“La scelta”: rivedi online il Festival 2022 di EMERGENCY
Perché scegliamo la guerra come strumento di risoluzione delle controversie? Perché scegliamo di non proteggere noi e il nostro futuro?
Queste domande sono state il punto di partenza della seconda edizione del nostro Festival a Reggio Emilia, dal 2 al 4 settembre 2022. Per ricordare che, in fondo, è sempre una questione di scelte.
Tre giorni di incontri e dibattiti in cui giornalisti, filosofi, scrittori, rappresentanti di EMERGENCY e voci della contemporaneità hanno dato vita a una importante riflessione collettiva: spendere in armamenti o in istruzione, lavoro, salute, ricerca e tutela ambientale; intraprendere la strada della guerra o della promozione della pace e della pratica dei diritti umani; continuare ad agire nell’indifferenza o salvare vite in mare.
Scopri come rivedere gli incontri del Festival “La scelta”
Insieme a giornalisti, scienziati, scrittori, filosofi, artisti, divulgatori scientifici inquadriamo – in 45 minuti o poco più – le questioni del nostro tempo in modo ampio e approfondito.
Ripudiare la guerra: questione di scelte
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Esistono conflitti senza alternative? Davvero ci sono guerre inevitabili? La guerra appare inevitabile a chi non ha mai fatto nulla per evitarla, a chi non ha mai scelto di intraprendere con coraggio la strada della tutela dei diritti umani.
Con Marco Tarquinio, direttore di Avvenire; Donatella Di Cesare, filosofa e scrittrice; Mauro Biani, disegnatore satirico; Edith Bruck, scrittrice e poetessa (in collegamento).
Modera Emanuela Bonchino, inviata Rai News 24.
Ambiente e guerra: quali costi per il pianeta e per l’umanità?
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La crisi climatica ed ecologica è oggi sotto gli occhi di tutti. Investire la maggior parte degli sforzi politici e delle risorse economiche nella ricerca di strumenti e soluzioni per affrontare le questioni ambientali dovrebbe essere la scelta prioritaria di chi ci governa, ma la realtà a oggi è un’altra. Guerra, armi, aumento delle spese militari, sono la principale scelta perseguita e praticata, ma con quali costi, ambientali oltre che umani?
Con Malaika Vaz, esploratrice di National Geographic e regista; Natalie Bennett, membro della Camera dei Lord ed ex leader del Partito dei Verdi di Inghilterra e Galles; Omar-Dario Cardona, professore e vincitore del Premio Sasakawa delle Nazioni Unite per la gestione del rischio di catastrofi (in collegamento); Giovanni Mori, attivista di Fridays For Future e ingegnere energetico.
Modera Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze, Mind e NatGeo Italia.
Fuggire è una scelta o l’unica soluzione?
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Chi sono i rifugiati e i richiedenti asilo di oggi? Come stanno? Da dove vengono? Dove vivono? Un approfondimento sulle rotte e le cause dei flussi migratori, passando per le condizioni dei migranti e le loro narrazioni.
Con Annalisa Camilli, giornalista; Davide Enia, drammaturgo e scrittore; Marwa Mahmoud, Consigliera Comunale Reggio Emilia.
Modera Giammarco Sicuro, inviato speciale Rai.
Dare voce alle vittime
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A partire dai luoghi dei principali conflitti attivi, un approfondimento sulle guerre contemporanee dalla prospettiva di chi ne racconta gli orrori e dà voce alle vittime.
Con Giuliano Battiston, giornalista; Laura Silvia Battaglia, reporter; Francesca Mannocchi, giornalista e scrittrice e con il contributo video del fotografo Farshad Usyan.
Modera Riccardo Iacona, reporter, autore e conduttore di Presa Diretta Rai 3.
Raccontare la guerra, comunicare la pace
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La verità è sempre la prima vittima della guerra? Come si fa a stabilire un giusto equilibrio di interdipendenza tra informazione e conflitti? Una riflessione sugli strumenti, le modalità e i linguaggi, per raccontare la guerra oggi.
Con Nico Piro, giornalista e scrittore; Michela Marzano, filosofa (in collegamento); Giles Duley, fotografo.
Modera Eva Giovannini, inviata e conduttrice Rai.
Perché il disarmo è l’unica scelta possibile per salvare il nostro futuro?
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Si può immaginare una riduzione congiunta delle spese militari e usare le immense risorse liberate per affrontare i bisogni più urgenti della popolazione mondiale?
Con Matteo Smerlak, presidente di The Global Peace Dividend Initiative; Francesco Vignarca, coordinatore Campagne Rete Italiana Pace e Disarmo; Barbara Schiavulli, giornalista e direttrice radiobullets.com; Silvia Zamboni, vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
O.S.A. (Occorriamo. Soccorriamo. Accorriamo)
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Intervista esistenziale di fine Festival ad Alessandro Bergonzoni, scrittore, artista e attore. Con Federico Taddia, giornalista, autore e conduttore tv.
