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8 marzo: a tutte le donne che vivono la guerra sulla propria pelle

Oggi è la Giornata Internazionale Della Donna. Avevamo pensato di raccontare il lavoro delle tante colleghe che ogni giorno, nei nostri ospedali, curano chi ha bisogno e costruiscono diritti.

Che ogni giorno ricevono formazione e formano altre colleghe. Di parlare delle donne di cui ci prendiamo cura, da Anabah in Afghanistan, al campo di Mayo in Sudan, fino alle periferie delle nostre città.

Le immagini che vediamo in questi giorni, però, stanno mettendo di nuovo sotto gli occhi di tutti che cos’è l’orrore della guerra, quali siano le sue conseguenze, quale sia il prezzo che civili e intere società devono pagare. Non che non lo sapessimo: lo denunciamo da quando EMERGENCY è nata. Ma per molte persone rimaneva una cosa “lontana”.

Per questo, questo 8 marzo pensiamo soprattutto a tutte le donne che vivono – che sono costrette a vivere – la guerra sulla propria pelle.

A tutte le vittime, a tutte quelle che resistono, a chi fugge in cerca di un posto sicuro, a chi vive nella costante preoccupazione per i propri cari.

E a tutte le donne che ogni giorno, in tutto il mondo, lottano per la pace e per i diritti.