“La bambina è scesa per prima”
Nove mesi. È arrivata ieri mattina al porto di Pozzallo, insieme alla madre e ad altre 296 persone, a bordo della nave irlandese Le Niamh.
“La bambina è scesa dalla nave per prima, accompagnata dalla mamma. Era in condizioni gravi: crisi respiratoria con dispnea e aritmia. Mentre saliva su un’ambulanza, la piccola è andata in arresto cardiorespiratorio, il nostro staff l’ha rianimata ed è stata trasferita, tramite elisoccorso, all’ospedale di Messina” racconta Giulia, coordinatrice dell’Unità Sbarchi.
Le condizioni delle persone allo sbarco erano critiche. Molti di loro, provenienti da Somalia, Eritrea, Etiopia, Gambia, Isole Comore e Niger, erano in stato di denutrizione, ipotermia, ipoglicemia e riportavano ferite causate da tortura e violenze.
“Quasi tutte le persone sbarcate ci hanno riferito di non aver mangiato per oltre 5 giorni. Tra loro c’erano 54 donne, molte in gravidanza, alcune hanno perso coscienza una volta scese dalla nave. Il 25% dei migranti arrivati al Porto di Pozzallo ieri mattina erano minori. C’era anche un uomo con un grave trauma facciale e sospetta frattura al braccio sinistro… danni causati dalle percosse subite in Libia” prosegue Giulia.
EMERGENCY è in Sicilia per garantire assistenza socio-sanitaria ai migranti che arrivano in Italia attraverso la rotta libica. Per rispondere ai loro bisogni, nel 2016 abbiamo avviato anche un progetto di assistenza psicologica, rivolto principalmente ai pazienti più vulnerabili come i bambini e le vittime di violenze e torture.