Approfondimenti di 90 minuti condotti dal giornalista di Radio 24 Giampaolo Musumeci per entrare nel vivo dei nostri progetti, tre racconti che restituiscono il senso della scelta di EMERGENCY: la necessità di prendersi cura delle vittime della guerra e di denunciarne gli orrori, l’importanza del soccorso in mare e dell’accoglienza, il significato di essere un’organizzazione solidale e umanitaria.
Migrazioni, il lato oscuro
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Gli aspetti meno raccontati del fenomeno migratorio, dal business dei trafficanti, alle rotte più nascoste, l’utilizzo dei social network da parte dei signori delle frontiere, il fiume di denaro in nero che circola, occulto e sotterraneo. Le responsabilità dei governi, l’inutilità di muri e barriere. Il salvataggio in mare è solo l’ultimo visibile evento di un fenomeno nascosto e spesso malamente raccontato e che vi sveleremo nella sua drammatica evidenza. Conoscere per capire, capire per agire.
Con Nello Scavo, giornalista; Fabio Geda, scrittore; Gabriele Baratto, criminologo; Pietro Parrino, Direttore Field Operations Department di EMERGENCY; Carlo Maisano, Technical Coordinator di EMERGENCY (in collegamento dal Porto di Genova).
Condotto da Giampaolo Musumeci, fotografo, film-maker e giornalista.
Ucraina e Afghanistan, due nazioni ferite
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Una riflessione sullo stato di salute dei Paesi in guerra a partire dall’analisi delle conseguenze dei conflitti in ambito sociale, psicologico
e sanitario. Qual è il punto di vista della “generazione Z”? Che adulti saranno gli adolescenti che oggi vivono sulla propria pelle le conseguenze del conflitto? Quali ferite portano i due Paesi dopo anni di guerra? Come si sono trasformati gli spazi pubblici, quelli culturali e associativi?
Con Francesca Recchia, ricercatrice indipendente, The Polis Project; Marta Serafini, giornalista; Zahra Joya, giornalista; Roberto Maccaroni, Clinical Operation manager migration di EMERGENCY; Stefano Sozza, Country Director di EMERGENCY in Afghanistan (in collegamento da Kabul) e con gli scatti della fotoreporter Lynzy Billing.
Condotto da Giampaolo Musumeci, fotografo, film-maker e giornalista.
Terzo settore: quanto fa bene chi fa del bene?
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Dopo anni di intenso attacco anche mediatico sul terzo settore, facciamo il punto sullo stato di salute delle Ong. Smonteremo alcuni stereotipi: siete ricchi, siete volontari, i vostri bilanci non sono trasparenti, siete manipolati, siete in combutta coi trafficanti… E affronteremo temi complessi come il tema della de-responsabilizzazione dei governi locali, delle accuse di neocolonialismo, degli apparati che tolgono risorse finanziarie ai progetti. Una riflessione e un viaggio tra chi fa del bene facendolo bene.
Con Silvia Stilli, portavoce AOI e direttrice ARCS; Marco Piccolo, presidente della Fondazione Finanza Etica; Franco Masini, Medical Coordinator del Centro Salam di cardiochirurgia di EMERGENCY a Khartoum, in Sudan; Rossella Miccio, presidente di EMERGENCY e con la partecipazione straordinaria dell’attore e autore Andrea Pennacchi.
Condotto da Giampaolo Musumeci, fotografo, film-maker e giornalista.
Speech veloci in stile TED, venti minuti, un tema chiave: un esperto cercherà di rispondere a domande su guerra, pace, ambiente, migrazione, giornalismo come “Esistono parole da odiare? Come ci si difende dal marketing della guerra? Come nasce un genocidio? La guerra cambia il clima?”.
Ci sono parole da odiare?
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Può il linguaggio contribuire a generare stereotipi e pregiudizi? Le parole sono “solo parole”? Prospettive di riflessione su come il razzismo venga alimentato anche da narrazioni e retoriche che ci riguardano.
Con Vera Gheno, sociolinguista.
Come nasce un genocidio?
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A partire dalla definizione storica di genocidio, una proposta di approfondimento per comprendere le cause e i presupposti culturali, socio-economici e politici alla base delle scelte che hanno portato questi crimini nella storia dell’umanità.
Con Marcello Flores, storico.
L’Italia ripudia la guerra?
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Dall’invasione dell’Afghanistan all’invio di armi in Ucraina, passando per tutte le guerre alimentate, finanziate e sostenute dal nostro Paese: un approfondimento sulle cause e gli effetti delle scelte dei nostri governi che nel corso degli anni hanno continuato a preferire la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.
