EMERGENCY RICEVE LA MEDAGLIA DI ONORE “ALLAMA SAYED JAMALUDDIN”
Il presidente della Repubblica Islamica dell’Afghanistan, Ashraf Ghani, ha conferito all’ONG italiana EMERGENCY l’onorificenza “Allama Sayed Jamaluddin” per l’impegno a favore delle vittime della guerra in Afghanistan.
“Gli ospedali e i centri sanitari di EMERGENCY hanno aiutato la popolazione afgana nei momenti più difficili. Specialmente a Kabul e a Lashkar-gah, tutto lo staff di EMERGENCY è apprezzato per le cure che offre, in maniera onesta e con grande efficacia”, si legge nelle motivazioni.
“Dedichiamo questo riconoscimento a Samiullah, infermiere, e Hamza, autista di EMERGENCY, uccisi dalla guerra e a tutte le vittime civili del conflitto”, afferma Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCY. “Siamo in Afghanistan dal 1999: dopo 17 anni di guerra, la popolazione vive in uno stato di totale insicurezza e non vede nessuna prospettiva di pace per il prossimo futuro”.
Alla cerimonia, che si è tenuta al Palazzo presidenziale, erano presenti anche il ministro della Salute Ferozuddin Feroz e l’Ambasciatore d’Italia a Kabul Roberto Cantone, il quale ha sottolineato l’importanza di tale riconoscimento quale segno tangibile dell’opera che l’ONG italiana EMERGENCY porta avanti nel Paese.
Dal 1999 a oggi, EMERGENCY ha curato in Afghanistan oltre 5,5 milioni di persone nei suoi 3 ospedali, nel Centro di maternità del Panshir e nei 43 Posti di primo soccorso e cliniche distribuite nel Paese.
EMERGENCY in Afghanistan
La situazione a Kabul peggiora di mese in mese.
L’ultimo attentato la settimana scorsa, quando un attacco suicida ha causato decine di morti e feriti, 21 dei quali sono stati portati nell’ospedale di EMERGENCY in città.
Solo nel 2017, l’ospedale di EMERGENCY a Kabul ha ricoverato 3.460 feriti di guerra, il numero più alto di sempre.
Anche nel resto del Paese la situazione è in costante peggioramento, come conferma l’ultimo report sulle vittime di guerra di Unama, la missione delle Nazioni Unite per l’Afghanistan.
Rispetto a 2016, Unama ha documentato il 13% di donne e il 6% di bambini in più tra i morti e i feriti. Anche le vittime dei bombardamenti aerei sono aumentate del 52% rispetto allo scorso anno, e più dei due terzi sono donne e bambini.