LA NAVE SAR DI EMERGENCY HA PORTATO IN SALVO 120 NAUFRAGHI IN DUE DIVERSE OPERAZIONI DI SOCCORSO NELLA ZONA SAR LIBICA
EMERGENCY | LIFE SUPPORT
LA NAVE SAR DI EMERGENCY HA PORTATO IN SALVO
120 NAUFRAGHI IN DUE DIVERSE OPERAZIONI DI SOCCORSO
IN ACQUE INTERNAZIONALI NELLA ZONA SAR LIBICA
JONATHAN NANÌ LA TERRA, CAPOMISSIONE DELLA LIFE SUPPORT: “LE PERSONE SALVATE CHIEDEVANO AIUTO. LE OPERAZIONI DI SOCCORSO RESE DIFFICILI DALLE CONDIZIONI METEO-MARINE CON ONDE DI UN METRO E MEZZO”
ALLA LIFE SUPPORT È STATO ASSEGNATO
DALLE AUTORITÀ IL PORTO DI BARI
Milano, 3 dicembre 2025 – Tra la notte del 2 e la mattina del 3 dicembre la Life Support, nave di ricerca e soccorso di EMERGENCY ha portato in salvo 120 persone in due distinte operazioni di soccorso nel Mediterraneo Centrale. Le due imbarcazioni in difficoltà navigavano in acque internazionali della zona SAR Libica. Tra le persone salvate 23 minori non accompagnati e 8 minori accompagnati. Alla Life Support è stato assegnato dalle autorità competenti il POS (Place of Safety) di Bari.
“La Life Support ha effettuato due operazioni di soccorso. La prima è avvenuta intorno alle due di notte, quando dal ponte di comando della nave abbiamo avvistato un gommone in pericolo e sovraffollato. Le persone chiedevano aiuto ed erano sprovviste di giubbotti salvagente. Questa operazione è stata segnata dalle difficoltà meteo – marine, con più di un metro e mezzo di onda – spiega Jonathan Naní La Terra, capomissione della Life Support -. La seconda operazione è stata effettuata di mattina, anche qui il gommone in condizioni estremamente precarie è stato avvistato dal ponte di comando. Le persone erano agitate e chiedevano aiuto. Ora i naufraghi soccorsi sono a bordo della Life Support, al sicuro, e il personale medico sta effettuando le visite previste.”
La prima imbarcazione in difficoltà è stata avvistata dal ponte di comando della nave Life Support nella notte. I soccorritori di EMERGENCY hanno portato in salvo 47 naufraghi, di cui 15 donne, 7 minori non accompagnati e 6 minori accompagnati, tutti senza giubbotto salvagente, a bordo di un gommone, con mare molto mosso e onde di circa un metro e mezzo. I naufraghi hanno riferito di essere partiti alle 4.00 di mattina del 1° dicembre dalle coste di Tripoli in Libia.
Il secondo soccorso è avvenuto mentre La Life support stava navigando. Il gommone sovraffollato con 73 persone a bordo è stato avvistato sempre dal ponte di comando della nave di EMERGENCY alle 7.17 di mercoledì 3 dicembre. Sul gommone sovraffollato erano presenti 16 donne, 16 minori non accompagnati e 2 minori accompagnati. Le persone sono state soccorse e trasferite al sicuro sulla nave dell’Ong. I sopravvissuti hanno dichiarato di essere partiti da Tripoli alle ore 22.00 del 2 dicembre.
I 120 naufraghi, di cui 31 donne, 23 minori che viaggiano da soli e 8 accompagnati provengono da Gambia, Guinea Bussau, Nigeria, Sud Sudan, Niger, Senegal, Camerun, Ghana e Costa D’Avorio, Paesi devastati da conflitti armati, instabilità politica, povertà e crisi climatica. Le autorità competenti hanno assegnato alla Life Support il POS (Place of Safety) di Bari a 580 miglia nautiche dal luogo del salvataggio. L’arrivo in porto è previsto per sabato 6 dicembre.
La Life Support sta compiendo la sua 38esima missione nel Mediterraneo centrale, operando in questa regione dal dicembre 2022. Durante questo periodo, la nave ha soccorso un totale di 3.120 persone.