Con Emanuele Giordana, direttore atlanteguerre.it.
Come difendersi dal marketing della guerra?
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L’informazione “con l’elmetto” è lo strumento principale con cui la guerra e le spese ad essa collegate vengono vendute come un prodotto necessario e imprescindibile, raccontato e dipinto come qualcosa di romantico e giusto. Una riflessione su come difendersi dalla retorica della guerra, che ne nasconde il punto centrale: la guerra è orrore.
Con Nico Piro, giornalista e scrittore.
Guerra e emergenze: come rispondere alle domande delle bambine e dei bambini?
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Famiglie e educatori hanno timore ad affrontare i grandi temi di attualità, ma le bambine e i bambini – a qualsiasi età – sono in grado di capirli e sanno vedere con maggiore rigore la realtà che li circonda. Racconti, esperienze e proposte per imparare insieme ad ascoltarli, confrontarsi e dare valore al loro pensiero, oltre i dubbi e le paure degli adulti.
Con Franco Lorenzoni, insegnante.
La memoria è un mare in burrasca?
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Partire, viaggiare, arrivare: la fuga dal proprio Paese, gli orrori dei lager libici, la sponda sud del Mediterraneo e il tentativo di attraversare “il più grande cimitero a cielo aperto” al mondo. Dopo la strage di Lampedusa, la più grave tragedia del mare in cui nel 2013 persero la vita 368 persone, tutti dicevano “mai più morti”. Che cosa è cambiato dal 2013 a oggi? Quale valore diamo alla memoria se continuiamo a privilegiare la protezione dei confini alle operazioni di ricerca e soccorso in mare?
Con Soumaila Diawara, scrittore.
Perché abbiamo bisogno di pace? (INCONTRO IN LINGUA INGLESE)
Why do we need peace? (EVENT IN ENGLISH)
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Il modo in cui scegliamo di investire il nostro denaro determina chi siamo come persone e come comunità. Noi tutti dipendiamo dallo stato di salute del mondo naturale: investire nella de-carbonizzazione e puntare al disarmo nucleare sono scelte di responsabilità per le generazioni future. Abbiamo bisogno di pace, non solamente tra persone, ma anche tra esseri umani e mondo naturale.
The way we choose to invest our money says a lot about who we are as people and as a community. We all depend on the health of the natural world. Investing in decarbonisation and working towards nuclear disarmament are the responsible choices for future generations. We need peace, not only between each other but between us and the natural world.
Con/with Malaika Vaz, esploratrice di National Geographic e regista / National Geographic explorer and director.
Chi sono i trafficanti di uomini?
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Un approfondimento per comprendere gli interessi e le logiche alla base della più grande agenzia di viaggi al mondo che adegua i propri servizi alle nuove esigenze del mercato degli esseri umani.
Con Giampaolo Musumeci, fotografo, film-maker e giornalista.
La guerra cambia il clima?
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Quanto pesano, sugli equilibri dei conflitti, il nostro ritardo nello sviluppo delle fonti rinnovabili e la nostra dipendenza dall’energia fossile? Quali sono le conseguenze della guerra sull’ambiente e sul cambiamento climatico? Prendiamoci un momento per riflettere sugli effetti, diretti e indiretti, della guerra sulla crisi ambientale e climatica.
Con Elisa Palazzi, climatologa.
Cinque incontri di 45 minuti tra cinema, fotografia, poesia e graphic novel in cui raccontare come diverse forme artistiche sono impegnate nella denuncia degli orrori della guerra, nella promozione della pace e nella difesa dei diritti umani.
Riflettori sulla pace: le guerre di ieri e di oggi
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Il cinema è un mestiere da geografi: tra l’Afghanistan degli anni novanta dei mujaheddin e l’Ucraina contemporanea si mescolano storie e tradizioni, politica e canti, legati da un’unica, necessaria, esigenza di pace.
Con Christian Carmosino, regista, produttore e docente; Emanuele Giordana, direttore atlanteguerre.it.
Modera Pinangelo Marino, critico cinematografico, curatore e docente.
Leggiamo parole di pace
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La storia adesso è qui, alle porte di casa. E la scuola può essere il posto dove imparare davvero a leggerla. “Da Albert Einstein a Gandhi, da Herman Hesse a Giovanni XXIII a Kurt Vonnegut lavoriamo per spegnere il fuoco della guerra”.
Enrico Galiano, insegnante e scrittore, intervistato da Simona Maggiorelli, direttore responsabile del settimanale LEFT.
