

EMERGENCY continua a lavorare nei suoi ospedali e nei centri sanitari a Kabul, nella regione di Helmand e nella Valle del Panshir, con il suo staff nazionale e internazionale per offrire cure alle vittime di guerra che continuano ad aumentare in tutto il Paese.