“Lo percepisco anche da quelle tre macchie sul muro…”
“Vedendo quelle tre macchie sul muro ho pensato che anche se non fanno male a nessuno, devono essere riverniciate al più presto. Vedi cosa succede a far parte per tanto tempo di un ospedale così? Finisci per diventare maniacale!”
Ho conosciuto Laura nella corsia del Centro “Salam” di Khartoum, in Sudan.
“Sai perché questo Centro è stata una sfida per tutti noi?” – mi chiede prima di rispondermi.
“Portare la cardiochirurgia gratuita e di eccellenza in un contesto come questo, cercare di dare una possibilità a tutti, grazie alle cure e al superamento dei limiti geografici: ecco la nostra sfida quotidiana. Sono con EMERGENCY da dieci anni. Sono stata prima al Salam, poi in Iraq, a Mayo, a Port Sudan… e ora sono di nuovo qui, in questo Centro. Quando torno in Italia per prendermi una pausa aiuto i miei colleghi del Programma Italia. Dove c’è bisogno, io vado.”
È dal racconto di Laura che capisco il senso di quello che facciamo qui in Africa: me lo ha spiegato lei – senza nemmeno volerlo, forse – cosa significa fare “sanità d’eccellenza” in un Paese come questo. E lo percepisco anche da quelle tre macchie sul muro che verranno cancellate in quattro e quattr’otto. L’eccellenza qui non è una meta, ma un percorso. È continuare a tracciare la strada, fin quando anche l’ultimo diritto non sarà garantito.
Grazie Laura!
— Maddalena, staff di EMERGENCY, da Karthoum