Afghanistan20. Venti anni di guerra
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Al centro delle attività di comunicazione di EMERGENCY c’è un obiettivo che va al di là del raccontare l’impatto dei progetti: creare un percorso sviluppato per riflettere su un’etica comune, quella della pace. Ne è esempio Afghanistan20, progetto editoriale realizzato per il 20esimo anno di guerra nel Paese con l’obiettivo di restituire complessità ad uno scenario spesso semplificato. Un progetto di comunicazione che racconta come la guerra, seppur cambiando fronti e tattiche, mantiene sempre una costante: le vittime civili.
Con Marco Mezzadra, data visualization designer di Accurat; Emanuele Rossini, Digital Area coordinator di EMERGENCY; Michela Paschetto, Medical Division coordination di EMERGENCY.
Modera Giuliano Battiston, giornalista e autore dei testi di Afghanistan20.
Le matite che abbattono muri
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Un incontro sull’arte del fumetto come strumento per combattere e superare gli stereotipi a partire dalle esperienze vissute nella quotidianità: una riflessione su periferie, scuola, bullismo e pregiudizi.
Takoua Ben Mohamed, fumettista, intervistata da Luca Raffaelli, scrittore e esperto di fumetti.
No more war
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ll racconto-intervista di Giles Duley, fotografo che ha documentato e vissuto sulla sua pelle l’impatto della guerra. La presa di coscienza del fallimento di venti anni di intervento occidentale in Afghanistan e di ogni politica estera basata sulla violenza vuole lanciare un messaggio deciso: non vogliamo più nessuna guerra.
Giles Duley, fotografo, intervistato da Syusy Blady, conduttrice televisiva.
Insieme a giornalisti, scienziati, scrittori, filosofi, artisti, divulgatori scientifici inquadriamo – in 45 minuti o poco più – le questioni del nostro tempo in modo ampio e approfondito.
Ripudiare la guerra: questione di scelte
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Esistono conflitti senza alternative? Davvero ci sono guerre inevitabili? La guerra appare inevitabile a chi non ha mai fatto nulla per evitarla, a chi non ha mai scelto di intraprendere con coraggio la strada della tutela dei diritti umani.
Con Marco Tarquinio, direttore di Avvenire; Donatella Di Cesare, filosofa e scrittrice; Mauro Biani, disegnatore satirico; Edith Bruck, scrittrice e poetessa (in collegamento).
Modera Emanuela Bonchino, inviata Rai News 24.
Ambiente e guerra: quali costi per il pianeta e per l’umanità?
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La crisi climatica ed ecologica è oggi sotto gli occhi di tutti. Investire la maggior parte degli sforzi politici e delle risorse economiche nella ricerca di strumenti e soluzioni per affrontare le questioni ambientali dovrebbe essere la scelta prioritaria di chi ci governa, ma la realtà a oggi è un’altra. Guerra, armi, aumento delle spese militari, sono la principale scelta perseguita e praticata, ma con quali costi, ambientali oltre che umani?
Con Malaika Vaz, esploratrice di National Geographic e regista; Natalie Bennett, membro della Camera dei Lord ed ex leader del Partito dei Verdi di Inghilterra e Galles; Omar-Dario Cardona, professore e vincitore del Premio Sasakawa delle Nazioni Unite per la gestione del rischio di catastrofi (in collegamento); Giovanni Mori, attivista di Fridays For Future e ingegnere energetico.
Modera Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze, Mind e NatGeo Italia.
Fuggire è una scelta o l’unica soluzione?
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Chi sono i rifugiati e i richiedenti asilo di oggi? Come stanno? Da dove vengono? Dove vivono? Un approfondimento sulle rotte e le cause dei flussi migratori, passando per le condizioni dei migranti e le loro narrazioni.
Con Annalisa Camilli, giornalista; Davide Enia, drammaturgo e scrittore; Marwa Mahmoud, Consigliera Comunale Reggio Emilia.
Modera Giammarco Sicuro, inviato speciale Rai.
Dare voce alle vittime
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A partire dai luoghi dei principali conflitti attivi, un approfondimento sulle guerre contemporanee dalla prospettiva di chi ne racconta gli orrori e dà voce alle vittime.
Con Giuliano Battiston, giornalista; Laura Silvia Battaglia, reporter; Francesca Mannocchi, giornalista e scrittrice e con il contributo video del fotografo Farshad Usyan.
Modera Riccardo Iacona, reporter, autore e conduttore di Presa Diretta Rai 3.
Raccontare la guerra, comunicare la pace
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La verità è sempre la prima vittima della guerra? Come si fa a stabilire un giusto equilibrio di interdipendenza tra informazione e conflitti? Una riflessione sugli strumenti, le modalità e i linguaggi, per raccontare la guerra oggi.
