EMERGENCY “ha sospeso le attività in Italia”? ❌FALSO!
Leggiamo che qualcuno dice “EMERGENCY ha sospeso le attività in Italia”. ❌FALSO!
Quello che abbiamo fermato sono tutte le attività di sensibilizzazione e gli eventi sul territorio organizzati dai nostri Gruppi di volontari (come per esempio i banchetti in piazza, le cene di raccolta fondi…), per rispettare le indicazioni ministeriali e per prevenire la diffusione del virus.
Proprio perché vogliamo fare tutto il possibile per aiutare in questo momento abbiamo rinunciato a una serie di campagne e iniziative.
Le attività dei nostri progetti (ambulatori, ambulatori mobili…) e il lavoro del nostro staff in Italia, invece, PROSEGUONO.
ECCO COSA STIAMO FACENDO IN ITALIA
? I NOSTRI PROGETTI IN ITALIA CONTINUANO LE LORO ATTIVITÀ. Negli ambulatori, ambulatori mobili, Sportelli di orientamento abbiamo adottato un protocollo di triage che permette di individuare pazienti con sintomi compatibili con il virus, di informarli e indirizzarli ai servizi competenti.
? A Bergamo, la provincia più colpita dall’epidemia, stiamo lavorando con AREU e la Sanità degli alpini per l’allestimento del nuovo ospedale da campo, completamente dedicato alla cura dei pazienti affetti da Covid–19. Inoltre, il nostro team gestirà terapia intensiva e sub-intensiva.
? A Brescia stiamo lavorando con la Direzione sanitaria dell’ospedale per proteggere dal contagio il personale sanitario e l’ospedale.
? A Milano, insieme al Comune, abbiamo attivato un servizio per aiutare le persone più a rischio consegnando loro pasti, alimentari, farmaci e beni di prima necessità.
? Sempre a Milano stiamo lavorando per la prevenzione del contagio nelle strutture di accoglienza delle persone senza fissa dimora e dei minori non accompagnati.
? Siamo stati autorizzati dalla Protezione civile a intervenire nella risposta all’emergenza e stiamo mettendo a disposizione del Sistema sanitario nazionale le nostre competenze di gestione dei malati in caso di epidemie, maturate combattendo Ebola in Sierra Leone nel 2014 e 2015.
? I nostri progetti nel mondo rimangono aperti e operativi. Abbiamo attivato protocolli specifici per prepararci all’arrivo del virus anche nei Paesi finora non colpiti dalla pandemia. Attraverso la formazione specifica dello staff, l’allestimento di aree di triage e la compartimentazione degli spazi e dei flussi potremo intercettare i casi sospetti all’ingresso, per riferirli alle strutture competenti, e minimizzare il rischio di contagi all’interno degli ospedali.
❗☝ Noi faremo la nostra parte, ma in questo momento è necessario il contributo di tutti. Per questo, è fondamentale seguire le indicazioni delle autorità sanitarie ed essere responsabili per noi, per le persone che ci sono vicine e soprattutto per chi è più debole. Lavati le mani spesso e attentamente, mantieni la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone, evita di uscire e di avere contatti con altre persone se non necessario, copri la bocca con un fazzoletto o con l’incavo del gomito quando starnutisci o tossisci.