Gino Strada
Chirurgo e fondatore di EMERGENCY

13 agosto 2023

In ogni situazione, Gino sapeva sempre guardare oltre.
Da chirurgo, faccia a faccia con l’unica realtà della guerra: le vittime civili.
Da uomo di pace, facendo di un gesto medico un atto di uguaglianza e giustizia.
Lottando, in ogni idea e progetto, per i diritti di tutti.

Ci manchi Gino. Grazie.

Gino Strada - ritratto disegnato da George Butler

Gino Strada  è stato chirurgo e fondatore di EMERGENCY
Sesto San Giovanni, 21 aprile 1948 – Honfleur, 13 agosto 2021

“I pazienti vengono sempre prima di tutto”

Gino Strada nasce a Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, il 21 aprile 1948.

Si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano e si specializza in Chirurgia d’Urgenza.

Per completare la formazione da medico-chirurgo, negli anni Ottanta vive per 4 anni negli Stati Uniti, dove si occupa di chirurgia dei trapianti di cuore e cuore-polmone presso le Università di Stanford e di Pittsburgh. Si sposta poi in Inghilterra e in Sud Africa, dove svolge periodi di formazione presso l’ospedale di Harefield e presso il Groote Schuur Hospital di Città del Capo.

Nel 1988 decide di applicare la sua esperienza in chirurgia di urgenza all’assistenza dei feriti di guerra. Negli anni successivi, fino al 1994, lavora con la Croce Rossa Internazionale di Ginevra in Pakistan, Etiopia, Tailandia, Afghanistan, Perù, Gibuti, Somalia, Bosnia.

“Quel che facciamo per loro, noi e altri, quel che possiamo fare con le nostre forze, è forse meno di una gocciolina nell’oceano. Ma resto dell’idea che è meglio che ci sia, quella gocciolina, perché se non ci fosse sarebbe peggio per tutti. Tutto qui. È un lavoro faticoso, quello del chirurgo di guerra. Ma è anche, per me, un grande onore.”

Lettera da un chirurgo di guerra, trascrizione da “Pappagalli Verdi”

La nascita di EMERGENCY

Nel 1994, l’esperienza accumulata negli anni con la Croce Rossa spinge Gino Strada, insieme alla prima moglie Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, a fondare EMERGENCY, Associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Il primo progetto di EMERGENCY, che vede Gino Strada in prima linea, è in Ruanda durante il genocidio. Poi Iraq e Cambogia.

Nel 1998 parte per l’Afghanistan: raggiunge via terra il nord del Paese dove, l’anno dopo, EMERGENCY apre il primo progetto nel Paese, un Centro chirurgico per vittime di guerra ad Anabah, nella Valle del Panshir.

Gino Strada rimane in Afghanistan per circa 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti nel Paese.

Oggi EMERGENCY è presente in Afghanistan con 3 ospedali, un Centro di maternità e una rete di oltre 40 Posti di primo soccorso.

Dal 2005 inizia a lavorare per l’apertura del Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa. Nel 2014 si reca in Sierra Leone, dove EMERGENCY è presente dal 2001, per l’emergenza Ebola.

EMERGENCY ha curato oltre 12 milioni di persone. L’utilizzo dei fondi e la ripartizione delle spese nei progetti sono da sempre resi pubblici nel Bilancio di EMERGENCY e nel Bilancio sociale.

Il 2 novembre 2021, il nome di Gino Strada è stato iscritto sulla lapide del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano.

Famedio Gino Strada

Libri

Gino Strada ha racchiuso all’interno di alcuni libri i racconti del lavoro svolto sul campo e le riflessioni sulle esperienze vissute tra diverse tipologie di guerra.

Diario di un sogno possibile


“Diario di un sogno possibile”
“Diario di un sogno possibile”, adattamento del libro “Una persona alla volta” di Gino Strada, parla a ragazze e ragazzi a partire dagli 11 anni della storia, della filosofia di vita e del “sogno possibile” del fondatore di EMERGENCY.

