Non è con la guerra che i diritti possono essere garantiti e difesi. Cessate il fuoco.
A sei mesi dall’inizio del conflitto, i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza non si sono mai interrotti.
L’intera popolazione di Gaza è vittima di attacchi indiscriminati, sopravvive tra le macerie e la devastazione, non ha alcun rifugio, non ha accesso alle cure di cui ha bisogno ed è costretta alla fame perché anche il cibo viene utilizzato come arma di guerra.
L’uccisione dei sette operatori umanitari di World Central Kitchen – non i primi, oltre 200 operatori umanitari sono stati uccisi finora secondo le Nazioni Unite – ha reso evidente a tutti che in questo conflitto è stato finora impossibile garantire anche l’aiuto umanitario fondamentale.
I civili palestinesi sono vittime anche dell’invisibilità, resa più evidente dall’attenzione mediatica e dalle forti e giuste pressioni internazionali sulla necessità di garantire l’incolumità degli operatori umanitari.
Mentre la comunità internazionale non è riuscita a fermare il massacro né a garantire gli aiuti necessari alla popolazione, è aberrante che proprio l’intervento umanitario sia stato travisato, attribuendogli un carattere e un obiettivo politico.
I diritti umani sono stati una conquista costitutiva della parte di mondo in cui viviamo, l’“occidente”, eppure sugli stessi diritti oggi l’occidente si è spaccato: World Central Kitchen e tanti di quelli che cercano di portare aiuti a Gaza sono espressione dei valori dell’occidente ed è espressione della stessa parte di mondo anche l’esercito israeliano che ha colpito, deliberatamente, un convoglio umanitario.
Nelle stesse ore, dopo aver ucciso oltre 33 mila civili, di cui almeno 13 mila bambini, Israele ha bombardato l’ambasciata iraniana in un Paese straniero, rendendo sempre più concreta la possibilità dell’allargamento del conflitto a tutta la regione.
Anche in Europa la guerra si avvicina e la prospettiva di un ampliamento del conflitto è entrata con sempre maggiore insistenza nel discorso pubblico. Il premier polacco parla apertamente di guerra in Europa come pericolo reale; il premier francese ventila la possibilità di mandare uomini sul fronte ucraino.
Se guardiamo a quello che sta succedendo, è un dato di fatto che l’occidente della guerra stia avendo la meglio sull’occidente dei diritti. Non è con la guerra che i diritti possono essere garantiti e difesi.
Cessate il fuoco.