“Un giorno di pace”:
guarda il corto di EMERGENCY

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È passato un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina.
Mentre assistiamo all’aggravarsi del conflitto, con il rischio di coinvolgere tutta Europa, il pericolo di un’escalation nucleare è sottovalutato in modo incosciente.
La pace deve essere la soluzione: altrimenti, potrebbe trasformarsi in una tragica conseguenza.
#AbolishWar

Siamo contro ogni guerra.

Cura con noi le vittime di guerra, diffondi insieme a noi una cultura di pace.

Crediamo che abolire la guerra sia l'unica speranza per l'umanità.

È passato un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e dall’inizio della guerra.

Un anno in cui l’unica soluzione proposta dai nostri Governi è stata quella militare: più armi, più equipaggiamenti, sempre più sofisticati e distruttivi. “In questo modo la guerra finirà presto”, dicevano.

Il fallimento di questo approccio è sotto gli occhi di tutti: la guerra non è finita e non c’è nessun impegno concreto per la pace, mentre la popolazione civile continua a pagare le conseguenze più devastanti e dolorose del conflitto. Spesso sono i più vulnerabili, le persone con disabilità, gli anziani. Le persone che non hanno potuto fuggire.

E mentre la guerra continua ad aggravarsi, con il rischio di coinvolgere tutta Europa, il pericolo di un’escalation nucleare è ancora sottovalutato in modo incosciente.

Non crediamo a chi ci dice che la guerra è inevitabile per poter fare la pace: solo la pratica dei diritti umani può portare alla pace.

Abolish war. Aboliamo la guerra.

Come le malattie, anche la guerra deve essere considerata un problema da risolvere e non un destino da abbracciare o apprezzare. 

Gino Strada

Era il 1955 quando i più importanti scienziati del mondo nel cosiddetto Manifesto di Russell-Einstein ponevano un quesito fondamentale: “Metteremo fine al genere umano o l’umanità saprà rinunciare alla guerra?”.

Dopo oltre 65 anni continuiamo a vedere la guerra come una risposta, tanto nel nostro passato quanto nel presente: questo non significa che debba fare parte anche del nostro futuro, per questo crediamo che abolire la guerra sia l’unica speranza.

La maggiore sfida dei prossimi decenni consisterà nell’immaginare, progettare e implementare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino alla completa disapplicazione di questi metodi. La guerra, come le malattie letali, deve essere prevenuta e curata. La violenza non è la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente.

Gino Strada

Unisciti a noi nel manifestare il tuo rifiuto della guerra e l’impegno per la costruzione di una cultura di pace indossando uno “straccio di pace”.

Creative Agency: Ogilvy Italia

President & Chief Creative Officer: Giuseppe Mastromatteo
Executive Creative Directors: Lavinia Francia, Francesco Basile
Client Creative Directors: Alberto Crignola, Nicolò Mondonico
Head of Strategy: Luca Tapognani
Senior Strategist: Silvia Tasso
Account Supervisor: Consuelo Dionigi
Head of Tv Production: Sanam Bartoletti
Senior Producer: Lorenzo Alaimo
Head of Social: Carola Bracci
Senior Social Media Manager: Rodolfo Lombardi
Social Media Manager: Melanie Gemelli
Head of Pr: Anna Esposito
Pr Supervisor: Emanuele Palmieri

Production House: The Family

Executive Producer: Lorenzo Ulivieri
Producer: Danielle Joujou
Regia: Igor Borghi
DOP: Emanuele Zarlenga
Montatore: Lorenzo Colugnati
Color : Giorgia Meacci
Post video: Band
Sound design e mix: D2D
Musica : Enzo Casucci
Location manager: Alessandro Tesei
Scenografo: Mattia Federici
Stylist: Valentina Mezzani
Producer post : Barbara Calicchio
Attore: Angelo Spagnoletti

Ooh Campaign

Photographer: Ruggero Rosfer

Special Thanks to:

Comune di Jesi, Assessorato al turismo
Fondazione Pergolesi Spontini
Ascosi Lasciti
Subwaylab
Militaria
Bellagamba autodemolizioni
Dottor Busco
Alimentari Indiano di Viale Don Minzoni a Jesi
Laura Salvatorelli
Mattia Federici