“Quando sono arrivata, mi chiedevo cosa potessi fare qui”
Per la prima volta quest’estate abbiamo organizzato i campi estivi di EMERGENCY e insieme ai partecipanti abbiamo visitato i luoghi del Centro Italia colpiti dal sisma del 2016, dove lavoriamo per portare assistenza infermieristica e psicologica a chi ne ha bisogno.
A Campotosto, Montorio al Vomano e nei paesi intorno al “cratere maceratese” , a distanza di tre anni, i segni del terremoto sono ancora ben visibili.
Sono trascorsi 3 anni dal terremoto che ha colpito il Centro Italia e l'attesa per un ritorno alla normalità in queste…
Pubblicato da EMERGENCY su Sabato 24 agosto 2019
Quando siamo stati a Campotosto, in provincia de L’Aquila, gli abitanti ci hanno accolto e fatto sentire parte della loro grande famiglia raccontandoci le difficoltà che vivono quotidianamente.
Insieme agli street artist G. One, Spatt e Hade abbiamo lavorato per abbellire le facciate dei container che ospitano le attività commerciali del paese ispirati dalla pratica giapponese del “kintsugi”: perchè tutto ciò che ha una crepa o una ferita può essere riparato.
Passeggiando tra i luoghi del “cratere maceratese” abbiamo visto le crepe nelle case rimaste in piedi ma completamente inagibili, le chiese medievali puntellate… e la “zona rossa”, invalicabile e silenziosa, mentre le persone ancora vivono nell’area SAE, quella delle “Soluzioni Abitative in Emergenza”.
Nell’area SAE di Muccia, le “casette” sono state trasformate in banca e ufficio postale e le piante di pomodori e insalata stanno crescendo nel piccolo spazio di terra che separa una casetta dall’altra.
Qui si trova l’ambulatorio mobile di EMERGENCY dove lavorano Teresa, infermiera, e Giovanna, psicologa.
Tutti quanti a Muccia conoscono Teresa e Giovanna e quando siamo con loro è un susseguirsi di saluti e chiacchiere: le persone che incontriamo vogliono raccontarci la loro storia.
C’è anche chi, guardando le nostre magliette con il logo, ci dice “Non avrei mai pensato di avere il mio 5×1000 dentro casa”.
“Quando sono arrivata, mi chiedevo cosa potesse fare qui EMERGENCY e cosa potevo fare io. La risposta a questa domanda è arrivata nelle oltre 3.000 prestazioni che abbiamo effettuato”, ci racconta Giovanna.
“Il supporto infermieristico e psicologico che offriamo è prezioso per permettere alla popolazione di elaborare il trauma legato al sisma e per poter ricominciare a dormire senza il ricordo della scossa che ha cambiato la loro vita”.
“Molte persone sono rimaste qui dopo il terremoto, perché è la loro casa, ma questo non è sufficiente: i luoghi, per essere vissuti, hanno bisogno di emozioni e di spirito di comunità” continua Giovanna.
È anche con l’obiettivo di aiutare i bambini e le loro famiglie a distrarsi, a creare nuovi ricordi ed emozioni, che nasce il progetto “Ludovan”, un camper pensato per animare le piazze dei paesi con tanti giochi e sorrisi.
Sapientemente guidato da Andrea, storico volontario di EMERGENCY, il “Ludovan” ha raggiunto quest’estate le piazze di Muccia, Visso, Belforte del Chienti e Pieve Torina.
Insieme alle ragazze e ai ragazzi che hanno partecipato ai nostri campi estivi ci siamo armati di tempere, puzzle e palloncini e siamo stati trascinati dall’allegria e dall’energia dei tanti bambini che abbiamo incontrato.
A noi il “Ludovan” di emozioni ne ha lasciate davvero tante e, a giudicare dai loro sorrisi, siamo sicuri che siano d’accordo anche i bambini.