WTO, VACCINI, STOP BREVETTI: USA IN CORSA, L’EUROPA ANCORA IN PANCHINA?
Milano 6 maggio – “C’è un quadro nuovo, pieno di speranza e prospettive concrete nelle possibilità di avere vaccini sufficienti per tutti con la sospensione dei brevetti, voluta adesso anche dal “gigante” americano: il blocco monolitico dei paesi ricchi si è fortemente incrinato, per questo ci allarma e stupisce ancor di più il silenzio, ad oggi, di Draghi, a cui ci siamo appellati con una lettera del 19 aprile scorso, sottoscritta da oltre 100 realtà associative italiane, fra cui, le maggiori organizzazioni sindacali. Abbiamo chiesto che l’Italia appoggi la proposta di moratoria di India e Sudafrica e che si schieri con Belgio e Irlanda per chiedere un cambio di rotta a 180° della posizione della posizione della Commissione Europea fino a ieri schierata con Big Pharma. Ci auguriamo che le affermazioni di Ursula Van der Leyen di stamattina abbiano un seguito immediato e concreto. Italia svegliati! Che cosa si sta ancora aspettando?” ha dichiarato Vittorio Agnoletto, portavoce della Campagna Europea -Right2Cure #NoprofitOnPandemic, da mesi in campo per la raccolta di un milione di firme per “costringere” la Commissione Europea a sostenere la moratoria sui brevetti.
Ora, dentro l’Organizzazione Mondiale del Commercio inizieranno delle trattative tra gli Stati Uniti e i proponenti della moratoria, con l’Unione Europea ancora, però, in panchina. L’amministrazione Biden ha già dichiarato che saranno trattative lunghe e non c’è dubbio che le aziende farmaceutiche, già colpite in Borsa, cercheranno di condizionare le scelte dell’amministrazione USA, di prolungare tutto in tempi biblici e di svuotare dall’interno la scelta di ieri.
“Sarà fondamentale, nelle prossime settimane, il ruolo della società civile mondiale nel premere per una rapida e soddisfacente soluzione per la salute dell’umanità. Per queste ragioni – ha sottolineato Vittorio Agnoletto – è importante rafforzare da subito la raccolta di firme “Diritto alla cura. Nessun profitto sulla pandemia” https://noprofitonpandemic.eu/it.”
Il colpo d’ala dell’amministrazione USA è certamente anche frutto dell’impegno della società civile di tutto il mondo, come dimostrano i sondaggi, in linea con le richieste, ricordiamolo, di organizzazioni internazionali come l’OMS, UNAIDS, UNITAID e della “Commissione Africana per i Diritti Umani”, di 243 ONG e 170 personalità, fra cui numerosi premi Nobel.
“Per questo abbiamo salutato con soddisfazione – ha concluso Agnoletto – il colpo di acceleratore impresso dal presidente Joe Biden con la sua decisione, di fatto anticipata da noi nella giornata di ieri, insieme alla notizia delle trattative di Belgio e Irlanda, per la costruzione di una “alleanza dei volenterosi” tra i Paesi europei disponibili a dialogare con le proposte di moratoria di India e Sudafrica.”