 

L’edizione per ragazzi di “Una persona alla volta” è edito da Feltrinelli Kids, curato da Simonetta Gola e illustrato da Marcella Onzo. È disponibile sul nostro shop solidale online, in tutte le librerie del circuito e nei più importanti e-store. Questo libro sostiene EMERGENCY.

Una persona alla volta
“Una persona alla volta”

Il racconto in prima persona in cui Gino Strada ripercorre la sua esperienza umana e professionale, nei luoghi colpiti da guerre e povertà, per portare avanti l’idea che ha sempre seguito: curare le vittime e lottare per i loro diritti. Una riflessione radicale sull’abolizione della guerra e sul diritto universale alla salute.

 

“Una persona alla volta” è edito da Feltrinelli, per la Serie Bianca, e curato da Simonetta Gola. È disponibile sul nostro shop solidale online, in tutte le librerie del circuito e nei più importanti e-store. Questo libro sostiene EMERGENCY.

 

Pappagalli Verdi, Diario di un chirurgo di guerra (1999), con Giangiacomo Feltrinelli Editore;

 

 

 

Buskashì, viaggio dentro la guerra (2002), con Giangiacomo Feltrinelli Editore;

 

 

 

Zona rossa (di Roberto Satolli e Gino Strada, 2014), con Giangiacomo Feltrinelli Editore.

 

 

“Non esistono scommesse impossibili”

Il 16 novembre 2021 abbiamo ricordato Gino al Teatro dal Verme di Milano.

Vogliamo ricordare tutte le volte in cui la voce di Gino ha dato forma a un pensiero potente: la possibilità di un mondo in cui l’utopia è solo qualcosa che ancora non c’è.

Ora spetta a tutti noi rimboccarci le maniche, portare avanti l’eredità di Gino e imparare a guardare lontano, come faceva lui.

L’ultimo articolo pubblicato su La Stampa, il 13 agosto 2021
“Così ho visto morire Kabul”  (Gino Strada)

Si parla molto di Afghanistan in questi giorni, dopo anni di coprifuoco mediatico. E’ difficile ignorare la notizia diffusa ieri: i talebani hanno conquistato anche Lashkar-Gah e avanzano molto velocemente, le ambasciate evacuano il loro personale…

Idee che fanno bene: una riflessione su sanità e diritti

A settembre 2020, abbiamo organizzato l’evento online Idee che fanno bene, per riflettere sull’importanza di una sanità universale, pubblica, gratuita, integrata.

Insieme a medici, filosofi, attori, giornalisti, scrittori, comici abbiamo raccontato gli effetti del considerare la salute un bene di mercato e l’enorme potenziale del viverla come un diritto.

Ne è uscito anche questo piccolo vocabolario, raccontato da Gino Strada: dieci parole semplici ma fondamentali su cui ricostruire una Sanità che abbia al centro le persone che ne hanno bisogno.

Una società più giusta, una società più sana (2020)

Un dialogo sulla medicina, sulla sanità e sulla solidarietà tra la Costituzione e la realtà quotidiana: l’intervista di Gino Strada con Marco Damilano, direttore de “L’Espresso”.

Premi e riconoscimenti

Gino Strada ha ricevuto, nel corso degli anni, diversi riconoscimenti per il suo operato, il suo alto valore morale e umanitario.

2017 – Premio Sunhak per la Pace, Corea del Sud.

2015 – Right Livelihood Award, considerato il “Nobel per la Pace” alternativo.

2006 – PHD in Humane Letters dal Colorado College di Colorado Springs, Colorado, USA.

2003 – Premio Antonio Feltrinelli dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

Gino Strada in TV

Rivedi alcune delle interviste televisive a Gino Strada:

Gino Strada e Diego Bianchi

Propaganda Live (aprile 2020)

Durante il lockdown, Diego Bianchi (Zoro) e Gino Strada parlano della pandemia, di sanità, dell’intervento di EMERGENCY nei fronti più colpiti dall’emergenza sanitaria.

 

Che tempo che fa (settembre 2019)

Gino Strada in studio con Fabio Fazio, in un’intervista che ripercorre i 25 anni di EMERGENCY.