L’AFGHANISTAN NON SFUGGE ALLA GUERRA
Circa 100 persone sono state colpite, questa mattina, da una serie di esplosioni nel quartiere PD16 – police district 16- di Kabul, la capitale afgana. L’attacco è avvenuto proprio mentre a Doha sono in corso i colloqui di pace tra USA e forze anti-governative volti a porre fine alla guerra in Afghanistan.
Erano all’incirca le 9 del mattino, le strade erano piene di gente. Nel quartiere dove è avvenuta l’esplosione sorgono edifici militari e governativi, la Federcalcio afgana e il Consiglio afgano per il cricket. È un’area nella quale ci sono tante scuole, infatti molte delle vittime sono bambini.
“C’è stata una grande esplosione, poi una serie di esplosioni più piccole. Al Centro chirurgico di EMERGENCY per vittime di guerra, abbiamo ricevuto 45 pazienti, 22 ammessi per cure chirurgiche mentre 23 sono stati trattati ambulatorialmente. Due di questi, purtroppo, sono morti… uno di loro era un bambino. Tra i pazienti ricevuti oggi da EMERGENCY ci sono 17 minorenni. E ci sono ancora pazienti in arrivo.” racconta Marco Puntin, Program Coordinator EMERGENCY.
Secondo l’ultimo report UNAMA, nei primi tre mesi del 2019, la guerra in Afghanistan ha causato 1.773 vittime civili, di cui 582 bambini. In questi tre mesi sono stati 18 gli incidenti che hanno coinvolto strutture educative e 26 quelli che hanno coinvolto strutture sanitarie.
EMERGENCY è a Kabul dal 2001, con il Centro chirurgico che offre cure alle vittime della guerra che, nei primi 5 mesi del 2019, ha ammesso 1.414 pazienti, il 15% dei quali ha meno di 14 anni. Ogni giorno, nel nostro ospedale, arrivano 9 nuovi pazienti vittime della guerra infinita: il 56% di loro sono vittime di arma da fuoco, il 32% di schegge e mine.