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“Superstiti, orfani, vedovi e una profonda sofferenza”

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I superstiti di un naufragio, che hanno vissuto sulla propria pelle la brutalità delle politiche migratorie degli ultimi mesi. Ecco chi sono le 215 persone sbarcate martedì al porto di Augusta.

Tre bambini sono rimasti orfani. Con loro sono arrivati i cadaveri di due giovani madri.

Abbiamo ascoltato il racconto di B., 14 anni e lo sguardo perso nel nulla. Ha il volto logorato dalla fatica, è un bambino invecchiato prima del tempo. Le guardie libiche lo hanno appeso a testa in giù per giorni per estorcergli denaro. Lui piangeva e loro ridevano.
Per tre volte ha provato ad attraversare il mare, per tre volte è stato riportato in Libia, subendo le stesse torture ogni volta.

Dopo il suo racconto siamo un po’ frastornati e quando la dottoressa ci chiede se B. abbia problemi di salute, esitiamo un po’ prima di dire “congiuntivite”.

Il bilancio di questo sbarco sono superstiti, orfani, vedovi e una profonda sofferenza”.

— Ahmed, coordinatore di progetto a Siracusa