Potrebbe essere nostro padre o nostro fratello
Etienne ha 46 anni. Due anni fa è fuggito dalla Costa d’Avorio per salire su un’imbarcazione e affrontare una delle rotte migratorie più pericolose del mondo. Lo staff di EMERGENCY lo ha incontrato a Milano sul nostro Politruck.
“Io vi conosco già!” ci dice al suo arrivo. Oggi Etienne vive in un Centro di accoglienza a Milano ma, nel 2016, quando si trovava in mezzo al mar Mediterraneo, era stato soccorso e visitato dallo staff di EMERGENCY a bordo della nave su cui fornivamo assistenza post-salvataggio. Ripensando al viaggio che lo ha portato in Italia, Etienne è stupito ed emozionato: non avrebbe mai pensato di ritrovarci – casualmente – una seconda volta. Noi siamo davvero felici di averlo incontrato e di sapere che sta bene.
Ogni giorno, centinaia di persone come Etienne lasciano il proprio Paese, alla ricerca di una vita migliore. Dall’inizio del 2018, sono 1.737 le persone morte o disperse in mare mentre intraprendevano un viaggio per scappare dalla guerra o dalla miseria.
Nella Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, istituita dopo il naufragio di Lampedusa del 3 ottobre 2013 in cui persero la vita 368 persone, abbiamo voluto condividere la storia di Etienne, che potrebbe essere nostro padre o nostro fratello, per ricordarci che ogni persona nasce libera e uguale in dignità e diritti.