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Afghanistan: non c’è tregua per nessuno

Mai, negli ultimi anni, abbiamo ricoverato così tante vittime di guerra a luglio come quest’anno nel Centro chirurgico a Lashkar-gah: 223.

E questo mese sicuramente non sarà meglio del precedente: stamattina le strade si sono nuovamente trasformate in un campo di battaglia quando un’autobomba è esplosa in città, vicino alla Kabul Bank. L’esplosione ha coinvolto anche gli alunni di una scuola vicina.
Sono stati colpiti molti bambini e qualche donna: una di loro è incinta e sta lottando per la sua vita e quella del suo bambino.

Simon, il nostro logista, era in aeroporto quando è successo: “Stamattina alle 10:45 un’autobomba è esplosa vicino alla Kabul Bank e al comando di polizia. Ero all’aeroporto con Salim e un membro dello staff internazionale che doveva tornare a Kabul. Io e Salim siamo ritornati subito all’ospedale, quando Ljubica, coordinatrice medica, ha chiesto l’attivazione delle operazioni per una mass casualty.
In pochissimo tempo sono arrivati oltre 40 feriti, di cui 24 ammessi. Tre non ce l’hanno fatta e sono arrivati già morti, tra cui un bambino molto piccolo, avrà avuto 5 anni.

Noi stiamo bene e abbiamo lavorato tutto il giorno. Appena la situazione è sembrata più tranquilla, sono arrivati altri feriti, da mina e da proiettile. Quasi tutti civili”.

Non c’è tregua per nessuno in Afghanistan.