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Sudan: dentro la “Banca del sangue” di un ospedale di EMERGENCY

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Sono Hadeel Salah, specialista in Ematologia e capo turno nella “Banca del sangue” del Centro “Salam” di cardiochirurgia di EMERGENCY a Khartoum, in Sudan e oggi vi racconto cosa significa lavorare all’interno di una “Banca del sangue”.

Nel nostro ospedale, la “Banca del sangue” è il cuore pulsante di tutta la struttura: il luogo da cui fluisce il sangue per le trasfusioni ai nostri pazienti cardiopatici.

La terapia trasfusionale è uno dei cardini del nostro lavoro: ogni giorno, 24 ore su 24, un’équipe di 16 Specialisti di Laboratorio si impegna con dedizione per raccogliere, trattare e conservare il sangue e i suoi derivati in modo che siano sempre disponibili, per chiunque ne abbia bisogno.

Raccogliamo circa 600 sacche ogni mese (20 in media ogni giorno): i donatori sono, per lo più, familiari dei nostri pazienti o personale ospedaliero, ma anche donatori volontari che spesso diventano donatori regolari. Sono circa 80.000 le unità di sangue raccolte dalla nostra apertura, nel 2007.

Se possiamo garantire sangue ai nostri pazienti, è grazie alle persone che si mettono a disposizione volontariamente per donarlo a EMERGENCY.

Prima di ogni donazione di sangue, intervistiamo i donatori sulla loro storia clinica per assicurarci che godano di buona salute e che non soffrano di malattie trasmissibili per via ematica (sifilide, HIV, malaria, epatite…). Siamo loro grati per la generosità: per noi, ogni esperienza di donazione è fonte di motivazione ed è importante prima di tutto perché vedere una persona donare può spingere un’altra a fare altrettanto.

Il “viaggio” del sangue donato comincia dell’area Clinica del laboratorio: qui, i campioni di sangue donato subiscono diversi test di conformità necessari ad evitare ogni possibile rischio di trasmissione di infezioni. Una volta superati tutti i test di screening pre-donazione (ematologici, sierologici e anti-Malaria), le sacche vengono ammesse alla donazione e classificate in base ai gruppi sanguigni. Attraverso l’uso di tecnologie all’avanguardia, il sangue viene poi separato nelle sue componenti principali: Globuli rossi, Plasma e Piastrine, che vengono conservate secondo le Linee Guida internazionali in ambienti dedicati, a temperatura controllata. Quando il nostro paziente necessita di una trasfusione (per anemia, traumi, emorragie, coagulopatie, shock…), la “Banca del sangue” esegue tutte le prove di compatibilità pre-trasfusionali tra le unità da trasfondere ed il sangue del paziente, in modo da scongiurare il rischio di reazioni trasfusionali.
Le procedure rigorose di trattamento e gestione del sangue nei nostri laboratori ci permettono di offrire un servizio sicuro e di qualità.

La collaborazione con le altre “Banche del sangue”

La “Banca del sangue” di Khartoum è in costante contatto con le altre due “banche” che si trovano all’interno dei Centri pediatrici di EMERGENCY presso Nyala e Port Sudan: condividiamo con i colleghi le nostre esperienze quotidiane all’interno dei laboratori per migliorare sempre di più il nostro servizio alla popolazione. Ma non solo: siamo anche un centro di formazione per lo staff di laboratorio e collaboriamo attivamente anche con le “Banche del sangue” locali e nazionali, mettendo a disposizione il sangue e ricevendone al bisogno.

Ma le sacche di sangue non sono mai abbastanza: le scorte di emocomponenti devono infatti essere reintegrate periodicamente poiché possono essere conservate per un periodo di tempo limitato. In più, la scarsa consapevolezza sull’importanza della donazione volontaria in Sudan spesso rallenta il processo di raccolta. Motivo per il quale – per mantenere un apporto di sangue sempre sostenibile – specialmente per i gruppi sanguigni più rari – negli anni abbiamo coltivato un pool di donatori su cui possiamo contare nei periodi di carenza.

Una storia particolare: Awatif

Negli anni di esperienza al Centro “Salam”, ho visto molti pazienti guarire grazie alle trasfusioni. C’è una storia particolare però, che non dimenticherò mai.

Un mattina di qualche tempo fa, nel parcheggio del nostro ospedale ho notato una fila di autobus pieni di persone: non sapevo che cosa ci facessero lì. Poi ho capito… Erano gli abitanti di Albutana, un villaggio a est di Khartoum: si erano mossi tutti insieme percorrendo più di 250 km per donare il loro sangue alla loro compaesana Awatif, ricoverata in quel momento nel nostro Centro.

Tanti di loro non la conoscevano personalmente, ma sapevano che donando il sangue l’avrebbero in qualche modo aiutata a stare meglio. Quella vicenda per noi è stata fondamentale: ci ha dato motivazione e coraggio per fare sempre di più per la salute dei nostri pazienti.

Centro Salam - banca del sangue

Oggi voglio ringraziare il mio Team, senza il quale sarebbe impossibile offrire i nostri standard di qualità nel servizio trasfusionale: Salma, Zaina, Islam, Marwa, Sahar, Amal, Salma, Hajer, Noor, Suwiba, Sara, Tibyan, Sahar, Samah e Sara.

Il mio grazie va anche a tutti i donatori di sangue che contribuiscono a rendere il mondo un posto migliore.

E a tutti i futuri donatori di sangue, dico: alzate su la manica della vostra maglia, ma soprattutto, aprite il vostro cuore.