Con Nico Piro, giornalista e scrittore; Michela Marzano, filosofa (in collegamento); Giles Duley, fotografo.
Modera Eva Giovannini, inviata e conduttrice Rai.
Perché il disarmo è l’unica scelta possibile per salvare il nostro futuro?
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Si può immaginare una riduzione congiunta delle spese militari e usare le immense risorse liberate per affrontare i bisogni più urgenti della popolazione mondiale?
Con Matteo Smerlak, presidente di The Global Peace Dividend Initiative; Francesco Vignarca, coordinatore Campagne Rete Italiana Pace e Disarmo; Barbara Schiavulli, giornalista e direttrice radiobullets.com; Silvia Zamboni, vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.
O.S.A. (Occorriamo. Soccorriamo. Accorriamo)
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Intervista esistenziale di fine Festival ad Alessandro Bergonzoni, scrittore, artista e attore. Con Federico Taddia, giornalista, autore e conduttore tv.
Approfondimenti di 90 minuti condotti dal giornalista di Radio 24 Giampaolo Musumeci per entrare nel vivo dei nostri progetti, tre racconti che restituiscono il senso della scelta di EMERGENCY: la necessità di prendersi cura delle vittime della guerra e di denunciarne gli orrori, l’importanza del soccorso in mare e dell’accoglienza, il significato di essere un’organizzazione solidale e umanitaria.
Migrazioni, il lato oscuro
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Gli aspetti meno raccontati del fenomeno migratorio, dal business dei trafficanti, alle rotte più nascoste, l’utilizzo dei social network da parte dei signori delle frontiere, il fiume di denaro in nero che circola, occulto e sotterraneo. Le responsabilità dei governi, l’inutilità di muri e barriere. Il salvataggio in mare è solo l’ultimo visibile evento di un fenomeno nascosto e spesso malamente raccontato e che vi sveleremo nella sua drammatica evidenza. Conoscere per capire, capire per agire.
Con Nello Scavo, giornalista; Fabio Geda, scrittore; Gabriele Baratto, criminologo; Pietro Parrino, Direttore Field Operations Department di EMERGENCY; Carlo Maisano, Technical Coordinator di EMERGENCY (in collegamento dal Porto di Genova).
Condotto da Giampaolo Musumeci, fotografo, film-maker e giornalista.
Ucraina e Afghanistan, due nazioni ferite
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Una riflessione sullo stato di salute dei Paesi in guerra a partire dall’analisi delle conseguenze dei conflitti in ambito sociale, psicologico
e sanitario. Qual è il punto di vista della “generazione Z”? Che adulti saranno gli adolescenti che oggi vivono sulla propria pelle le conseguenze del conflitto? Quali ferite portano i due Paesi dopo anni di guerra? Come si sono trasformati gli spazi pubblici, quelli culturali e associativi?
Con Francesca Recchia, ricercatrice indipendente, The Polis Project; Marta Serafini, giornalista; Zahra Joya, giornalista; Roberto Maccaroni, Clinical Operation manager migration di EMERGENCY; Stefano Sozza, Country Director di EMERGENCY in Afghanistan (in collegamento da Kabul) e con gli scatti della fotoreporter Lynzy Billing.
Condotto da Giampaolo Musumeci, fotografo, film-maker e giornalista.
Terzo settore: quanto fa bene chi fa del bene?
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Dopo anni di intenso attacco anche mediatico sul terzo settore, facciamo il punto sullo stato di salute delle Ong. Smonteremo alcuni stereotipi: siete ricchi, siete volontari, i vostri bilanci non sono trasparenti, siete manipolati, siete in combutta coi trafficanti… E affronteremo temi complessi come il tema della de-responsabilizzazione dei governi locali, delle accuse di neocolonialismo, degli apparati che tolgono risorse finanziarie ai progetti. Una riflessione e un viaggio tra chi fa del bene facendolo bene.
Con Silvia Stilli, portavoce AOI e direttrice ARCS; Marco Piccolo, presidente della Fondazione Finanza Etica; Franco Masini, Medical Coordinator del Centro Salam di cardiochirurgia di EMERGENCY a Khartoum, in Sudan; Rossella Miccio, presidente di EMERGENCY e con la partecipazione straordinaria dell’attore e autore Andrea Pennacchi.
Condotto da Giampaolo Musumeci, fotografo, film-maker e giornalista.
Speech veloci in stile TED, venti minuti, un tema chiave: un esperto cercherà di rispondere a domande su guerra, pace, ambiente, migrazione, giornalismo come “Esistono parole da odiare? Come ci si difende dal marketing della guerra? Come nasce un genocidio? La guerra cambia il clima?”.
Ci sono parole da odiare?
