“Le nuove generazioni hanno diritto a un futuro. Vogliono migliorare il futuro dell’Afghanistan.”
“Avrei avuto l’esame di abilitazione in questi giorni”, racconta Rahman, “per chiudere il mio percorso di studi e iniziare a lavorare… ora dovrò aspettare un altro anno”.
Rahman stava rientrando dalla facoltà di informatica con i suoi amici, quando all’improvviso un gruppo di sconosciuti armati ha aperto il fuoco, ferendo gravemente lui e due amici e uccidendone un terzo.
Abbiamo curato Rahman nel nostro Centro chirurgico di Kabul.
In un Paese devastato da decenni di guerra e ora alle prese con una crisi devastante, ancora oggi riceviamo ogni giorno feriti da arma da fuoco, da taglio o da esplosioni, come lui.
Nonostante la violenza, Rahman è convinto: non vuole lasciare il suo Paese. “Le nuove generazioni hanno diritto a un futuro. Vogliono migliorare il futuro dell’Afghanistan”.