Cessate il fuoco. Punto. A capo.

Prendere parte e urlarlo a gran voce

La guerra negli ultimi anni è tornata al centro del dibattito pubblico. Leggiamo spesso titoli sensazionalistici che parlano di Ucraina, Russia, Israele, Palestina, mentre molti altri conflitti restano in ombra, dimenticati. 

Ma cosa sappiamo di tutto ciò che ruota attorno a questo tema? Come parlarne a (e con) ragazzi e ragazze in età adolescenziale? 

Coltivare una cultura di pace è imprescindibile, ma per farlo abbiamo bisogno di conoscere e di riflettere su cosa sia realmente la guerra. 

C3SS4T3 1L FU0CO. PUNT0. 4 C4PO. – Prendere parte e urlarlo a gran voce” è la settima edizione dell’evento live streaming per ragazze e ragazzi delle scuole superiori, organizzato da EMERGENCY in collaborazione con Unisona. 

Il 18 aprile 2024, da Casa EMERGENCY a Milano, abbiamo approfondito con oltre 20.000 studentesse e studenti di 250 Istituti Superiori di tutta Italia diversi interrogativi della narrazione della guerra.

Attraverso interventi di esperti, video, foto, pareri, interazioni live, dibattiti e riflessioni, studenti e studentesse hanno avuto la possibilità di comporre una propria cassetta degli attrezzi contro la retorica della guerra, per orientarsi e affinare la propria capacità di osservare i fatti e analizzarli. 

Come possiamo prendere parte contro la guerra?

Si può prendere parte contro la guerra costruendo il proprio punto di vista e ricercando gli strumenti più adatti per farlo. Durante “Cessate il fuoco. Punto. A capo.” abbiamo cercato di indagare come avviare questo processo.

Il fumetto come mezzo di informazione; gli aspetti meno evidenti della raccolta dei dati; la complessità del discorso storico; l’importanza di un giornalismo libero e indipendente. 

Grazie agli interventi di Nogaye Ndiaye, Takoua Ben Mohamed, Donata Columbro, Vanessa Roghi e Giammarco Sicuro abbiamo esplorato il tema dei conflitti armati – e di come possiamo opporci alla guerra e alla sua narrazione dominante. 

Perché per costruire una cultura di pace è necessario partire dalle fondamenta, coinvolgendo tutti, anche i più giovani. 

“Cessate il fuoco”: ecco il nostro messaggio di pace, che abbiamo condiviso con 20.000 ragazze e ragazzi delle scuole superiori, collegati in diretta streaming.