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Può il linguaggio contribuire a generare stereotipi e pregiudizi? Le parole sono “solo parole”? Prospettive di riflessione su come il razzismo venga alimentato anche da narrazioni e retoriche che ci riguardano.
Con Vera Gheno, sociolinguista.
Come nasce un genocidio?
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A partire dalla definizione storica di genocidio, una proposta di approfondimento per comprendere le cause e i presupposti culturali, socio-economici e politici alla base delle scelte che hanno portato questi crimini nella storia dell’umanità.
Con Marcello Flores, storico.
L’Italia ripudia la guerra?
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Dall’invasione dell’Afghanistan all’invio di armi in Ucraina, passando per tutte le guerre alimentate, finanziate e sostenute dal nostro Paese: un approfondimento sulle cause e gli effetti delle scelte dei nostri governi che nel corso degli anni hanno continuato a preferire la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali.
Con Emanuele Giordana, direttore atlanteguerre.it.
Come difendersi dal marketing della guerra?
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L’informazione “con l’elmetto” è lo strumento principale con cui la guerra e le spese ad essa collegate vengono vendute come un prodotto necessario e imprescindibile, raccontato e dipinto come qualcosa di romantico e giusto. Una riflessione su come difendersi dalla retorica della guerra, che ne nasconde il punto centrale: la guerra è orrore.
Con Nico Piro, giornalista e scrittore.
Guerra e emergenze: come rispondere alle domande delle bambine e dei bambini?
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Famiglie e educatori hanno timore ad affrontare i grandi temi di attualità, ma le bambine e i bambini – a qualsiasi età – sono in grado di capirli e sanno vedere con maggiore rigore la realtà che li circonda. Racconti, esperienze e proposte per imparare insieme ad ascoltarli, confrontarsi e dare valore al loro pensiero, oltre i dubbi e le paure degli adulti.
Con Franco Lorenzoni, insegnante.
La memoria è un mare in burrasca?
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Partire, viaggiare, arrivare: la fuga dal proprio Paese, gli orrori dei lager libici, la sponda sud del Mediterraneo e il tentativo di attraversare “il più grande cimitero a cielo aperto” al mondo. Dopo la strage di Lampedusa, la più grave tragedia del mare in cui nel 2013 persero la vita 368 persone, tutti dicevano “mai più morti”. Che cosa è cambiato dal 2013 a oggi? Quale valore diamo alla memoria se continuiamo a privilegiare la protezione dei confini alle operazioni di ricerca e soccorso in mare?
Con Soumaila Diawara, scrittore.
Perché abbiamo bisogno di pace? (INCONTRO IN LINGUA INGLESE)
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Il modo in cui scegliamo di investire il nostro denaro determina chi siamo come persone e come comunità. Noi tutti dipendiamo dallo stato di salute del mondo naturale: investire nella de-carbonizzazione e puntare al disarmo nucleare sono scelte di responsabilità per le generazioni future. Abbiamo bisogno di pace, non solamente tra persone, ma anche tra esseri umani e mondo naturale.
The way we choose to invest our money says a lot about who we are as people and as a community. We all depend on the health of the natural world. Investing in decarbonisation and working towards nuclear disarmament are the responsible choices for future generations. We need peace, not only between each other but between us and the natural world.
Con/with Malaika Vaz, esploratrice di National Geographic e regista / National Geographic explorer and director.
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Un approfondimento per comprendere gli interessi e le logiche alla base della più grande agenzia di viaggi al mondo che adegua i propri servizi alle nuove esigenze del mercato degli esseri umani.
Con Giampaolo Musumeci, fotografo, film-maker e giornalista.
La guerra cambia il clima?
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Quanto pesano, sugli equilibri dei conflitti, il nostro ritardo nello sviluppo delle fonti rinnovabili e la nostra dipendenza dall’energia fossile? Quali sono le conseguenze della guerra sull’ambiente e sul cambiamento climatico? Prendiamoci un momento per riflettere sugli effetti, diretti e indiretti, della guerra sulla crisi ambientale e climatica.
Con Elisa Palazzi, climatologa.
Cinque incontri di 45 minuti tra cinema, fotografia, poesia e graphic novel in cui raccontare come diverse forme artistiche sono impegnate nella denuncia degli orrori della guerra, nella promozione della pace e nella difesa dei diritti umani.
Riflettori sulla pace: le guerre di ieri e di oggi
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Il cinema è un mestiere da geografi: tra l’Afghanistan degli anni novanta dei mujaheddin e l’Ucraina contemporanea si mescolano storie e tradizioni, politica e canti, legati da un’unica, necessaria, esigenza di pace.
Con Christian Carmosino, regista, produttore e docente; Emanuele Giordana, direttore atlanteguerre.it.
Modera Pinangelo Marino, critico cinematografico, curatore e docente.
