“Sono una donna che lavora per le donne”
“Chiunque – all’improvviso – può diventare una vittima di guerra.”
Da 18 anni, nel nostro ospedale per vittime di guerra a Kabul, Layla si prende cura anche di donne come lei. È nata proprio qui, nella capitale dell’Afghanistan, 56 anni fa ed è una delle infermiere storiche del nostro ospedale.
“Ho iniziato a lavorare con EMERGENCY nel 2001… posso dire di esserci invecchiata in questo ospedale” – racconta.
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A causa di un attacco suicida in cui è stato coinvolto tre anni fa mentre stava andando al lavoro, suo marito è rimasto paraplegico. Dopo l’esplosione è stato trasportato in questo stesso ospedale dove ancora oggi lavora Layla. Da infermiera per vittime di guerra a vittima della guerra, così, all’improvviso. Con suo marito tra i pazienti del nostro ospedale, ferito dalla violenza quotidiana di un conflitto infinito.
In Afghanistan la guerra può colpire ovunque e chiunque. In un bazar, per strada, dentro la propria casa. Colpisce soprattutto i civili più indifesi: donne e bambini.
“Sono una donna che lavora per le donne, e anche io una vittima di guerra” – ci dice Layla, che oggi come ogni giorno non smettiamo mai di ringraziare.
Per tutto il suo coraggio e per quello di tutte le donne e uomini che nelle crisi umanitarie rischiano la propria vita per salvare quella degli altri e a cui va riconosciuto rispetto e protezione, sempre.
#WomenHumanitarians #WorldHumanitarianDay