“School children”. Alunni, scolari, studenti. Bambini.
Stamattina in un quartiere centrale di Kabul, in Afghanistan, le lancette delle undici hanno rintoccato a un volume troppo forte. Un’auto carica di esplosivo è saltata in aria nei pressi del Dipartimento logistico del ministero della Difesa.
? #Kabul grossa esplosione nel quartiere PD16. 38 feriti portati al nostro ospedale, 22 sono stati ricoverati #Kabulexplosion #laguerraè
— EMERGENCY (@emergency_ong) July 1, 2019
Nel nostro ospedale cominciamo a ricevere i feriti.
Sono 38, 22 di loro hanno bisogno di essere ricoverati, gli altri li medichiamo in pronto soccorso, 2 sono morti all’arrivo. Alcuni, fortunatamente, stanno ancora in piedi.
Intanto il numero dei feriti sale a 45. Molti sono bambini. Stavano andando a scuola. “School children”.
Intanto, fuori, le violenze e i combattimenti proseguono: sentiamo gli spari, insieme ad altre esplosioni più piccole che seguono la prima. L’attacco è “ongoing”, ci diciamo. Ancora in corso. Non è finito niente, da quel rintocco troppo forte. Eppure si continua a resistere.
Questo bambino, prima di entrare in ospedale, stringeva ancora a sé i suoi libri e una matita.
Schoolchildren wounded in today’s car bomb explosion, arrive at @emergency_ong in Kabul, books still in hand #Afghanistan pic.twitter.com/hxJos8fAFy
— Jim Huylebroek (@jimhuylebroek) July 1, 2019
Marco Puntin, il nostro Coordinatore del Programma Afghanistan ci racconta cosa è successo
Proseguono gli aggiornamenti dopo una difficile giornata
? AGGIORNAMENTO dal nostro Centro chirurgico a #Kabul: 26 i ricoveri, 24 i feriti medicati in pronto soccorso . Due di loro erano già morti all'arrivo #laguerraè #kabulexplosion #Afghanistan
— EMERGENCY (@emergency_ong) July 1, 2019