Afghanistan, pioggia di razzi colpisce Kabul, esplosioni anche vicino al nostro ospedale
Questa mattina, la capitale afgana Kabul è stata colpita da un durissimo attacco, con circa 23 missili lanciati contro il suo nucleo urbano.
“È accaduto tutto molto in fretta: poco prima delle nove c’è stato un lancio di razzi. Quattro o cinque sono atterrati vicino al Centro chirurgico per vittime di guerra di EMERGENCY. Nel giro di pochi minuti sono arrivati i primi pazienti, e poi in un’ora tutti gli altri. È un massacro: al momento abbiamo già ricevuto 30 pazienti, di cui un morto all’arrivo, e ne abbiamo ricoverati per le ferite 21, mentre altri 8 sono stati già trattati e dimessi,” dichiara Marco Puntin, Programme Coordinator di EMERGENCY in Afghanistan.
Secondo il ministero dell’Interno, il bilancio complessivo sarebbe di almeno 8 morti.
Le esplosioni hanno scosso tutta la città, con i razzi che hanno colpito quartieri centrali come la Flower street, Azizi plaza, Wazir Akbar Khan, Shahr-e-Naw, Sedarat Roundabout e Spinzar Road, arrivando fin dentro alla Green Zone, la zona fortificata dove sono concentrate le ambasciate, ma anche in zone periferiche come Chahar Qala e Gul-e-Surkh Roundabout, o nel mercato di Lysee Maryam nel nord della città.
I missili sono stati lanciati immediatamente dopo che due esplosioni hanno scosso le aree di Chehel Sutoon e Arzaan Qeemat. Secondo la polizia, gli attacchi sarebbero partiti proprio da Kabul, precisamente dalla zona della rotonda del mercato e da Tahye Maskan. Il ministero dell’Interno ha dichiarato che i razzi sarebbero stati lanciati da un camion di piccole dimensioni.
Al momento, l’ISIS ha rivendicato l’azione, mentre i talebani hanno negato ogni coinvolgimento.
L’attacco arriva a poche settimane dall’incursione nell’università di Kabul dello scorso 2 novembre, che ha provocato almeno 22 vittime.
“A Kabul la pace non è mai arrivata: anche se nei mesi recenti abbiamo registrato meno attentati di massa, non passa un giorno senza che ci siano esplosioni in città,” prosegue Puntin.
I razzi di questa mattina rompono il silenzio assoluto che avvolge i negoziati di pace attualmente in corso a Doha tra il governo della Repubblica Islamica dell’Afghanistan e la delegazione dei talebani. Sono infatti settimane che i dialoghi non registrano alcune novità.
“Siamo molto preoccupati per la situazione in tutto il paese. Nell’Helmand si è combattutto giorno e notte per un mese intero, e gli scontri non sono ancora cessati. Attacchi indiscriminati sono avvenuti anche nelle provincie di Kandahar, Wardak, Logar, Nangarhar, Laghman, Ghor e Takhar, e secondo la missione ONU nel solo mese di ottobre ci sono stati più di 400 civili uccisi o feriti. Noi continuiamo a lavorare a pieno regime con i nostri ospedali, ma un reale cessate il fuoco generalizzato è quanto mai urgente,” conclude Puntin.
EMERGENCY è presente in Afghanistan dal 1999 con due Centri chirurgici per vittime di guerra nelle località di Kabul e Lashkar-gah, un Centro chirurgico e pediatrico e un Centro di maternità ad Anabah e una rete di 44 Posti di primo soccorso.
Nel corso di quest’anno, il suo ospedale di Kabul ha finora ricoverato 1.763 pazienti, di cui 1.718 per ferite provocate dalla guerra.
EMERGENCY ONG Onlus è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Da allora EMERGENCY ha curato oltre 11 milioni di persone, una ogni minuto. EMERGENCY promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.