Leggiamo parole di pace
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La storia adesso è qui, alle porte di casa. E la scuola può essere il posto dove imparare davvero a leggerla. “Da Albert Einstein a Gandhi, da Herman Hesse a Giovanni XXIII a Kurt Vonnegut lavoriamo per spegnere il fuoco della guerra”.
Enrico Galiano, insegnante e scrittore, intervistato da Simona Maggiorelli, direttore responsabile del settimanale LEFT.
Afghanistan20. Venti anni di guerra
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Al centro delle attività di comunicazione di EMERGENCY c’è un obiettivo che va al di là del raccontare l’impatto dei progetti: creare un percorso sviluppato per riflettere su un’etica comune, quella della pace. Ne è esempio Afghanistan20, progetto editoriale realizzato per il 20esimo anno di guerra nel Paese con l’obiettivo di restituire complessità ad uno scenario spesso semplificato. Un progetto di comunicazione che racconta come la guerra, seppur cambiando fronti e tattiche, mantiene sempre una costante: le vittime civili.
Con Marco Mezzadra, data visualization designer di Accurat; Emanuele Rossini, Digital Area coordinator di EMERGENCY; Michela Paschetto, Medical Division coordination di EMERGENCY.
Modera Giuliano Battiston, giornalista e autore dei testi di Afghanistan20.
Le matite che abbattono muri
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Un incontro sull’arte del fumetto come strumento per combattere e superare gli stereotipi a partire dalle esperienze vissute nella quotidianità: una riflessione su periferie, scuola, bullismo e pregiudizi.
Takoua Ben Mohamed, fumettista, intervistata da Luca Raffaelli, scrittore e esperto di fumetti.
No more war
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ll racconto-intervista di Giles Duley, fotografo che ha documentato e vissuto sulla sua pelle l’impatto della guerra. La presa di coscienza del fallimento di venti anni di intervento occidentale in Afghanistan e di ogni politica estera basata sulla violenza vuole lanciare un messaggio deciso: non vogliamo più nessuna guerra.
Giles Duley, fotografo, intervistato da Syusy Blady, conduttrice televisiva.
Rivedi i 3 incontri del format “Racconti, edu-lab, esperienze”, dedicati a bambini e ragazzi, famiglie e insegnanti:
Margherita Hack, nata sotto il segno del gatto
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Storia stellare di una donna che ha scelto di diventare se stessa e la sua voce contro la guerra.
Incontro con Federico Taddia, collaboratore e amico di Margherita Hack, accompagnato dalla voce della cantautrice Marquica e dal polistrumentista Giovanni Ghioldi.
Vivere il tempo insieme ai bambini
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Tra gli aspetti della vita che meno frequentano le bambine e i bambini di oggi c’è l’attesa. Visioni e accadimenti hanno bisogno di mutare e prendere una loro forma, necessitano di tempo per tradursi in qualcosa che ciascuno, adulti e bambini, possa interiorizzare e intendere. Una condivisione di esperienze per apprendere come ascoltare i bambini e per lavorare nella prospettiva di educazione allo spirito critico e alla pace.
Con Franco Lorenzoni, insegnante.
Tutti possono essere pacifici?
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Le sorti dell’umanità dipendono dalla possibilità di condividere, sperimentare e sensibilizzare a nuovi modelli per educare alla pace. Da questa riflessione, il creativo progetto dei pacifici, è cresciuto e ha coinvolto migliaia di bambini e scuole.
Con Luciana Bertinato, Emanuela Bussolati, Roberto Papetti e Giovanna Sala, ideatori di La Carovana dei Pacifici.
La nostra scelta
Le parole lette ad alta voce nel corso della plenaria conclusiva del Festival di EMERGENCY.
Sono ormai passati diversi mesi dallo scoppio “dell’ultima” guerra, davanti alla quale si è scelto di effettuare invii massicci di armi, perché sostenere la – legittima, per il diritto internazionale – resistenza ucraina sarebbe stata la strada più semplice e veloce per arrivare alla pace. Quanti mesi, quanti anni dovranno ancora passare prima che questo possa avvenire? Prima che questa guerra e la continua minaccia nucleare, che ci ostiniamo a rimuovere dai nostri pensieri, possano cessare? Che mondo lascerà questa ultima guerra dietro di sé, quando mai finirà? Quanti anni ci vorranno per ricostruire nuovamente relazioni amichevoli tra i popoli?
È passato ormai più di un anno da quando si è scelto di abbandonare a se stesso l’Afghanistan, facendo ripiombare 35 milioni di persone nell’oblio e nell’oscurantismo. Un anno in cui la scelta dell’Occidente di chiudere tutti i canali internazionali di finanziamento al Paese ha contribuito ad aumentare la povertà estrema e ulteriormente stremato la popolazione provata da oltre quarant’anni ininterrotti di guerra.
