Tagliato il traguardo dei 10 mila interventi a cuore aperto al Centro “Salam” di cardiochirurgia
Da oltre 15 anni, il Centro Salam di cardiochirurgia a Khartoum, in Sudan, ha un ruolo essenziale nel contribuire a rispondere a un bisogno molto diffuso nell’intero continente africano, quello di cure cardiochirurgiche. La struttura ha da poco superato i 10.000 interventi a cuore aperto.
“L’importante traguardo che abbiamo raggiunto dimostra la necessità di un centro come il Salam – spiega Muhameda Tulumovic, coordinatrice del programma di EMERGENCY in Sudan. – È una dimostrazione della lungimiranza di Gino Strada che nel 2007, nonostante lo scetticismo iniziale di molti, decise di aprire un ospedale specialistico in Africa, continente in cui ancora si muore per patologie che nei Paesi cosiddetti sviluppati sono scomparse da decenni”.
Oltre al trattamento chirurgico, il Centro segue i pazienti nelle visite post-operatorie e per i trattamenti a lungo termine, garantendo anche le terapie anticoagulanti a vita: sono oltre 90.000 le visite cardiologiche effettuate dal 2007, sia di screening sia di follow-up.
Chi sono i pazienti curati al “Salam”
I pazienti operati nel nostro ospedale hanno un’età media di 24 anni e sono affetti da valvulopatia cardiaca legata alla malattia reumatica (circa l’80%) e da cardiopatie congenite (un ulteriore 15% delle patologie).
Quasi un intervento su 5 è stato effettuato su pazienti non sudanesi, numero che evidenzia la necessità di questo tipo di interventi nell’intero continente africano, e non solo.
La malattia reumatica, patologia legata alla povertà e al ridotto accesso ai servizi sanitari
La malattia reumatica è una patologia endemica nell’Africa sub-sahariana: nel continente colpisce oltre 18 milioni di persone, mentre in Sudan e nell’area sub-sahariana la sua prevalenza è di circa 5/6 malati ogni 100.000 abitanti. In Occidente, grazie a profilassi per la prevenzione e cure mediche adeguate, è ormai praticamente scomparsa: colpisce 1 persona su 100.000 ed è facilmente prevenibile e curabile.
Può partire da una semplice faringite non curata. Complicanza dell’infezione da streptococco di gruppo A non trattata con antibiotico, la febbre reumatica è un’infiammazione acuta e generalizzata che in alcuni soggetti può portare allo sviluppo di una cardiopatia reumatica.
Questa è una patologia che danneggia permanentemente le valvole cardiache e che colpisce prevalentemente i bambini e gli adolescenti nei Paesi a basso e medio reddito, dove la povertà è diffusa e l’accesso ai servizi sanitari è limitato.
Tra i 10 mila interventi: la storia di Safaa
Safaa è una dei pazienti ricoverati in questi giorni al Salam: ha 8 anni ed è la più piccola di 3 sorelle e vive nello stato del Nilo Bianco, a sud di Khartoum.
Nel mese di ottobre alla bambina è stata diagnosticata una valvulopatia, una patologia delle valvole cardiache che impedisce il corretto passaggio di sangue durante le contrazioni del cuore. Il suo medico ha indirizzato la famiglia al Centro, dove Safaa è stata sottoposta a un intervento per la sostituzione della valvola mitralica.
Il padre è sempre accanto a lei: l’ha accompagnata nel viaggio verso il nostro ospedale e da allora è ospitato nella nostra foresteria, che accoglie i pazienti che abitano fuori Khartoum e i loro accompagnatori per tutta la durata della convalescenza. Sono passati poco più di 10 giorni dall’operazione, Safaa è stabile ma si sente ancora molto stanca. Una cosa però ce l’ha voluta dire: “La prima cosa che farò una volta tornata a casa sarà abbracciare la mamma”.
Il Programma Regionale di cardiochirurgia di EMERGENCY
Unico ospedale di cardiochirurgia totalmente gratuito in un’area abitata da oltre 300 milioni di persone, il Salam ha origine da un’idea semplice: mettere in pratica un nuovo modello di intervento nei Paesi in via di sviluppo, che consideri un diritto fondamentale anche cure a elevata specializzazione come la cardiochirurgia.
Il Centro è il fulcro del Programma Regionale di cardiochirurgia di EMERGENCY: i pazienti che curiamo qui provengono da 33 Paesi del continente africano, e non solo, identificandoli anche attraverso missioni di screening (come quella recentemente completata a Mogadiscio).
La rete ANME e il progetto di circolazione di pazienti e personale tra strutture e Paesi
Il Salam Centre fa parte dell’ANME, la Rete sanitaria di eccellenza in Africa che comprende al momento anche il Centro di chirurgia pediatrica di EMERGENCY a Entebbe (Uganda). Attraverso questo progetto EMERGENCY si pone l’obiettivo di dar vita a una strategia regionale di risposta ai bisogni sanitari del continente africano attraverso cure gratuite e di qualità.
La rete prevede la circolazione dei pazienti con bisogni sanitari specifici, che vengono indirizzati all’ospedale in grado di offrire loro la cura appropriata, provvedendo oltre che alle spese mediche, anche a quelle di trasporti, vitto e alloggio.
Prevede inoltre la possibilità di circolazione del personale locale, che EMERGENCY forma direttamente nei Paesi in cui opera: “Sono 248 i membri sudanesi dello staff sanitario che lavora al Salam, tra medici, chirurghi, infermieri, specialisti del settore cardiologico, tecnici di laboratorio. – racconta Franco Masini, cardiologo e coordinatore medico del Centro. – Tra loro anche studenti specializzandi che avranno l’opportunità di spostarsi all’interno della rete per mettere a frutto le proprie capacità e formare a loro volta altri giovani specialisti”.