Un pacco alla volta, perché nessuno si senta escluso
Se qualcuno mi chiedesse di raccontare “Nessuno Escluso” a Catanzaro non saprei bene da dove iniziare, ma saprei sicuramente dove andrei a finire.
Finirei per raccontarvi cosa siamo riusciti a mettere dentro queste scatole, tra pasta, latte, pane, riso…
Vi racconterei che, oltre ai prodotti alimentari e a quelli per l’igiene, proviamo a mettere nei pacchi anche tantissimi sorrisi e tutta la motivazione per tutelare la dignità e i diritti delle persone.
Vi racconterei dell’entusiasmo con cui aspettiamo di confermare per telefono le consegne per la settimana successiva. Ogni “che bello sentirti” e “ci rivediamo presto” racchiusi all’interno di questi cartoni riescono a portare via un po’ di paura.
“Pago l’affitto di casa o la bolletta di internet, per permettere a mia figlia di seguire la didattica a distanza?” Con il contenuto di questi pacchi cerchiamo di alleggerire il peso quotidiano di scelte impossibili da fare.
A ricevere queste scatole ci sono le braccia di chi per la pandemia si è ritrovato in condizione di povertà, senza preavviso, senza aspettarselo. E, soprattutto, senza alcun paracadute o ammortizzatore sociale a sostenere il crollo.
Vi racconterei che per ogni famiglia che apre i nostri pacchi c’è il pensiero di un abbraccio, che permetta di avvicinarci un po’, anche a distanza. E che per ogni “grazie mille” c’è un “no, no, grazie a te” detto con il cuore.
Un pacco alla volta, perché nessuno si senta escluso.
Tiziana – Referente del progetto “Nessuno Escluso” a Catanzaro