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đź”´ Terremoto in Afghanistan: la risposta sanitaria di EMERGENCY per le vittime

Nella notte tra il 21 e il 22 giugno, un terremoto di magnitudo 5,9 ha colpito l’area sudest dell’Afghanistan, nelle province di Khost e Paktika al confine col Pakistan Nord Occidentale. 

La scossa, avvenuta attorno alle 23 (ora italiana), è stata avvertita nel raggio di 500 km dall’epicentro, fino in Pakistan e in India, e ha provocato feriti, morti e distruzione nei distretti di Barmal, Gayan e Sphera. 

Le stime parlando di oltre 1.000 morti e quasi 3.000 feriti.

Fin da subito, il nostro staff si è attivato per offrire una risposta sanitaria alle vittime di questa calamità. 

Dopo aver inviato 7 ambulanze e staff nelle zone di primo soccorso, abbiamo allestito e aperto una clinica a Barmal, una delle aree più remote e difficili da raggiungere. 

In poco più di un mese di attività, nella nostra clinica abbiamo garantito cure a oltre 4.500 persone, offrendo risposta all’emergenza ma anche a bisogni preesistenti al terremoto. 

A fine luglio 2022, passata la fase emergenziale, il nostro intervento si è concluso con un passaggio di consegne alle autorità locali e alle realtà già attive prima dell’emergenza causata dal terremoto. 

Lo staff di EMERGENCY a Barmal

Tutti gli aggiornamenti sul nostro lavoro a seguito del terremoto in Afghanistan

20 luglio: in tre settimane 3.300 persone hanno ricevuto cure nella nostra clinica a Barmal

Sono 3.300 le persone che in queste tre settimane hanno ricevuto cure nella nostra clinica a Barmal, in Afghanistan, nelle zone colpite dal terremoto.

“Si tratta di un’area remota e molto difficile da raggiungere, scarsamente fornita di infrastrutture e servizi di base come la disponibilità di acqua, e per questo problematica anche dal punto di vista sanitario” racconta Stefano, il nostro Country Director nel Paese.

Dopo la prima fase di risposta all’emergenza, ora stiamo offrendo assistenza medica anche a bisogni preesistenti al terremoto, come infezioni, problemi gastro-enterici, crisi ipertensive.

30 giugno: si stima che oltre 360.000 persone abbiano bisogno di assistenza umanitaria

“Barmal è situato in una posizione molto isolata, a circa 3 ore di viaggio da qualsiasi altra struttura sanitaria. Per questo abbiamo deciso di aprire qui la nostra clinica: per poter garantire agli abitanti di quest’area le cure mediche necessarie dopo il sisma”. Stefano, il nostro Country Director, racconta il nostro lavoro per la popolazione colpita dal terremoto in Afghanistan.  

Nella nostra clinica a Barmal offriamo assistenza agli abitanti di 14 villaggi, in una delle zone più danneggiate: si stima che complessivamente oltre 360.000 persone abbiano bisogno di assistenza umanitaria. 

In quattro giorni, sono già più di 650 le persone che abbiamo visitato. 

27 giugno: già oltre 300 pazienti nella nuova clinica a Barmal 

Sono oltre 300 i pazienti curati nella nostra clinica di Barmal, uno dei villaggi vicini all’epicentro del terremoto che ha colpito l’Afghanistan 5 giorni fa.

Lamentavano problemi derivati principalmente dalla situazione di sfollamento: infezioni, problemi gastro-enterici e crisi ipertensive. Alcune persone sono arrivate in condizioni di shock e sono rimaste in osservazione.

L’OMS ha confermato che piĂą di 700 famiglie stanno vivendo all’aperto nei distretti piĂą colpiti, 400 solo nel distretto di Barmal. L’acqua potabile scarseggia e i servizi igienici sono carenti, cosa che può portare all’insorgenza di malattie come colera, dissenteria e tifo.

24 giugno: i preparativi per la nuova clinica a Barmal

Dopo un sopralluogo per valutare i bisogni della popolazione, oggi abbiamo iniziato l’allestimento di una clinica nella zona di Barmal, una delle zone più vicine all’epicentro e tra le più difficili da raggiungere. Lì garantiremo cure di base e saremo aperti 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 per le urgenze.

Il nostro team logistico è al lavoro per aprire il prima possibile.

23 giugno: il nostro staff si avvicina alla zona dell’epicentro

Il nostro staff è riuscito ad avvicinarsi ulteriormente alla zona dell’epicentro del terremoto, con le nostre ambulanze e il materiale medico: è pronto a ricevere pazienti e trasferirli al nostro ospedale di Kabul.
Siamo qui per aiutare la popolazione afgana anche in questa crisi. Lo racconta Stefano, il nostro Country Director, in questo video:

22 giugno: “In questo momento così difficile, continuiamo a restare accanto al popolo afgano”

“Siamo stati chiamati questa mattina per un vertice d’emergenza insieme alle altre organizzazioni umanitarie presenti nel territorio. Abbiamo inviato sette ambulanze e staff nelle zone piĂą vicine al terremoto per supportare i soccorsi in loco e riferire le vittime nel nostro ospedale di Kabul.  – ha spiegato all’indomani dell’accaduto Stefano Sozza, Country Director di EMERGENCY in Afghanistan -. Il timore è che le vittime possano aumentare ancora, perchĂ© molte persone potrebbero essere rimaste bloccate sotto gli edifici crollati. Daremo nuovi aggiornamenti quanto prima, perchĂ© i numeri sono in crescendo.”

Stefano racconta in questo video cosa stiamo facendo dopo il terremoto che nella notte del 21 giugno ha colpito la zona orientale del Paese. Guarda il video:

Questa ennesima tragedia non fa che peggiorare ancora una volta la condizione di fragilità e difficoltà economica e sociale in cui da mesi versa l’Afghanistan. Ora si renderà ancor più necessario sbloccare e aumentare tutti gli aiuti umanitari necessari al Paese.

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