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Un anno di risposta al Covid-19

È passato un anno dalla notizia che avrebbe cambiato le vite di tutti noi: l’arrivo del Covid-19 nel nostro Paese.

Fin da quei primi giorni abbiamo sentito il dovere di ESSERCI, per dare il nostro contributo. Abbiamo messo a disposizione delle istituzioni il nostro personale, la nostra esperienza, i nostri volontari, il nostro lavoro.

Siamo intervenuti in Italia su diversi fronti: prevenzione del contagio, cura dei malati in terapia intensiva e gestione di un reparto ospedaliero, aiuto alle persone a rischio o in quarantena, condivisione dei protocolli sanitari…

E intanto vedevamo che dietro alla prima emergenza, quella sanitaria, se ne stava affacciando un’altra: un’emergenza sociale. Migliaia di persone rimaste senza un lavoro, senza un reddito, senza alcun tipo di aiuto. È per loro che abbiamo avviato “Nessuno Escluso”, il nostro progetto per offrire gratuitamente pacchi di alimenti e beni di prima necessità alle famiglie che si sono trovate all’improvviso in difficoltà economica.

Nei nostri ospedali nel mondo, intanto, fin da subito abbiamo attivato protocolli specifici per garantire una formazione specifica dello staff, l’allestimento di aree di triage e la compartimentazione degli spazi e dei flussi così da minimizzare il rischio di contagi e continuare a garantire il diritto alla cura a chi vive in contesti di guerra e povertà.

Sono stati mesi molto difficili, per tutti, e probabilmente lo saranno anche i mesi a venire. Noi continueremo a esserci, a fare il nostro lavoro, a difendere il diritto alla salute e la dignità delle persone, insieme a chi si sente parte di una comunità che per riconoscere se stessa non può che riconoscere l’altro, e prendersene cura.

Brescia

A marzo abbiamo lavorato con la Direzione sanitaria dell’ospedale di Brescia per proteggere il personale sanitario e l’ospedale dal contagio. Portando l’esperienza maturata nella gestione di Ebola in Sierra Leone (2014-2015), un nostro team sanitario e logistico ha predisposto un piano per ridurre al minimo i rischi di infezione per operatori sanitari e non.

Bergamo

Tra marzo e maggio 2020, nel picco dell’epidemia nella provincia di Bergamo, un nostro team medico e logistico composto da circa 60 persone ha lavorato presso il presidio ospedaliero in Fiera dell’ospedale Papa Giovanni XXIII gestendo un reparto di Terapia Intensiva da 12 posti letto.

La nostra équipe logistica e tecnica ha partecipato alla progettazione e all’allestimento del nuovo presidio in Fiera, lavorando fianco a fianco con circa 300 volontari, tra artigiani bergamaschi (carpentieri, elettricisti, cartongessisti, idraulici e imbianchini), volontari della Sanità Alpina e della logistica della Protezione Civile Ana.

Il 26 maggio 2020 le attività nell’ospedale si sono concluse e la struttura è stata convertita in un ambulatorio per il follow-up dei pazienti Covid-19.

Milano

Da marzo 2020, i nostri team multidisciplinari intervengono con sopralluoghi, consulenza specializzata, monitoraggio e follow-up presso le strutture di accoglienza del territorio milanese.
A partire da metà novembre ha preso il via un progetto in partenariato con Spazio Aperto Servizi SCS Onlus, focalizzato sulla protezione del diritto alla salute dei soggetti senza fissa dimora che prevede consulenza sanitaria, orientamento socio-sanitario presso il Centro Sammartini e la gestione socio-assistenziale della struttura comunale di viale Fulvio Testi 302, per l’isolamento di soggetti sintomatici e contatti stretti di casi positivi accertati.

Tutte le attività in quest’area di intervento sono attivate insieme al Comune di Milano.

Italia

Tra marzo e giugno 2020 i nostri team hanno offerto consulenze e formazioni a diverse realtà sanitarie e sociali in Italia.
Per enti e associazioni internazionali e nazionali, ci siamo messi a disposizione per organizzare sopralluoghi e momenti di formazione per fornire consigli ed esempi pratici che potessero facilitare il lavoro degli operatori coinvolti e garantire la loro sicurezza e quella dei loro ospiti.

Italia (Varie città)

A Milano, Venezia, Piacenza e Catania abbiamo collaborato con diverse realtà locali, dove i nostri volontari hanno offerto servizi di consegna a domicilio di cibo, farmaci e beni di prima necessità per le persone più a rischio.

Camerino (MC)

Tra aprile e luglio, a bordo di un nostro ambulatorio mobile abbiamo garantito ascolto e sostegno psicoterapeutico a personale sanitario, ex pazienti Covid e famiglie di pazienti Covid ricoverati o deceduti.
L’intervento si è svolto nei pressi del piazzale dell’ospedale di Camerino in collaborazione con Asur Marche Area Vasta 3 con l’obiettivo di offrire un’assistenza concreta a chi, a causa del virus, ha riportato anche profonde ferite psicologiche.

