“Voglio una foto con voi”
“Voglio una foto con voi” ha detto a Maria e Riccardo, gli infermieri che l’hanno curata. Così, insieme alla figlia e alla vicina di letto, si è messa in posa. Rebheca ha 63 anni, 11 figli e numerosi tatuaggi.
All’inizio di aprile, insieme alla sua famiglia, ha cercato di scappare dal suo quartiere di Mosul Ovest, Snahal Qadim, per raggiungere un’area liberata poco lontana. Stavano percorrevano la strada che li avrebbe portati verso la libertà quando due cecchini di Daesh, appostati tra i palazzi semidistrutti, hanno iniziato a sparare ferendola alla gamba destra. Anche il marito e il figlio sono rimasti colpiti.
Dopo essere stata stabilizzata nella clinica più vicina è stata trasferita nel nostro ospedale, dove l’abbiamo operata per ridurre la frattura al femore della gamba destra.
Oggi, per la prima volta da quando è arrivata all’Emergency Hospital di Erbil, è uscita dalla sua stanza con la carrozzina. “Grazie, grazie per tutto quello che state facendo, non vi dimenticherò mai” ripeteva, tenendo tra le mani la stampa della foto appena fatta.
— Davide, dall’Iraq