Nel mondo, anche in queste ore, si sceglie di accendere o di rinvigorire focolai di guerre nuove e vecchie. Si sceglie di non percorrere mai, ostinatamente e fino in fondo, l’unica strada praticabile perché queste guerre non diventino poi, improvvisamente, inevitabili: la strada della solidarietà, del riconoscimento della dignità e dei diritti, uguali e inalienabili, a “tutti i membri della famiglia umana”, della diplomazia, dei rapporti amichevoli tra i popoli, del rifiuto incondizionato della violenza.
Noi di EMERGENCY lo sosteniamo da sempre: la guerra non è mai la soluzione; la guerra è il problema. E fino a quando l’uomo non sceglierà di rinunciare alla cultura della guerra, in ogni sua forma e dimensione, in ogni sua manifestazione e declinazione, l’esistenza stessa della vita degli esseri umani su questa terra sarà sempre più a rischio di finire.
Noi di EMERGENCY abbiamo scelto da sempre da che parte stare. Abbiamo scelto di stare dalla parte delle vittime della guerra e della povertà, che si trovino in un nostro ospedale, tra le strade delle nostre città o in mezzo al mare, dove porteremo una nostra nave a raccogliere, prima ancora che ad accogliere, la disperazione delle persone in fuga dalla guerra e dalla povertà. Abbiamo scelto di praticare i diritti umani, prima ancora di affermarli sulla carta, perché crediamo fermamente che questo sia il modo migliore per contribuire “a costituire il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo.” Abbiamo scelto di non rinunciare alla nostra umanità. Perché questa è l’unica scelta possibile, giusta e umana.
Si vis pacem, para pacem: se vuoi la pace, prepara la pace. Si tratta solo di scegliere. E tu, da che parte stai?
Non è una questione di risorse che mancano, ma di scelte che non si fanno. È arrivato il momento di decidere che priorità ci diamo come società: la vita delle persone o la guerra? Salute, istruzione gratuita, un lavoro dignitoso e protezione o fame e sofferenza per molti? Non è troppo tardi per andare in una direzione più giusta. Non lo faranno i nostri governanti, non lo faranno i politici, spetta a noi in quanto persone e non in quanto cittadini di questo o quel Paese, in quanto persone che si riconoscono semplicemente come membri della stessa specie, invertire la rotta per evitare la sofferenza di centinaia di milioni di esseri umani. Non è troppo tardi per far sentire la nostra voce di cittadini del mondo.
Gino Strada, "Una persona alla volta"
Gli ospiti che hanno partecipato al Festival 2022 di EMERGENCY
Tra gli ospiti abbiamo avuto direttori di giornali, conduttori, giornalisti e inviati come Riccardo Iacona, Francesca Mannocchi, Nico Piro, Marco Tarquinio, Emanuele Giordana, Annalisa Camilli, Nello Scavo, Giammarco Sicuro, Marta Serafini, Giuliano Battiston, Laura Silvia Battaglia. Ma anche esponenti del mondo della cultura come Alessandro Bergonzoni, scrittore, artista e attore, Mauro Biani, disegnatore satirico, la sociolinguista Vera Gheno, la scrittrice Edith Bruck e lo scrittore Soumaila Diawara, le filosofe Michela Marzano e Donatella Di Cesare, il drammaturgo Davide Enia, lo storico Marcello Flores. Ci saranno anche ospiti internazionali come Malaika Vaz, esploratrice del National Geographic e regista, e Zahra Joya, giornalista afgana tra le donne dell’anno del TIME del 2021.
Con il contributo di
Con il supporto di
Grazie a
Nei giorni del Festival a Reggio Emilia, alcune realtà commerciali locali hanno deciso di allestire le vetrine e gli spazi dei negozi con lo straccio di pace di EMERGENCY: un pezzo di stoffa bianco con il nostro logo. Un gesto, semplice e fondamentale, con cui hanno espresso il loro ripudio alla guerra, promuovendo una cultura di pace e condividendo i valori e i principi alla base del nostro lavoro.
Per saperne di più: https://www.emergency.it/uno-straccio-di-pace/
Ringraziamo l’Assessorato al Commercio e tutte le attività coinvolte: Al Chiostro della Ghiara, Antico Cuoio, Arki, Cartoleria Rossi, EdicoL’AB, Erba Amica di Martinelli Elisa, Fiori Ribelli, Il Semaforo Blu, La Contabile Spa, Libreria Paoline, Macramé, Meridiano 361, Ninna-o, Notorius Cinelibreria, Ottica Red, Pirru Cafè, Rebel, Storica Libreria del Teatro, Torrefazione La Messicana