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Sudan: gli ospedali di EMERGENCY restano aperti a chiunque ne abbia bisogno

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Sono giorni di grande preoccupazione. Dal Sudan arrivano notizie di scontri violenti: ci sono morti e feriti nelle strade a causa delle proteste riprese in tutto il Paese. Dopo il colpo di stato dello scorso aprile che ha portato al potere il Consiglio militare di transizione (Tmc), i manifestanti hanno chiesto l’avvio di una transizione democratica. E da ormai due mesi, davanti al ministero della Difesa sudanese c’era un sit-in di protesta contro il governo per chiedere il trasferimento del potere dai militari ai civili.

Nei giorni scorsi i negoziati tra il Consiglio militare di transizione e i manifestanti della società civile sono stati interrotti quando le forze armate hanno sgomberato il sit-in provocando morti e feriti.

In questa situazione in cui altre organizzazioni stanno provvedendo all’evacuazione del loro staff internazionale, stiamo prendendo tutte le misure precauzionali per la sicurezza dei nostri colleghi.

Gli ospedali di EMERGENCY restano aperti a chiunque ne abbia bisogno.

“La situazione in città è molto tesa. I militari presidiano tutte le strade principali e i civili cercano di bloccarle.” racconta Giacomo, il nostro Hospital Manager del Centro Salam di cardiochirurgia a Khartoum.

“A causa dei disordini alcuni colleghi sudanesi non sono riusciti ad arrivare in ospedale, ma abbiamo fatto tutto il possibile per garantire il nostro standard di cure ai pazienti. È difficile prevedere quello che potrà accadere nelle prossime ore, ma rimaniamo al nostro posto e continueremo a tenere aperte le nostre strutture”.