Milano

Ad aprile e a ottobre, un gruppo di circa 150 volontari di EMERGENCY, insieme alle Brigate Volontarie per L’Emergenza, ha effettuato in collaborazione con il Comune la distribuzione di circa 300.000 mascherine agli abitanti dei quartieri popolari della metropoli.

Nel mese di aprile, si è aggiunta anche la distribuzione di centinaia di pasti caldi agli indigenti e alle persone fragili a rischio movimento su tutto il territorio di Milano, in collaborazione con il Comune e la cooperativa sociale Gustop.

Piemonte

Tra maggio e luglio 2020 abbiamo supportato le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) locali, colpite dal contagio da Covid-19, garantendo formazione al personale delle strutture con l’obiettivo di garantire e proteggere la salute di staff e ospiti.
Con un team composto da un infermiere, un logista e un medico di EMERGENCY abbiamo effettuato sopralluoghi e monitoraggi fornendo consulenze sanitarie e logistiche e condividendo protocolli specifici su igienizzazione, prevenzione, gestione del flusso sporco-pulito, misure di compartimentazione, corretta gestione degli spazi, sanificazione degli ambienti, osservazione attiva degli ospiti, rilevamento dei sintomi compatibili con Covid-19 e isolamento delle persone infette.

Il progetto è stato realizzato insieme a Regione Piemonte e Confindustria Piemonte.

Milano, Roma, Napoli, Piacenza, Catanzaro

La pandemia ha generato anche nel nostro Paese una profonda crisi economica e un’emergenza sociale.
Famiglie numerose, anziani soli, giovani precari, lavoratori di settori gravemente penalizzati dalla crisi… si sono ritrovati senza le risorse per garantire un sostentamento per se stessi e i propri cari, vivendo le dure conseguenze di una povertà improvvisa e inaspettata.

Per questo, abbiamo avviato a Milano da maggio e poi a Roma, Piacenza, Napoli e Catanzaro, il progetto “Nessuno Escluso Neanche chi è ora in difficoltà”: un’iniziativa che prevede la distribuzione gratuita di pacchi di alimenti e di beni di prima necessità a coloro che adesso, da soli, non possono farcela e che si trovano fuori dal radar degli aiuti istituzionali.

Provincia di Bergamo

Da giugno a settembre abbiamo collaborato con la Comunità della Salute, un’iniziativa promossa da 4 Comuni del bergamasco – Ciserano, Levate, Osio Sopra e Verdellino – per contribuire alla riapertura in sicurezza dei centri estivi e delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio.

Polistena (RC)

In collaborazione con il Comune di Polistena, da fine novembre a metà dicembre abbiamo messo a disposizione un medico e un infermiere per garantire un servizio di tamponi antigenici, rapidi e gratuiti, per le fasce più fragili della popolazione residente e per le categorie più esposte al rischio.

Sempre a Polistena, prosegue intanto il lavoro del nostro Ambulatorio, aperto nel 2013 per offrire cure alle fasce più fragili della popolazione.

Ragusa

Da inizio dicembre 2020, presso il nostro Ambulatorio mobile attivo nelle zone della Fascia Trasformata intorno a Ragusa è attivo un servizio di tamponi rapidi antigenici.
L’obiettivo è intercettare la “popolazione invisibile” che vive nel territorio ragusano e che risulta difficilmente raggiungibile dalle autorità sanitarie. L’attività si svolge in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa.

Crotone

A novembre, su sollecitazione del Governo e con il coordinamento della Protezione Civile, abbiamo dato la nostra disponibilità per contribuire concretamente alla risposta sanitaria contro l’epidemia di Covid-19 in Calabria.
All’interno dell’ospedale San Giovanni di Dio, un nostro team composto da medici, infermieri e addetti alla logistica ha lavorato alla realizzazione e alla gestione di un secondo reparto Covid-19, in stretta collaborazione con il personale dell’ospedale.

L’intervento, che aveva l’obiettivo di aumentare il numero del personale sanitario e di posti letto disponibili nella struttura, si è concluso a metà febbraio 2021.

Ambulatori in Italia

I nostri Ambulatori, Ambulatori mobili e Sportelli in Italia sono rimasti sempre aperti, continuando a garantire cure di base e orientamento socio-sanitario ai più vulnerabili.

Fin dal primo momento, abbiamo potuto contare su un protocollo di triage che permette di individuare pazienti con sintomi compatibili con il virus, di informarli e indirizzarli ai servizi competenti nell’ottica della tutela della salute pubblica.

Ospedali nel mondo (Afghanistan, Iraq, Sudan, Sierra Leone, Eritrea, Uganda)

Anche durante la pandemia, i nostri ospedali e strutture nel mondo rimangono sempre attivi e funzionanti e continuano a ricevere tutte le persone che hanno bisogno.

Fin da subito, per prepararci all’arrivo del virus abbiamo attivato nelle strutture protocolli specifici, garantendo formazione specifica dello staff, l’allestimento di aree di triage e la compartimentazione degli spazi e dei flussi per minimizzare il rischio di contagi all’interno di ogni struttura.

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