“Voi ci date una mano a sopravvivere”
L’altro giorno ho dato un passaggio a S. per aiutarla a portare a casa i pacchi della settimana e tutto a un tratto mi trovo a essere forse l’unico momento di sfogo che da settimane riesce ad avere.
Lei, con la dolcezza di una mamma che spera in un futuro migliore per i suoi tre figli, scoppia in lacrime e mi racconta.
La settimana precedente era stata chiamata a fare le pulizie in una casa. Dopo una giornata intera di lavoro, in cui aveva lasciato i suoi figli alla sorella, il proprietario di casa si è presentato al pagamento senza soldi e con in mano solo 1 chilo di pane.
S. vive in una casa dove il freddo la fa da padrone. Mi dice che ha poche coperte per riscaldare i suoi bambini. Suo marito, invece, è partito in un’altra città a cercar fortuna per tutta la famiglia, ma non è riuscito ancora a trovare lavoro.
Io rimango esterrefatto e mi viene da chiederle “scusa”. S. mi guarda e con le lacrime agli occhi mi dice che se non fosse per questi pacchi non riuscirebbe a dare loro da mangiare. “Voi ci date una mano a sopravvivere.”
— Paolo, volontario di EMERGENCY a Catanzaro